Le cocher endormi - Corto (1897)

Si tratta di una narrazione con scherzo. Mentre il vetturino dorme, due bontemponi creativi sostituiscono il suo poderoso cavallo bianco con un candido cavalluccio di legno. Condotto con buon ritmo, nonostante l'ovvia staticità dell'unico personaggio sempre in scena, induce anche oggi al sorriso, specialmente nella parte in cui lo sventurato, destatosi, si guarda intorno per cercare il cavallo vero. Grazioso.

Poche decine di secondi di durata effettiva. In questo brevissimo lasso di tempo assistiamo a uno scherzo ai danni di un vetturino addormentato. Il ritmo è buono nonostante la staticità dell'azione, per cui lo spettatore può sorridere per quello che gli viene mostrato. Niente di particolarmente appetitoso, ma un corto che suscita una certa simpatia (ma non molto di più). Ovviamente bisogna tener conto dell'anno di realizzazione.

Lo scherzo è divertente: mentre il cocchiere dorme, due burloni sostituiscono il cavallo con un cavalluccio a dondolo. Per i ritmi odierni, il brevissimo cortometraggio è fin troppo dilatato, visto che ogni azione e reazione ha tempi allungati perfettamente naturali ma anche decisamente anti-cinematografici. Ad ogni modo, la trovata è simpaticamente bizzarra e non c’è dubbio che l’effetto sul pubblico fosse d’impatto. Forse si poteva tentare un azzardo buffo più evidente, ma l’epoca della comica era ancora lontana a venire.

Un vetturino rimane addormentato e sarà vittima di uno scherzo alquanto divertente: il suo bel cavallo bianco verrà sostituito infatti con un cavalluccio a dondolo di legno. Quando si sveglierà cercherà invano il suo puledro ma gli autori dello scherzo si prenderanno beffe di lui. Bastano una quarantina di secondi a Hatot per imbastire un cortometraggio simpatico che si avvicina molto a quelle che in futuro saranno le vere e proprie comiche. La messa in scena è molto semplice e anche lo scherzo è infantile ma il risultato è comunque più che soddisfacente, considerando l'epoca.