The ravager - Film (1970)

L'unico pregio di questo film (forse) è il fatto di essere uno dei primissimi ad avere come protagonista un reduce del Vietnam con disturbi psicologici, ma la premessa è trattata in maniera pedestre e tutt'altro che morale o antropologica. Il protagonista si trova così dopo un trauma in guerra a far saltare in aria chiunque gli si trovi davanti (sopratutto donne) con la dinamite, in pieno stile Looney Toones, in una spudorata escalation di misoginia, tra donne che si svestono senza motivo apparente e scene di desolazione totale.

Stracult! Pierre Agostino, già iconico serial-killer per Ray Dennis Steckler, offre un'altra grande interpretazione di uno psicotico omicida seriale (in questo caso reduce della guerra) che fa saltare in aria coppiette intente a fare all'amore. Agostino come sempre è una gioia nella sua folle, splendida creatività. Da segnalare l'omicidio delle lesbiche e il primo in auto. Funziona con un buon ritmo grazie alla brevità, anzi quasi dispiace non duri un po' di più, tanto è il divertimento! Inoltre ogni politicamente corretto è bandito e questo è decisamente un bene.

Truce exploitation che all'epoca creò un certo scandalo, vede un reduce del Vietnam psicopatico stuprare e/o uccidere coppiette tramite esplosivi e altri metodi crudeli; viste le tematiche, il regista ne approfitta anche per lunghe scene di voyeurismo prima delle cruente esecuzioni del killer. Datatissimo, con valori produttivi trucidi da grindhouse di periferia, mantiene comunque una certa aura malevola ben incarnata dal protagonista Agostino e la breve durata permette di non annoiarsi troppo, nonostante scene tirate per le lunghe. Cinema di serie z ma quantomeno peculiare.