Il supplente - Corto (2008)

A volte non è importante COSA si dice, ma COME lo si dice. In effetti, l’invito a infrangere le regole immutabili del mondo degli adulti e a non dimenticare il fanciullino che è in noi non è certo una novità, ma l’ex copywriter torinese Jublin la esprime con un corto scatenato, goliardico e grottesco, recitando lui stesso nel ruolo del supplente con la grinta di un attore da cinema giovanilistico americano, accompagnato dalle caratterizzazioni degli alunni, molto vivaci e realistiche: tra queste, menzione d’obbligo per il “ciccione” Campitelli, che si profonde in esilaranti pantomime.

Il supplente mette a soqquadro la classe, ma è un impostore. Introdotto da un classico minuto di piano sequenza nel corridoio, il corto ci proietta nella dimensione straniante del mondo alla rovescia instaurato dal finto insegnante, ovviamente con gran gusto dei ragazzi che recitano freschi e spontanei (il film è "dedicato a chi ha problemi di condotta"). Arguti alcuni passaggi, a cominciare dallo strategico tormentone della palla firmata da Del Piero. Un apologo sulla rinuncia degli adulti al sovvertimento (adolescenziale) dell'ordine.