Discussioni su The wicker man - Film (1973)

DISCUSSIONE GENERALE

32 post
  • Buiomega71 • 4/09/17 10:34
    Consigliere - 26015 interventi
    Fama di cult meritatissima, per questa suggestiva e bizzarra fiaba nera (non è un horror, almeno non in senso stretto), di potentissima levatura visiva e alienante atmosfera

    CONTIENE SPOILER
    Forse uno dei film più anticristiani e "blasfemi" mai girati (il gustosissimo discorso di Christopher Lee al cattolicissimo-e quasi bigotto-Woodward che si scandalizza per le ragazze nude che cercano di farsi ingravidare dal dio del fuoco, che smonta la sua-e nostra-religione in due secondi "Se non erro, Gesù, è un uomo partorito da una donna messa incinta dallo spirito santo" è forse uno dei picchi massimi e squisitamente blasfemi che il cinema ci abbia mai donato. Ecco svelato il motivo perchà da noi non e mai stato distribuito), impreziosito da immagini bellissime e mozzafiato, situazioni al limite del delirio e del surreale, quasi russelliano nell'intelaiatura (a tratti mi sembrava di vedere una follia partorita dal genio del regista dei Diavoli), per nulla datato (in un limbo che sembra estraniarsi dal tempo e dallo spazio, fuori da ogni concetto prestabilito, come se il tempo si fosse fermato, quasi come se fosse un'altro pianeta, di un anarchia visiva e narrativa propria del sogno e dell'incubo, che non assomiglia a nessun altro film fatto fino ad allora) abbagliato da una vena di purezza visiva e di libertà assoluta, sia essa sessuale o religiosa.

    Dai bislacchi (e meravigliosi) pezzi cantati (nella locanda a sottolineare quanto la figlia del locandiere sia mignotta, a quelli della fertilità, a quelli della ritualità, alle cerimonie ) che lo fà sembrare quasi un musical Disney diretto da Jodorowski, alle straordinarie ritualità pagane (la danza della fecondazione del fuoco nel cerchio concentrico, con le ragazze che danzano nude, un balletto soave e libero da ogni convenzione, che lo fà sembrare un dipinto vivente) ai riti "sacrificali" (le spade che formano un pentagramma, la scelta della decapitazione) fino alla surreale e ipnotica processione mascherata, con a capo uno stravagante Christopher Lee vestito da donna, per poi sfociare in un finale apocalittico e visivamente devastante, con l'uomo di vimini che brucia al sole e Woodward che delira di salvezza, cristianesimo, maledizioni e invoca Dio. Ridicolo e sciocco (come viene appellato dai pagani dell'isola) martire che servirà per la richezza del prossimo raccolto

    In parte Grano rosso sangue viene da quì, con i suoi sacrifici, le sue leggi, i suoi dei, le sue credenze (non per nulla è uno dei film che King cita, come suoi preferiti, in coda a Danse Macabre)

    La supponenza di Woodward di dettare "legge cristiana" in un isola fatta di pagani , lo rende subito antipatico e "intruso" non gradito (con lui non ho avuto nessuna empatia, ma anzi, già da subito antipatico e sgradevole nel suo bigottismo di imporre il suo credo) il perbenismo bigotto che vuole imporsi con arroganza senza rispetto per le religioni altrui, fan parteggiare per i pagani e per le loro affascinanti ritualità, quasi una comunità hippie di libertà e gioia, che crede nella reincarnazione e negli dei. Woodward sarebbe condanabbile anche per il solo fatto di non aver ceduto all'ammaliante richiamo di una Ekland in fregola, perchè deve mantenersi vergine per il matrimonio!(altra ragione in più per apprezzare la religione pagana)

    Fin da subito si parteggia per questa comunità isolana, che è libera da ogni convenzione e da ogni schema prestabilito

