La prova - Miniserie TV (2024)

Più che discreta miniserie Tv per veri fan del giallo. La trama si basa su un vero cold case svedese in cui si spiega come l'esame del DNA sia intervenuto in aiuto per risolvere l'intricato enigma dell'omicida. Nulla di eccezionale, ma si lascia guardare anche grazie a un cast valido che regge bene sino all'ultimo episodio. Buona anche la fotografia e azzeccate le location, che rendono bene nell'ottica della vicenda. Forse con un po' più di tensione nel finale staremmo parlando di un'ottima miniserie. Non male, in ogni caso.

Questa miniserie svedese tratta da una storia vera si lascia guardare (specialmente nei due episodi finali), ma se cercate trame intricate, grandi misteri, colpi di scena che ribaltino la situazione, statene decisamente alla larga. Buone le interpretazioni ma tutto sa di già visto, anche se è interessante, ad esempio, il modo in cui tramite una ricerca particolare del dna viene trovato il killer.

Rispetto ai gialli e thriller di ambientazione nordeuropea che hanno avuto tanto successo negli ultimi anni, molto più ridotta è la tensione della vicenda, tanto che l'attenzione si concentra rapidamente sull'importanza che riveste la risoluzione di un vetusto cold case per i parenti delle vittime, il protagonista e le altre figure che gli ruotano attorno. Purtroppo la vicenda è talmente minimale da essere poco avvincente e anche i ritratti psicologici sono abbozzati, salvo quello dell'esperto in genealogia. Si lascia vedere, ma si fa altrettanto facilmente dimenticare.

Serie svedese tratta da fatto di cronaca nera che - abituati (male) alla pletora di poliziotti, commissari e magistrati, italici o no, tutti imbarcati nella lotta contro il crimine ma anche tutti venuti pesantemente a patteggiare con la realtà dei fatti - è come una boccata d’aria fresca. La trama fila via sulla scia d’una logicità rara a vedersi, senza bisogno di azione o di violenza spacciata per intrattenimento; anzi a protagonista sembra ergersi la frustrazione sia degli inquirenti sia dei parenti, finché non arriva un geniale genealogista...