Mario Rossi - Di comune solo il nome - Documentario (2025)

I registi entrano in contatto con il personaggio protagonista del documentario, nel carcere di Alessandria, dove egli era detenuto. Non lo conoscono, ma appare il più attento al loro programma di cineforum. Scoprono che è Mario Rossi famoso bandito genovese degli anni '70 e gli chiedono di raccontare la sua storia. Interessante perché attraverso le sue parole possiamo vedere il "mondo" con gli occhi di una persona fuori dagli schemi comuni e provare a capire il suo modo di intendere la vita.

Il documentario racconta quella che è la storia di colui che può essere considerato il Vallanzasca ligure ovvero Mario "Marietto" Rossi. Una vita vissuta praticamente girando da un carcere all'altro dell'Italia e comunque sempre alla ricerca dell'evasione. La libertà però per lui è una cosa difficile da gestire, tanto che ogni volta finisce per delinquere e per tornare nuovamente in carcere. Una vita violenta e inquieta raccontata dallo stesso protagonista con lucida tranquillità e dalle persone che lo hanno conosciuto o che in qualche modo hanno a che fare con lui.

Un documentario sorprendente perché è il punto di vista di un criminale che ha passato praticamente tutta la vita nelle patrie galere, diventando famoso tra gli ergastolani per la pervicacia con la quale ha cercato di evadere. L'aspetto bello è che si racconta una storia, non si giudica né si condanna, non si cercano giustificazioni né si lanciano anatemi. E il soggetto in questione ha molti motivi di interesse.

Nel documentario viene raccontata una storia rocambolesca e assurda, senza alcuna forma di redenzione. Mario Ubaldo Rossi, capo di una gang di rapinatori, finisce presto in carcere e vi resta per oltre quarant'anni. Il film racconta la sua vita con un ritmo serrato e coinvolgente, in stile true crime. Il regista non cade nella trappola: non romanticizza né la storia né il personaggio, ma si limita a narrare una vicenda folle che, come suggerisce il titolo, nulla ha di ordinario. Buona la fotografia, molto coinvolgente la colonna sonora!