Agenzia matrimoniale A - Film (1978)

Uno dei film più sobri girato da Lelouch, che qui rinuncia ai suoi continui salti temporali e alle storie che s'incrociano per seguire da vicino i due Robert del titolo originale che s'incontrano in un'agenzia matrimoniale dove cercano, come tanti altri, se non proprio l'anima gemella almeno qualcuno con cui dividere alcuni momenti della propria vita. Nascerà un'amicizia che porterà anche ad una collaborazione professionale. Niente di eccezionale ma Lelouch ancora una volta si dimostra bravo a raccontare i sentimenti umani.

Robert e Robert sono figurine di un carillon stonato, uomini di cui la storia non si interessa e che non si interessano alla Storia. Ometti tristi, chiusi in microcosmi ovattati, in cerca d'affetto più che d'amore. Annoiati, malinconici ma incapaci di essere disperati. Nevrotici, Frustrati ma troppo rassegnati per provare a reagire. Robert il timido troverà riscatto nell'arte ma l'illusione durerà poco, un perdente è un perdente. Repentini schizzi allucinatori fanno intuire l'inespresso.

Uno dei film più simpatici di Lelouch, per una volta incentrato più sull'amicizia maschile che sui rapporti uomo/donna. I tentativi di Jean-Claude Brialy, direttore di una agenzia matrimoniale dalla parlantina sciolta, per "accoppiare" i due "Robert" del titolo originale a varie donzelle, si risolvono tutti in disastri fra il comico e il malinconico, ma il tono generale è tenero, non sarcastico, per cui si finisce per affezionarsi ai protagonisti: bravo Donner taxista ipocondriaco ed aggressivo, spassoso Villeret mammone timido ed imbranato.

Due cuori solitari cercano l'anima gemella in un'agenzia. Toni che sfiorano la commedia e che, anche nelle delusioni, restano leggeri. La coppia di complessati mammoni pecca solo per una certa ripetitività narrativa, fino ad arrivare a una discreta conclusione come tempi e per la scelta dell'amicizia. Lelouch senza grandi sforzi propone belle inquadrature nella sala da ballo e nell'evoluzione del personaggio di Villeret, bravo nelle espressioni e nell'essere comico senza finire nel patetico.