Il signor Rossi a Venezia - Corto (1974)

È davvero sconfortante la Venezia visitata dal signor Rossi in questo corto pieno di addolorato pessimismo per le sorti di una città che cade letteralmente a pezzi per colpa dell'incuria e dell'inciviltà. Il tenero personaggio di Bozzetto, in compagnia di una ragazzona hippy che vuol salvare la Serenissima, si ritrova coinvolto in un degrado crescente: la monetizzazione di ogni cosa, i piccioni, l'acqua alta, l'inquinamento... Il cartone regala situazioni molto divertenti e ingegnose, ma l'amarezza di fondo è costante.

A metà anni '70, l'imminenza della... morte di Venezia era lo spauracchio del giorno, Bozzetto amplifica l'allarme fino a dimensioni gustosamente apocalittiche: la romantica icona della città lagunare come Eden incontaminato va in frantumi come vetro di Murano, e poi... impressionante la trasformazione delle calli in piovre, verdastre di petrolio e di muffe, mostri tentacolari che vomitano rifiuti chimici. Un May-Day divertente e amaro, lanciato da un signor Rossi sovrastato, in ogni inquadratura, da una città magnifica e malefica, avvelenata.

Preceduto da una sigla "in lingua", un cortometraggio che racconta le peripezie del signor Rossi a Venezia. Aggirandosi per la città in compagnia di un'avvenente fanciulla straniera, il nostro eroe è totalmente preso dai problemi della stessa e lo sguardo di insieme appare irrimediabilmente amaro (si veda l'ingresso a Marghera e il parcheggio dell'automobile). Graficamente molto efficace, il corto è caratterizzato da una buona colonna sonora. Gradevole.