Ciao Rebis, mi aspettavo una tua reazione, in effetti...
Mah, sono stato incerto fino all'ultimo tra un pallino e mezzo e due pallini: il corto finale è bello e in effetti mi ha risollevato in extremis dopo la depressione in cui mi aveva gettato tutto il resto, ma poi ho ripensato a tutto quello che avevo visto...
Sì, capisco lo sforzo produttivo e le difficoltà dei disegnatori: d'altra parte, a prescindere da tutto questo, quel che conta è il risultato. E il risultato è per me molto al di sotto delle aspettative che il progetto ha creato.
Forse ha pesato molto il fatto che avevo visto da pochissimo uno splendido corto animato,
Il cuore rivelatore (da Poe, of course), assolutamente strepitoso nel riuscire a descrivere la paura: anno 1953! Orbene, dopo oltre 50 anni una grossa produzione francese si impegna per far raccontare la paura al fior fiore dell'animazione più raffinata e...... vien fuori quella roba lì? Forse non avessi visto quel corto (che consiglio caldamente) sarei stato più indulgente, ma a parità di tema (e disparità di possibilità produttive) non c'è proprio gara!
A parte il solo McGuire, le altre storie sono sciocche o fragili (se non presuntuose come la radical-chic o per me incomprensibili dal punto di vista della "paura" come quella di Blutch). E pure come disegni, solo McGuire e Mattotti hanno una buona qualità. Non basta la bellissima idea di fondo e la cura grafica del bel b/n. Se la paura quasi non c'è e il livello generale delle storie vola basso, che fare...? Ho ragionato sulla totalità del film, complessivamente brutto, ma con "qualcosina da salvare" (e cioè 1 corto su 6 e 2 disegnatori su 6). E alla fine ho pallinato come faccio con i film a episodi all'italiana d'un tempo, dove magari stanno delle chicche, ma che nel complesso deludono.
....perdonato?