The state I am in - Film (2000)

Una coppia di terroristi in fuga da 15 anni, vede incrinarsi progetti e certezze a causa delle scelte della figlia quindicenne al seguito. Al suo esordio per il grande schermo, Petzold mostra già una notevole maturità, nonché le caratteristiche che diventeranno tipiche del suo cinema. In primis la cura per i personaggi e la loro psicologia; l'uso di tempi dilatati che però non tolgono intensità al narrato e, cosa non da poco, la capacità di insinuarsi sotto pelle nella mente degli spettatori anche, e soprattutto, a visione finita. Mica poco, per un'opera prima.

Petzold inaugura la trilogia dei fantasmi con un road movie atipico il cui scopo, a detta sua, sarebbe denunciare il disinteresse delle nuove generazioni verso il proprio paese; l'argomento è purtroppo appena accennato (la scolaresca muta dopo la proiezione del documentario) o non affrontato adeguatamente (il fatto che Jeanne non chieda mai ai genitori per cosa si battano), cosa che non consente allo spettatore di assimilarlo correttamente. La sensazione è dunque quella di un coming-of-age dalla partenza promettente, ma che può venire a noia per la ripetitività. Sufficienza tirata.