La collina del disonore - Film (1965)

La collina del disonore

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/04/09 DAL BENEMERITO PIGRO
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Galbo 8/04/09 15:29 - 12392 commenti

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Film importante dal punto di vista civile perchè ebbe il coraggio di documentare negli anni '60 le nefandezze compiute nei campi di prigionia gestiti durante la guerra dai (presunti) civilissimi inglese. La storia dei cinque uomini deportati in uno di tali campi è raccontato in un copione dalla inusuale forza drammaturgica egregiamente diretto da un maestro come Sidney Lumet. Bella prova di tutto il cast.

Pigro 6/04/09 09:18 - 9666 commenti

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Durante la guerra soldati inglesi vengono seviziati da un ufficiale aguzzino in un campo di disciplina. In uno splendido b/n che riesce a trasmettere l'afa del deserto africano, Lumet mette a segno un eccellente film sulla sopraffazione nei sistemi gerarchici e in guerra. La tortura psico-fisica per umiliare la dignità umana, spacciata per correzione e disciplina, è descritta con implacabile lucidità. Notevole l'interpretazione degli attori, tra cui si segnala Connery per la prima volta dopo anni in un ruolo lontano da 007.

Daniela 7/04/09 12:28 - 12662 commenti

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Le torture e le sopraffazioni subite da un gruppo di prigionieri inglesi in un campo militare durante la seconda guerra mondiale: l'originalità sta nel fatto che si tratta di un campo di disciplina e gli aguzzini sono loro commilitoni. Film duro, avvincente, che trasmette fisicamente sensazioni di calura e sofferenza, soprattutto nelle sequenze di sali-scendi sulla collinetta di sabbia. Ottimo cast (nota per Ian Hendry, sadico e vigliacco), tenuta costante (a parte qualche coloritura di troppo) fino al drammatico finale.
MEMORABILE: La salita sulla collina vista da dentro la maschera antigas - Ian Hendry che di notte e senza farsi vedere si cimenta nella prova

Rocchiola 4/02/20 09:27 - 966 commenti

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In un campo di riabilitazione britannico nel Nord-Africa si consuma il dramma di cinque prigionieri sottoposti alle sadiche angherie dei loro aguzzini. Lumet firma un potente atto d’accusa contro il fanatismo militare e la gestione del potere. Un film duro e coinvolgente malgrado la staticità dell’ambientazione e l’esile sviluppo narrativo ridotto a un sadico accumulo di crudeltà. Buono lo sviluppo psicologico dei personaggi. Connery dimostra di non essere solo 007, Hendry e Andrews due egregi cattivoni doc. Il tutto in un torrido bianco-nero.
MEMORABILE: La tortura della collina sotto il sole cocente; Il pestaggio di Roberts; Il nero Davis in mutande davanti al Comandante; Il finale secco e improvviso.

Rambo90 8/11/20 17:10 - 7697 commenti

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Un film dalla forte potenza narrativa, che racconta in maniera cruda (anche dal punto di vista registico ci sono ben pochi fronzoli e a volte le inquadrature generano un certo disagio) le peripezie dei prigionieri in un campo inglese. C'è una sceneggiatura che riesce senz'altro a far uscir fuori bene i caratteri, aiutata da ottimi attori in cui si distinguono Andrews e un Connery in una delle prime prove serie durante il periodo di 007. Bella la fotografia in un bianco e nero lucido che fa uscir fuori dallo schermo il caldo torrido dell'ambientazione.

Noodles 9/02/24 17:09 - 2227 commenti

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Crudo, privo di fronzoli e arido come il deserto in cui è ambientato. Sidney Lumet dimostra di non aver bisogno di grandi effetti per mostrare la crudeltà di una prigione militare, dove aguzzini e vittime sono della stessa nazionalità. In bianco e nero, con un montaggio veloce che dà molta importanza ai volti e alle emozioni. Di azione non ce n'è poi tanta, ma a ogni scena ci si sente lì insieme ai protagonisti, immersi nel caldo soffocante. Ottima la trovata della collina. Sean Connery giganteggia su un cast comunque buono. Qualche momento lento, ma il film è di quelli da vedere.

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    Il DVD della A&R pubblicato nella War movies collection è rimasterizzato in alta definizione. Dove abbiano pescato un master in HD non è dato saperlo. Però a quanto mi risulta anche all’estero non esiste un’edizione in bluray di questo film. Il video infatti appare piuttosto dettagliato (caratteristica tipica dell'alta definizione), ma non del tutto pulito (persistono lievi spuntinature che denotano il mancato restauro della pellicola). In ogni caso presentate nel corretto formato panoramico 1.78 le immagini hanno un’ottima definizione (evidente soprattutto nei primi piani sofferenti e sudaticci), con un bianco-nero molto brillante e ben contrastato che permette una buona esperienza visiva malgrado i piccoli difettucci sopra menzionati. Audio italiano originale mono 2.0 al solito potente e decisamente chiaro.
    Ultima modifica: 10/04/20 14:15 da Rocchiola