Discussioni su A day of violence - Film (2010)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/07/19 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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  • Davvero notevole!:
    Schramm
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Buiomega71, Anthonyvm

DISCUSSIONE GENERALE

1 post
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  • Buiomega71 • 24/07/19 21:37
    Consigliere - 26029 interventi
    Sarà che la violenza fine a sè stessa (e non contestualizzata) mi stà assuefando, ma questo omaggio ai gangster movie british settantiani (penso al Sanguinario, a Carter, a Quel lungo maledetto venerdì santo, e più recentemente il fulminante I corvi di Medak o Gangster n°1) è solo un tripudio di brutalità e rozza efferatezza messa in piedi intorno ad uno straccio di script.

    Il nostro Giovanni Lombardo Radice sgozzato con compiacimento fulciano (non poteva mancare la reverenza al nostro amato cinema di genere, di cui anche Ward non si è sottratto), un pene tranciato previo forbicioni, una tortura dentistica che sembra la versione gory del  Maratoneta, devastanti colpi in arrivo, ferite purolente, facce peste e sanguinanti ridotte ad un hamburger che manco nell'episodio di Adrenaline, seghetti e motoseghe all'opera, cervella spiaccicate sul muro, uomini tirati su a testa in giù come quarti di bue e pestati a colpi di manganelli, eppoi una estenuante e infinita megasparatoria che nemmeno John Woo.

    E la storia dov'é? Se non "dove sono i soldi?" e giù di truzza ultraviolenza.

    Un Refn girato nel tinello di casa (il look amatoriale del prodotto, poi, ne limita il risultato)

    Non male, però, il colpo di scena finale (nella vasca da bagno, il fucile a pompa) davvero ben assestato e inaspettato.

    Eccerto che Refn aveva già detto tutto nel bellissimo terzo Pusher, senza tante strombazzate e tamarrate splatter (come in questo caso)

    Il (de)genere ha bisogno d'altro che mera e belluina aggressività, si rischia la cattiva abitudine e la noia.
    Ultima modifica: 23/04/22 21:22 da Buiomega71