Il Dandi • 23/11/20 18:49
Segretario - 1486 interventiConsiderazioni a caldo sulla quarta stagione:
il respiro narrativo, che nella terza stagione aveva conosciuto una brusca accelerazione, sembra rallentare recuperando quello delle prime due (pare infatti che il progetto originale di chiudere con la sesta sia stato ripristinato, accantonando il compromesso di fermarsi alla quinta).
Le griglie narrative di questa quarta risultano l'infelice
matrimonio di Carlo con Diana Spencer (
Emma Corrin, bravissima, restituisce le motivazioni del successo mediatico della principessa del Galles senza tuttavia mascherarne fragilità e infantilismo) dai primi idilli all'allontanamento definitivo passando per vari tentativi più o meno sinceri di riconciliazione, e l'arco dell'
era thatchteriana per tutto il suo triplo mandato (1979-1990): la
Giliann Anderson di X-Files nei panni della "lady di ferro" è da considerarsi la vera rivelazione, per quanto a tratti non immune da caricature bagaglinesche, mentre l'intersezione di eventi storici (guerra nelle Falkland, crisi economica, l'Apartheid sud-africano) o gossipari (le cugine chiuse in manicomio e date per morte, i contrasti fra regina e primo ministro) conferma l'abilità e la profondità di scrittura di Peter Morgan.
La quarta stagione è anche, come era prevedibile, la prima a scatenare critiche esplicite da parte della famiglia reale: a partire da Carlo, che dopo aver atteso decenni per ufficializzare il legame con la seconda moglie Camilla vede nella rivangatura dei retroscena (comunque già ben noti, e in fondo trattati con pudico garbo) un ostacolo alla sua reggenza prevista per il giubileo di platino della madre (2022).
A onor del vero nessun personaggio, a livello di fiction, risulta più negativo degli altri né nessuno, come al solito, lo risulta per intero.
Aspettiamo impazienti il seguito.
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