Battiato cade nelle cosiddette “stranezze d’artista”. Quando, dopo una buona mezz’ora, passa a raccontare Beethoven in prima persona, il mondo del compositore risulta atipico ma di accettabile interesse per gli appassionati. La stranezza sta proprio nella prima parte, dove non si capisce la direzione che voleva prendere o che senso dargli, per i minuscoli frammenti dispersivi ed inconcludenti e per episodi da teatrino. Resta il tentativo di omaggiare il grande compositore con una visione contemporanea del mondo classico-romantico.
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DiscussioneRaremirko • 6/02/19 22:29 Call center Davinotti - 3862 interventi
Un film discreto, originale, che molta importanza da ai punti di vista ed allo sguardo (non a caso, le scene odierne son girate in modo volutamente blando, mentre quelle nel passato son più fini e ricercate).
Mega cast (Rezza lo si vede poco, ma comunque colpisce, la Bergamasco la trovo sexy e Gifuni lo adoro), tanta passione, tanta ambizione, in un film misconosciuto e personale.