Note: Cregar morirà pochi mesi dopo l'uscita del film, a soli trent’anni di vita, a causa di una troppo energica cura dimagrante. Soggetto dal romanzo "The Lodger" della scrittrice inglese Marie Adelaide Belloc Lowndes, pubblicato nel 1913 e ispirato alla serie di delitti avvenuti a Londra nel 1888 ed attribuiti a Jack lo Squartatore.
L'imponente Laird interpreta l'ambiguo Slade nel rifacimento del film muto di Hitchcock dove la signorilità del gallese Novello, la sua forza scenica e la bellezza dei suoi tratti parevano vette irraggiungibili. Eppure Cregar, così diverso, così americano, nulla fa rimpiangere. Se Novello doveva essere innocente, Cregar deve essere colpevole. Il suo cinismo ne fa un assassino perfetto eppure fragile, disperato come la sua sete di vendetta. Scoperto, all'umiliazione dell'arresto preferirà il tuffo nel Tamigi nell'ultima grande interpretazione della follia.
MEMORABILE: Slade: "Vi mostrerò qualcosa di più bello di una bella donna" (ed esibisce la foto del fratello morto di sifilide).
Come aveva fatto Hitchcock, anche il più modesto Brahm attinge dall'omonimo romanzo di Marie Belloc Lowndes per proporre una soluzione di fantasia del caso, tuttora irrisolto nella realtà, del primo serial killer mass-mediatico della storia. A differenza però di quanto avveniva nel film del 1927, qui non ci sono dubbi sull'identità di Jack lo Squartatore, ma l'ottimo Cregar riesce a conferire spessore umano al suo personaggio, goffo e massiccio nell'aspetto quanto psicologicamente fragile. Il bel cast di contorno e la confezione accurata accrescono il valore di questa pellicola da recuperare.
Dopo Hitchcock ed Elvey, tocca a Brahm portare la Lowndes sul grande schermo (con scarsa fedeltà, come nei precedenti adattamenti). Il regista tedesco adotta senza mezzi termini un frasario da horror psicologico, cesellando un ritratto di serial killer (Jack the Ripper in persona) alquanto maturo per l'epoca. Gran parte del successo va comunque attribuita alla prova di Laird Cregar, mancato lo stesso anno di uscita del film, inquietantissima e foscamente tragica. Adeguato il resto del cast, con la bella Oberon e l'elegante Sanders in prima fila. Ottima fotografia di Lucien Ballard.
MEMORABILE: Il "Museo Nero"; Le esibizioni di ballo della Oberon; I piccoli autoritratti del fratello di Cregar; I discorsi di Cregar su odio e amore; Il finale.
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CuriositàDaniela • 9/04/19 15:44 Gran Burattinaio - 5946 interventi
Laird Cregar morì a 30 anni compiuti.
La morte sopraggiunge improvvisa il 9 dicembre 1944 per un attacco di cuore, probabilmente conseguenza del debilitamento fisico provocato della dieta d'urto a cui si era sottoposto nei mesi precedenti e che lo aveva condotto a perdere circa 40 kg.
Il suo esordio cinematografico era avvenuto (non accreditato) solo pochi anni prima, nel 1940. Primo ruolo accreditato nel 1941 con La baia di Hudson.
CuriositàDaniela • 27/08/19 10:05 Gran Burattinaio - 5946 interventi
Soggetto dal romanzo "The Lodger" della scrittrice inglese Marie Adelaide Belloc Lowndes, pubblicato nel 1913 e ispirato alla serie di delitti avvenuti a Londra nel 1888 ed attribuiti a Jack lo Squartatore.