L'escorte - Film (1996)

Gigolò si installa pericolosamente in casa di una coppia gay. Un film tutto di interni (solo pochi secondi girati in esterni) per raccontare gli interni rivolgimenti sentimentali dei trentenni: amore, sesso e amicizia sono il campo di battaglia e di conforto per individui in cerca di serenità ma scossi in un mare di insicurezze e finzioni. Langlois punta all'intimismo rivoltandolo con l'uso fintamente liberatorio del videotape. Ma il film mostra l'affanno del low budget e della poca brillantezza complessiva della storia e di come è raccontata.

Fa il gigolò con uomini e coppie, ma sente dentro un profondo vuoto e un bisogno di amare e di essere amato, che lo porta vicino al suicidio. Insicurezze e paure della vita di un gruppo di amici al centro della sfiziosa pellicola di Langlois, nella quale il gigolò ha un ruolo centrale. Sullo sfondo (immancabile quando si parla di gay) ancora una volta lo spettro dell'Aids (era necessario?) mentre sono le scene di letto, dotate di rilevante verismo, a farsi maggiormente apprezzare. Cinico quanto basta.