Fisheye - Corto (1980)

Metafora animata della mancanza d'ordine, della sovversione, ma anche riflessione (alla larga) sullo sfruttamento umano della natura... Una notte scura, dei giganti pesci approfittano dell'uscita dei pescatori per far strage di mogli e figli nel loro villaggio: è violenza cruda, quasi da risultare non-sense, tutti gli abitanti vengono finiti a lenti colpi di mazza da baseball da pesci quasi immobili sullo sfondo blu di un geometrico villaggio.

Mentre i pescatori sono al largo, i pesci fanno strage di donne e bambini al villaggio. La storia è impressionante nella sua ferocia che colpisce con implacabilità quasi biblica, di una giustizia intuibile ma inafferrabile o dolorosa. Marusic la racconta con una solennità mitica, da antica favola popolare, con disegni bellissimi nella loro apparente fragilità, con le forme di oggetti, animali e persone, che spesso vengono riprese in inedite prospettive bloccandosi in quadri astratti di pure linee e campiture cromatiche. Lascia ammutoliti.

Un villaggio di pescatori viene assaltato da grossi pesci che fanno strage di donne e bambini mentre gli uomini sono a pesca. Una produzione croata non certo destinata (a causa dei contenuti "forti") ai più piccoli, ma dal target decisamente adulto. C'è il tema dello sfruttamento delle risorse e della rivalsa della natura maltrattata. Il tutto con uno stile grafico profondamente verista e disegni che mirano a riprodurre una popolazione che è nello stesso tempo vittima e carnefice.