I primi 35-40 minuti sono caratterizzati da un profondo realismo, di stampo quasi documentaristico. Poi, dopo l'arrivo alla fattoria e la conseguente scoperta, qualcosa cambia ed il film si trasforma completamente. Meglio non dire troppo per non togliere il gusto della scoperta, ma certo la pellicola si fa sempre più interessante e mantiene vivo il coinvolgimento che diventa sempre più crescente fino alla fine. Molti gli echi ed i sapori che rimandano ad altre pellicole: Carpenter tra gli altri. Chiaro il messaggio politico. Un finale più nero lo avrebbe reso più memorabile.
Ha la sua personalità, se più stramba o convincente dipende dai gusti. La prima parte procede senza tentennamenti nel disegnare il contesto e nel presentare i personaggi. Arriva poi ad alcune scene magistrali (l'arrivo dei motociclisti e alla fattoria). Nella seconda parte vive di elementi dissonanti (classico e moderno, di denuncia sociale come di favola ancestrale) che funzionano ma che nell'epilogo potevano essere orchestrati diversamente. Ad ogni modo offre una buona coralità e, senza crisi di rigetto, può risultare anche viscerale e lasciare un certo sapore.
Gli abitanti di un minuscolo villaggio dell'entroterra brasiliano sono coinvolti in una serie di misteriosi delitti... Dopo una prima parte disseminata di cadaveri ed indizi inquietanti, uno stacco musicale dal gusto carpenteriano segna l'inizio di una caccia grossa durante la quale le prede si riveleranno meno indifese del previsto. Horror politico nella migliore tradizione del genere, anche troppo esplicito nell'indicare colpevoli e complici, ma tosto, coinvolgente, popolato dalle belle facce vissute dei paesani a cui si contrappone quella gelida e bastarda di Kier.
MEMORABILE: Meglio preoccuparsi se il posto in cui vivete sparisce dalle mappe satellitari; Il traduttore tascabile per invocare aiuto; La punizione del politico.
Un piccolo villaggio sparisce dalle mappe geografiche e avvengono strani omicidi. Si mischia il mondo rurale brasiliano alla fantascienza criminale con poi una virata finale stile western. Lo svelamento noir avviene lentamente e sembra perdere qualcosa nel climax conclusivo. La critica politica è abbastanza scontata quando si parla di entroterra povero, ma la popolazione vittima della situazione preferisce prendersi gioco dei cosiddetti "potenti" invece di vendicarsi con gli stessi mezzi. La Braga è in ruolo più simbolico mentre il villain Kier rimane invischiato nelle scelte finali.
MEMORABILE: I due motociclisti nella locanda; Il bambino ucciso; La Braga che affronta Kier; La fila di bare.
Il paese di Bacurau viene improvvisamente cancellato dalle mappe digitali, ma non è un errore tecnico bensì la volontà di qualcuno di annullare quella comunità con l'aiuto di fanatici cacciatori di uomini. Il ritratto di una civiltà povera ma unita nelle proprie tradizioni e che non si lascerà sottomettere più di tanto. La narrazione è complessa e forse un po' dilatata nella prima parte, ma pian piano prende un aspetto eclettico di generi e di livelli che i registi sanno tenere saldo in una visione corale, senza trascurare implicazioni politiche e struttura ancestrale di quel popolo.
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Lo consiglio pure iio anche se la trama potrebbe richiedere un atto di fede. Potrebbe valere dalle 2 alle 4 palle a seconda dell'empatia con i personaggi e dell'accettazione degli sviluppi della seconda parte, Comunque riempie la serata.
Lo consiglio pure iio anche se la trama potrebbe richiedere un atto di fede. Potrebbe valere dalle 2 alle 4 palle a seconda dell'empatia con i personaggi e dell'accettazione degli sviluppi della seconda parte, Comunque riempie la serata.
Assolutamente d'accordo con te, Capannelle. Specie sul fatto che la seconda parte, a seconda dei gusti, può far volare in alto o crollare il pallinaggio. Di sicuro però non lo si può accusare di noia.
DiscussioneDaniela • 11/08/20 11:49 Gran Burattinaio - 5944 interventi
Capannelle ebbe a dire:
Lo consiglio pure iio anche se la trama potrebbe richiedere un atto di fede. Potrebbe valere dalle 2 alle 4 palle a seconda dell'empatia con i personaggi e dell'accettazione degli sviluppi della seconda parte, Comunque riempie la serata.
Dipende da cosa si intende per empatia. Se ad un certo punto aver voglia di entrare nel film armati di bazooka significa provare empatia, beh... credo di averla provata ;o)