Miniciclo: 9 THRILLER DALLA PELLE DI DONNA
L'incipt è fulminante: una candela accesa, una figura femminile si trucca, si mette gli autoreggenti, pettina una chioma biondissima, prepara un cestino alla Cappuccetto Rosso, ci infila un lecca lecca e una pistola. Stacco, interno della stanza di un albergo. La donna (che non si vede in faccia) stà montando un uomo di mezza età a letto, e le spalma il petto con un unguento non meglio identificato, lei stà sopra e sempre godere, pronunciando "
Ancora, sì più forte", l'uomo e in estasi. Ad un certo punto la femmina misteriosa e goduriosa afferra una pistola nascosta sotto il materasso, e incita ripetendo "
Lasciamo dentro", mette la canna della pistola in bocca all'uomo, e sussurra "
Perchè sei uscito?" e poi...Bang!
Dopo questo prologo fulmineo e elettrizzante, il film poi si rivela per quello che e , il solito thrillerino "straight to video" per afose serate estive, con un Ed O'Ross (
Danko-da o posseduto dall'
Alieno) davvero improbabile con quella faccia da galera che si ritrova
Per di più scade in momenti di inutile e grossolano umorismo non richiesto (il morto "scorreggione", alcune penose battute) e da un andamento convenzionale e troppo simile a mille altri film
Dalla sua, comunque, ha qualche freccia al suo arco che lo eleva (anche se non di molto) da film di questo genere
La Treas (attrice di b-movie e aliena in
Alien Nation 2) dà un tocco femmineo non indifferente (l'assassina che si sdoppia allo specchio, la vendetta femminea, la preparazione metodica e feticistica nel vestirsi per uccidere-sandaletti rossi col tacco, trucchi e profumi-) e un finale piuttosto violento e morboso.
Come tema, poi, la Treas tocca argomenti scomodi, poco trattati in questo tipo di film (l'abuso sessuale dei padri sulle figlie) e imbrocca almeno un paio di sequenze degne di nota (la bambina che gioca con il Ken e una bambolina inscenando le molestie subite dal padre, sotto gli occhi allibiti del poliziotto di Ed O'Ross, la follia sessual/ninfomane dell'assassina "abusata", che graffia e morde durante i rapporti, in un sdoppiamento psicotico della personalità)
Chi è l'assassina si scopre subito quando entra in scena (e lo svelamento stà a metà film) e si naviga, comunque nella mediocrità di questo tipo di film
Un efferrato delitto alla Toots Sweet di
Angel Heart (o alla Robert Joy della
Metà oscura) da un minimo di valore aggiunto
Con piacere si rivede la mia adorata Amy Steel (in un piccolo ruolo) e la Treas omaggia in cinefilia i b-movie (i manifesti in bella vista di
Nuda Vendetta e
La Spada a 3 Lame appesi alle pareti della tavola calda)
Il tutto , comunque, sà di già stravisto (c'è pure l'immancabile e fastidioso sax in colonna sonora durante le scene di sesso), che però regala sapori amarognoli da psycho thriller ottantiano metropolitano, con femmine vendicative abusate sullo stile di
Angelo Della Vendetta e
Coraggio fatti ammazzare.