    Dalle orge nel prato fuori dalla locanda, ai poco ortodossi insegnamenti della maestra della Cilento (che impartisce alle sue alunne la cultura del fallo), ai rospetti messi in bocca per far passare il mal di gola, alle lepri sepolte in una bara (Rowan ha sempre voluto essere una lepre), al bizzarro cimitero con casse di frutta (e Woodward, come la religione cristiana, deve sempre imporre il suo credo con arroganza e poco rispetto, quando mette una croce-fatta con i pezzi di legno delle cassette di frutta-sopra una tomba), dove il cordone ombelicale, reciso, di Rowan troneggia su un ramo di una pianta, agli scherzi macabri delle bimbe rinchiuse negli armadi, a donne che si toccano nella tinozza prima del sacrificio del primo maggio, alle mascherate danzanti, ai bambini che portano il male (rappresentato da una bambola) fuori dall'isola, agli abitanti dell'isola che spiano Woodward indossando maschere di animali antropomorfi, alla febbrile e sensualissima danza di Britt Ekland (il richiamo tentatore delle sirene di Ulisse) nuda in camera, al carisma di un Chritopher Lee sornione e mefistofelico, via di mezzo tra Anton LaVey e un santone "new age", alla birra data in offerta al mare, al coleottero chiuso in un banco , legato ad un chiodo, che gira su se stesso attorcigliandosi, alla mano mozzata che procura "letargia", al paganesimo che si respira e che rapisce per tutta la durata.

    Ho amato anche il suo remake (visto molto prima), ma The Wicker Man ha una forza propria unica , che e quasi impossibile eguagliare (i volti degli abitanti, i riti , le danze, il fascino surreale dell'isola, la "dolce" follia collettiva, la grazia quasi soprannaturale di Lee, il cieco bigottismo di Woodward, il potentissimo martirio finale (con aggiunta di unguenti e pitture sul suo corpo), lo stesso uomo di vimini che si staglia alla luce del sole, in tutta la sua possenza e inquietante bellezza primitiva)

    Bellissime le foto appese alla locanda (Kubrick se ne ricorderà per la chiusa finale di Shining) e anche le indagini di Woodward danno un gusto "giallo" alla onirica e balzana vicenda

    Unica nota stonata e che sapevo già il finale, che ne ha smorzato un pò la grande potenza e il possente impatto visivo/emotivo, ma più per colpa di spoiler vari durante gli anni (causa anche di aver visto prima il bellissimo remake di LaBute) che del film stesso

    La prova e stata superata, il piccolo capolavoro di Hardy (un vero peccato che abbia realizzato solo tre film nell'arco di una vita) mantiene ancor oggi tutta la sua grandezza e il suo fascino, dalle soavi musiche di Giovanni , all'abbagliante fotografia di Harry Waxman fino alle suggestive location dell'isola, quasi fosse un'altro pianeta.

    La purezza e la quintessenza del cinema settario, in tutto il suo magico e arcaico splendore, di suggestive credenze pagano/celtiche dove la libertà sessuale e lo stretto contatto con la natura sono l'antitesi dell'oscurantismo, del bigottismo e del peccato da rimuovere, condannare e nascondere. Il cinema di Hardy e completamente all'opposto di quello di Pete Walker (alla luce del sole e sotto gli occhi di tutti i simboli del "peccato" e della paganità in Hardy, occultati e sofferti, da espiare col sangue in Walker)

    The Wicker Man è un opera meravigliosa che apre la mente

    Lunga vita e prosperità al Dio del sole
    Ultima modifica: 1/09/18 19:23 da Zender
  • Zender • 4/09/17 14:54
    Capo scrivano - 47804 interventi
    D'accordo su tutto, anche se appunto trovo il finale meraviglioso e il problema degli spoiler è colpa tua che hai aspettato tanto a vederlo :). Ribadisco: un film unico e irripetibile, un ufo che non ha paragoni (e dirò, avendolo tanto amato non son proprio mai riuscito ad accettare il remake).
  • Buiomega71 • 4/09/17 15:01
    Consigliere - 26015 interventi
    Zender ebbe a dire:
    D'accordo su tutto, anche se appunto trovo il finale meraviglioso e il problema degli spoiler è colpa tua che hai aspettato tanto a vederlo :). Ribadisco: un film unico e irripetibile, un ufo che non ha paragoni (e dirò, avendolo tanto amato non son proprio mai riuscito ad accettare il remake).

