Discussioni su Calde notti d'estate - Film (1992)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/10/07 DAL BENEMERITO DUSSO
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  • Quello che si dice un buon film:
    Buiomega71, Herrkinski
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Dusso

DISCUSSIONE GENERALE

1 post
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  • Buiomega71 • 31/08/19 09:41
    Consigliere - 25999 interventi
    Davvero scoppiettante questa deliziosa commedia romanticheggiante mista a momenti non poco drammatici.

    Il passaggio dall'infanzia all'età adulta vista attraverso gli occhi di una ragazzina (bravissima la Dushku) in quel di Long Island, nell'afosa estate del 1961.

    Pregno di straordinari pezzi musicali d'epoca, una ricostruzione degli anni 60 impeccabile, dialoghi ora divertenti ora ficcanti e la fotografia dell'immenso Bruce Surtees a ricoprire il tutto.

    Bolotin (già sceneggiatore di Black Rain, e non accreditato di Cercasi Susan disperatamente) racconta con occhio sensibile e delicato l'ossessione di una ragazzetta che stà entrando nell'adolescenza per la sua disinibita dirimpettaia di quartiere (Juliette Lewis già incontenibilmente brava e sensuale, che tiene le scarpine in mano quando esce con il suo ragazzo), imitandone (o meglio scimiottandone) lo "stile" di vita (mette il suo stesso profumo, ascolta la sua stessa musica, e conosce a memoria ogni sua abitudine), quasi in una "nemesi" depalmiana che sfocia nell'inquietudine.

    Bolotin, tra echi ad American Graffiti, Plymouth Fury del 1958 (viene in mente niente?), serate d'amore sulla spiaggia, genitori ben poco permissivi e ragazze cresciute troppo in fretta, mostra una borghesia tipica del periodo, attenta agli "scandali" e osservando le regole della decenza (di culto quando le brave madri e mogli di famiglia , giocando a carte, vedono dalla finestra la Lewis e Howell in calde effusioni, rammentando il passato)

    Alla parola "aborto" la Lewis si becca uno sberlone dalla madre (Helen Shaver, la sensitiva di Amityville Horror), i padri di famiglia non vedono di buon occhio i ragazzi ribelli (la zuffa violenta nel giardino di casa O'Connor), i genitori possono mancare da un momento all'altro senza preavviso e i ragazzini sono bersaglio di scherzi crudeli dei loro amichetti (gli sfottò continui che deve subire la Dushku da parte di due terribili gemelli pel di carota, tra cui una rana infilata in bocca al posto di un bacio innocente).

    Si insinua una larvata vena pseudopedofila (le bambine che, davanti allo specchio del bagno, a torso nudo, si mettono una crema sulle tette per far sì che cresca il seno) e i discorsi sul sesso, tra mocciosi, non sono nè candidi nè tantomeno innocenti.

    Poi, la magia di quell'epoca (tanto cara a Stephen King) si muta in riverberi amarognoli, tra ragazze madri e istituti gestiti da suore, che sembra di vedere la versione seriosa di Polyester e la "rabbia giovane" di una fuga d'amore ostacolata dal perbenismo degli adulti.

    La sequenza della grande calura (il triciclo abbandonato in mezzo alla strada), il bellissimo finale con le lucciole e la corsa in auto con il foulard che vola via sono pezzi di buon cinema, così come il disco da seppelire.

    Operina finita dritta dritta nell'oblio, passata (anche all'epoca) colpevolmente inosservata (da noi, nei cinema, venne programmato sul finire dell'estate del 1993) e poco programmato anche in televisione, nonchè assente (per il momento) anche in edizione dvd italica.

    Merita una riscoperta, per la freschezza e la sincerità di Bolotin, per avere raccontato una storia uguale a mille altre, ma con un tatto e un garbo che scaldano il cuore.

    Produce un gigante come Arnon Milchan.

    Curioso come Ciak (nel numero 6 del giugno 1994), nella sezione home video lo metta tra gli "inediti", quando il film uscì nelle nostre sale nel settembre del 1993 (Ciak stesso lo recensì nel "Cartellone" dei film al cinema)

    L' (OVO)Maltin, nella sua minirecensione (dove, "simpaticamente", massacra il film) scrive che i personaggi della Lewis e della Dushku sarebbero coetanee, peccato che la prima abbia 17 anni, e la seconda 10.
    Ultima modifica: 1/09/19 22:51 da Buiomega71