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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Due amici (Giallini e Mastandrea) sono legati alla testiera dello stesso letto per i polsi: è stata tale Barbara, non si capisce bene in che circostanze. Il punto è che i due non si possono muovere da lì e la coesistenza forzata non è delle più facili. Oltretutto i pochi che passano nell'appartamento non si preoccupano minimamente di slegarli: hanno altri problemi per la testa e – in spregio a ogni logica – parlano loro per qualche minuto, espongono i propri problemi e se ne vanno. Siamo quindi in un ambito grottesco, sottolineato dagli strambi personaggi con cui i due sfortunati giovani vengono in contatto. Praticamente girato in un unico ambiente, perdipiù nella semioscurità, con musiche...Leggi tutto costanti in sottofondo che infastidiscono non poco nel loro disturbo della piena e libera comprensione dei dialoghi, il film di Angelo Orlando può contare su un unico vero punto di forza: i due protagonisti, che per quanto alle prime armi (soprattutto Giallini, benché sia il più vecchio dei due) mostrano già una spontaneità e un'innata simpatia in grado di farci in parte sorvolare sulla bassa qualità della sceneggiatura. Difetto, quest'ultimo, che comunque emerge chiaro fin dall'inizio, quando in scena c'è il portiere dello stabile che sale fino all'appartamento dei due passando a loro il testimone. Battute scadenti, ritmo blando, qualche momento pure disgustoso (la lotta a sputi ravvicinati), Pino (Giallini) e Mastandrea (Aldo) costretti a ripetere spesso le stesse cose per far procedere il tutto. Forse un po' più simpatica delle altre la parentesi con Elisabetta Larosa, prima presenza esterna ad entrare in scena dopo che il film si è fermato sui due protagonisti: i suoi battibecchi con Giallini son spassosi ed è divertente vedere come Pino, per l'appunto, sia costretto a trattenersi dall'offenderla nella vana speranza che la ragazza li liberi. Film girato con pochi soldi e un'unica idea seguendo un impianto semi-teatrale al quale purtroppo non corrisponde un copione sufficientemente in grado di sostenerne la staticità. Qualche buon momento si trova anche (soprattutto grazie al personaggio di Mastandrea, meno incline alla superficialità), ma a lungo andare la narrazione si fa pesante e i motivi per sorridere sempre di meno. Musiche di Daniele Silvestri (che si ritaglia pure un cameo).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/09/10 DAL BENEMERITO GURU POI DAVINOTTATO IL GIORNO 21/03/16
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Guru 31/10/10 19:29 - 348 commenti

I gusti di Guru

Ma Barbara dove è finita? È la domanda più frequente nel film. Originale e grottesco, divertente e nello stesso tempo ricco di angosce esistenziali. Due amici, in una "condizione" alquanto scomoda, si trovano a dover interagire con una serie di personaggi "fuori dal normale". L'unica richiesta "implorata" dai due non viene mai accolta! Stranissimo e ricco di equivoci, è un film da vedere! Ah dimenticavo, la situazione si svolge totalmente (o quasi) in una camera da letto!
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