    Io amo molto anche il remake. Ma non faccio paragoni, come ben affermi The Wicker Man rimane unico e irripetibile (sembra anche da Hardy stesso), un opera straordinaria che apre la mente e brilla di una luce anticlericale più unica che rara. Così come le danze, le processioni, i riti e le cerimonie celtico/pagane, di una bellezza abbagliante e trascinante (così come le meravigliose, bizzarre e "folli" parti cantate)

    Sugli spoiler sì, colpa mia, che avevo letto tutto (o quasi) sul film in passato (causa anche remake)

    Cult del Marcel, cult zenderiano e adesso fresco cult buiesco, più di così...
    Ultima modifica: 4/09/17 15:04 da Buiomega71
  • Raremirko • 4/09/17 15:19
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Allora do una chance anche al remake con Cage
  • Caesars • 9/11/18 08:27
    Scrivano - 16812 interventi
    Ragazzi, faccio ammenda. Non ho mai visto " The Wicker Man"!!!!
    Mi pare che qui sia, piuttosto generalmente, considerato il miglior horror inglese degli anni '70, superiore anche al grande Pete Walker (che io apprezzo assai).
    Devo porre rimedio al più presto.
    Per Zender,
    vedo che Imdb gli attribuisce anche la titolazione "L'uomo di vimini" (festival title). Forse andrebbe inserito negli aka.
    Ultima modifica: 9/11/18 08:59 da Caesars
  • Zender • 9/11/18 08:43
    Capo scrivano - 47804 interventi
    Messo. Sì, per me un film unico e la mia vacanza in Scozia la feci andando a fotografarmi le location del film in più parti (indimenticabile Plockton :). Personalmente Walker l'ho apprezzato davvero solo nella Casa del peccato mortale, che per quanto bellissimo non ha per me lo stesso fascino di questo film.
    Ultima modifica: 9/11/18 08:43 da Zender
  • Buiomega71 • 9/11/18 09:27
    Consigliere - 26015 interventi
    Oddio, L' UOMO DI VIMINI non dovrebbe sussistere, visto che da noi il film è rimasto inedito ( se non passato su canali satellitari sottotitolato)

    Ma titoli a parte, l' opera avvolgente e anticristiana di Hardy è proprio l' antitesi del cinema walkeriano
  • Caesars • 9/11/18 10:08
    Scrivano - 16812 interventi
    Buio,
    anche io dubito che in effetti sia mai comparso col titolo "L'uomo di vimini". Però Imdb lo riporta tra i titoli alternativi, indicando un misterioso "festival title". Mi chiedo in quale festival italiano possa essere stato presentato (non mi viene proprio in mente nulla). Però qualcuno potrebbe cercarlo con tale titolo, e per questo mi sembra corretto inserirlo negli aka.
  • Buiomega71 • 9/11/18 10:12
    Consigliere - 26015 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Buio,
    anche io dubito che in effetti sia mai comparso col titolo "L'uomo di vimini". Però Imdb lo riporta tra i titoli alternativi, indicando un misterioso "festival title". Mi chiedo in quale festival italiano possa essere stato presentato (non mi viene proprio in mente nulla). Però qualcuno potrebbe cercarlo con tale titolo, e per questo mi sembra corretto inserirlo negli aka.


    Si, ma se il film è rimasto inedito da noi ( e mai stato doppiato) è inconfutabile che non può esistere il titolo italico ( se non la letterale traduzione del titolo inglese in italiano)

    Difatti su Studio Universal passò sottotitolato con il titolo di THE WICKER MAN appunto
    Ultima modifica: 9/11/18 10:14 da Buiomega71
  • Caesars • 9/11/18 22:47
    Scrivano - 16812 interventi
    Il film è stato presentato al festival della fantascienza di Trieste nel 1974. È possibile che in quella occasione si sia usata la traduzione italiana per il titolo.
  • Buiomega71 • 9/11/18 23:13
    Consigliere - 26015 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Il film è stato presentato al festival della fantascienza di Trieste nel 1974. È possibile che in quella occasione si sia usata la traduzione italiana per il titolo.

    Sarebbe curioso, titolare un film in italiano che poi in Italia non è mai uscito
  • Caesars • 14/11/18 15:10
    Scrivano - 16812 interventi
    Ho visto la versione "final cut" in cui tutto viene mostrato in ordine cronologico. Sarebbe interessante confrontarla con la versione (più corta di una dozzina di minuti) uscita nelle sale, che presenta gli eventi in ordine diverso. Ne esiste poi una terza versione in cui manca, rispetto alla "final cut" tutta la parte precedente l'arrivo del sergente sull'isola.