Bad Karma - Film (2001)

Imbarazzante film (soprattutto se si pensa che a dirigerlo è l'autore di un ottimo film come Dopo la vita) in cui la noia ed il ridicolo regnano sovrani e dove nulla funziona a dovere a partire dall'interpretazione della sempre pessima Kensit. Per il regista è totalmente piatta, la sceneggiatura pure. Da dimenticare.

Visto che il film è quello che è (una cialtronata senza capo né coda), il grande John Hough cerca di mascherare il tutto con rimandi al suo cinema del passato: le rovine del castello dove si svolge l'assurdo finale rimandano a Dopo la vita, i flashback nella Londra vittoriana, con pugnalate selvagge alle prostitute stile Le figlie di Dracula. L'isola viene da American gothic e l'atmosfera autunnale con omicidi di donne da Incubus. Forse così è più digeribile, dopo un inizio di pura (e insensata) exploitation. Sul resto stendo un velo pietoso.

Trasposizione del romanzo di Douglas Clegg da parte di un veterano del calibro di John Incubus Hough. Essendo il soggetto basato su un quid che trasuda genuina stravaganza, il regista si assesta su un registro di tal fatta. E sforna un repertorio di colpi bassi da drive-in movie, con sangue a fiumi, fendenti profondi e tanto sano delirio negli occhi della splendida Patsy "spallina birichina" Kensit. Lei è il film, i suoi gesti e le sue movenze ne fanno un one girl (mad) show. Pop corn ed explotation per un divertimento assicurato!

Dopo uno squallido incipit da thriller erotico di bassa lega, prende finalmente corpo la natura orrifica - quasi hammeriana nella sua bizzarria - del prodotto, fra reincarnazioni e teorie parallele circa l'identità di Jack the Ripper (in questo caso affiancato da una bella e sadica collaboratrice), recuperando rapidamente terreno in direzione slasherista. La mano di un veterano come Hough resta irriconoscibile nella fredda sciatteria grafica del direct-to-video, tuttavia il bodycount elevato, la generosa dose di splatter e un pizzico di trashume tengono la noia a debita distanza.