House on bare mountain - Film (1962)

House on bare mountain

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Interminabile esposizione di sederi e poppe (mai nudi integrali frontali, invece) assemblata all'interno di una storia chiaramente pretestuosa raccontata in flashback da una matrona (Cresse) che da dietro le sbarre racconta cosa fosse la sua scuola speciale in cima a una collina, dove ospitava ragazze con non specificate “attitudini artistiche”. L'arrivo in loco di Prudence (Eden), accompagnata dai genitori, già rende bene la follia che domina il tutto. Granny Good, la biondona di cui sopra (in realtà chiaramente un uomo travestito), spiega in due parole cosa si faccia lì mentre intanto qualcuno “bombarda” il luogo (chi? perché? Mah...) provocando...Leggi tutto ripetute cadute dal divano della povera coppia.

Prudence fa la conoscenza della sua nuova attempata compagna di stanza e si comincia a seguire lo svolgimento delle giornate in villa: ginnastica la mattina (a seno scoperto, perché fa caldo...), corsette nelle vicinanze, un corso di pittura all'aperto con Granny Good a far da modella... Si tratta sempre e comunque di scene studiate per esporre la "mercanzia" delle prosperose attrici, che scendono le scale nude, si fanno la doccia, “subiscono” continui primi piani sui loro particolari anatomici mentre Bob Cresse imparruccato spara sciocchezze in sequenza con voce alterata e insulta il suo aiutante Krakow, un licantropo dal make-up raffazzonatissimo che di tanto in tanto salta fuori a dare un po' di varietà a quella che altrimenti sarebbe una perpetua esposizione di bei corpi femminili nudi (lasciando capire quanto i canoni estetici di allora differissero dagli attuali e quanto il chirurgo non mettesse ancora mano al bisturi per correggere qualche piccolo inestetismo).

Superata di poco la metà del film, poi, comincia un party destinato a durare fin quasi alla fine durante il quale le ospiti, insieme a uomini travestiti da Frankenstein, Dracula e compagnia bella, ballano incessantemente mentre qualcuno prepara un ponch assai alcolico di cui servirsi. I già sparuti dialoghi tendono a sparire sostituiti dalla musica e noi scopriamo come Prudence in realtà sia un'agente della polizia: la vediamo infatti mettersi in contatto con i superiori in centrale (che definire macchiette è un eufemismo) per scoprire cosa davvero si combini in villa (gira molto, molto alcol). Con un copione di quattro righe o poco più il regista Lee Frost pensa solo a mostrare quanto più “creativamente” possibile i corpi delle sue attrici (si pensi alla sfilata di seni inquadrati uno a fianco dell'altro durante l'ora di ginnastica) mettendone in evidenza le differenti dimensioni delle mammelle, le diverse forme dei fondoschiena e lasciando a Bob Cresse la licenza di imperversare salendo sopra le righe a piacere per cercare di dare vitalità al tutto... L'irrompere nel finale della polizia durante il party ci dice che dopo un'ora può bastare e si può chiudere. Non possiamo che concordare...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/02/19 DAL BENEMERITO HERRKINSKI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 21/10/23
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Herrkinski 13/02/19 03:11 - 8072 commenti

I gusti di Herrkinski

Un esempio tipico di "nudie" del periodo, non dissimile da produzioni di Novak tipo Kiss me quick! o da alcune cose di Russ Meyer (più che altro per la fissazione coi seni giganti); il tutto è una pochade senza capo né coda tra gag slapstick, prese in giro dei mostri classici (l'uomo lupo, il mostro di Frankenstein), nudi gratuiti a profusione, gente "en travesti" e trovate comiche assortite che dovrebbero far ridere, nelle intenzioni. Il risultato è penoso e nonostante la durata di un'ora il film è un calvario infinito; prodotto datatissimo.

Cotola 10/09/20 19:29 - 9013 commenti

I gusti di Cotola

Siamo ai livelli della peggior commedia sexy degli anni che furono. Ogni occasione è buona per mostrare le forme generose delle "attrici" poco recitanti. La trama quasi non c'è e raramente è stata così esile. Si passa da una doccia all'altra, per arrivare a donne che si svestono e rivestono per i più gratuiti motivi. Si va avanti così per tutta la pellicola. Il resto è pure riempitivo. Alla fine la "torta" filmica è così composta: 65% nudi, 30% di nulla, 5% di "svolgimento narrativo". Serve altro? Scalcinatissimo e di rara pochezza. 

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  • Discussione Caesars • 15/02/19 09:38
    Scrivano - 16800 interventi
    Herr,
    il tuo commento, che pur stronca in maniera inesorabile la pellicola, mi ha incuriosito parecchio. Non è escluso che prima o poi un'occhiata gliela dia...
  • Discussione Herrkinski • 15/02/19 16:54
    Consigliere avanzato - 2630 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Herr,
    il tuo commento, che pur stronca in maniera inesorabile la pellicola, mi ha incuriosito parecchio. Non è escluso che prima o poi un'occhiata gliela dia...

    A tuo rischio e pericolo! :-D
    C'è da dire che non sono mai stato un fan dei "nudie" dei primi '60, che avevano sempre una trama veramente stupidotta e gag da piangere. In linea di massima diciamo che Russ Meyer era a un altro livello comunque, infatti diversi suoi film non mi dispiacciono affatto.
    Continuo però a preferire la sexploitation anni '70, forse anche per una questione puramente estetica, ad esempio bellezze d'epoca più in linea con i miei gusti.