Dove è stato girato Straziami, ma di baci saziami - Film (1968)

Marino (Manfredi) per trovare Marisa (Tiffin) ha messo un annuncio sul Messaggero ed ha risposto tutto il mondo tranne la diretta interessata. L'incontro di Marino con le altre aspiranti Marisa si svolge in Piazza di Porta Capena, dove fino al 2003 era presente l'Obelisco di Axum poi restituito all'Etiopia.



Ecco due altre riprese della Piazza. Qui è visibile la Domus Severiana sul colle Palatino:



Mentre qui, sullo sfondo, il Circo Massimo:

La stazione ferroviaria dell'immaginaria località "Sacrofante Marche", nella quale vive Marisa/Tiffin, è in realtà quella di Rivisondoli-Pescocostanzo (prov. L'Aquila) sulla linea Sulmona-Carpinone-Isernia. Grazie a Roger per i fotogrammi.
La sequenza in cui Marino/Manfredi cerca di fermare Marisa, diretta a Roma, ma sbaglia treno (occhio alle montagne dietro):




Ed ecco la stazione vera e propria nelle foto di Popoaul:




Si noti la casupola C nella foto di oggi, che testimonia l'esattezza della location:




Qui sotto altri due punti utili:




Nell'immagine di GE un binario appare completamente innevato. In D viene indicato l'imbocco della galleria denominata "Macello":



Questa targa è affissa all'interno della stazione-location del film:



Il momento dell'arrivo in stazione del treno su cui viaggia Nino Manfredi. Il treno si trova sul binario principale, che fuoriesce dalla galleria, posizionata sul fondo dell'inquadratura. Ma c'è anche un secondo binario, posizionato lungo il marciapiede della stazione, che in realtà era un breve tronco di strada ferrata al quale si accedeva tramite uno scambio posizionato poco dopo l'uscita dalla galleria:




Uscito dalla stazione di Sacrofante Marche, Marino Balestrini (Manfredi) si mette alla ricerca di un "mezzo" per raggiungere il paese. Sullo sfondo, come spiega Popaul, è visibile una casa cantoniera dell'ANAS, dall'inconfondibile colore rosso:




Qui un primo piano della casa cantoniera (S.S. N. 84 - FRENTANA - Km. 2.980) dell'ANAS a giorni nostri. E' evidente lo stato di abbandono in cui versa l'edificio:

Il luogo dove avviene l'approccio di Marino con Marisa accanto al pullman, durante la proiezione dei titoli di testa è il Foro Italico sul Lungotevere Maresciallo Diaz. Grazie a Roger per il fotogramma.

L'impianto sportivo nel quale Marino si reca alla ricerca di Marisa che, a suo dire, dovrebbe lavorare "presso un'azienda di piande sportive chiamata Tony o Coni" è il Palazzetto dello Sport di Piazza Apollodoro 10 a Roma, di cui vengono ripresi solo gli interni. Grazie a Roger per coordinate precise e fotogramma.

Marino (Manfredi) prova a contattare Don Antonio da una cabina telefonica: qui si trova in Piazza G. Marconi all'EUR. Grazie a Roger per il fotogramma.

Marino (Manfredi) tenta il suicidio lanciandosi nel Tevere da ponte Cavour; verrà tratto in salvo da Mister OK tuffatosi poco prima, ma con ben altro intento. Grazie a Roger per il fotogramma.

Marisa (Tiffin) raggiunge Marino (Manfredi) che ha intenzione di fare ritorno al suo paese comunicandogli l'imminente esplosione dell'ordigno: si trovano in Piazza San Giovanni Bosco di fronte all'omonima Chiesa. Grazie a Roger per i fotogrammi.




Inquadratura su Viale San Giovanni Bosco (la linea tramviaria sulla sinistra è stata soppressa nel 1980; al suo posto ci sono marciapiedi e parcheggi auto).

La terrazza dell'alloggio di Marino (Manfredi) dove viene sperimentata l'efficacia dell'ordigno esplosivo realizzato per eliminare Umberto (Tognazzi): l'edificio si trova a Roma in via Tuscolana tra la ferrovia e l'acquedotto Felice all'altezza del civico 555 nei pressi di Porta Furba. Grazie a Roger per i footogrammi.





Mappa riepilogativa:

La casa di Umberto (Tognazzi), cioè il luogo dell'esplosione dell'ordigno, si trova in Piazza Farnese proprio sopra la Chiesa di Santa Brigida (GE 41°53'43.33"N, 12°28'15.27"E).

Questo il fotogramma (grazie Roger) della sequenza immediatamente successiva all'esplosione nella quale si vedono Marisa e Marino accorrere in tutto fretta sul luogo della disgrazia/attentato.




E questo, per l'appunto, il luogo dell'attentato:

Il bar dove si serve Umberto (Tognazzi), visibile in due scene distinte: il caffè ordinato telefonicamente tramite un linguaggio fatto di fischi (Umberto è sordomuto) e il caffè consumato in compagnia del fratello, è in Campo de' Fiori a Roma. Grazie a Matemalex per fotogramma e descrizione. Qui Umberto e lo zio frate prendono le consumazioni mimate (cappuccino + sambuca) al bar. Grazie a Roger per il fotogramma.

La villa dove Balestrini Marino (Nino Manfredi) lavorerà come cameriere è la famosa villa di Monte Mario a Roma, di cui QUI TROVATE LO SPECIALE. Qui un confronto con Mio caro assassino (1971):




Qui un altro scorcio:

La piazza dove Marino (Manfredi) cammina da solo durante la notte di capodanno è Piazza Addis Abeba a Roma:

Come suggeriva Gabriele, la bottega da barbiere, dove lavora Marino (Manfredi) è in Piazza principe di Napoli (piazza del comune) a Ronciglione (VT):

Il viale percorso da Marisa (Pamela Tiffin) e dalle sue amiche per recarsi al lavoro è la Strada Provinciale 56, alla quale si accede dalla Strada Statale 84. Il paese sullo sfondo è Rivisondoli (AQ). Il campanile che svetta in alto è quello della Chiesa San Nicola di Bari, patrono della cittadina abruzzese.

La scalinata della chiesa da cui parte la folle corsa di Marino (Manfredi) verso la stazione è quella della Basilica (o Collegiata) di Santa Maria del Colle a Pescocostanzo (AQ). Sulla lunga scalinata si affacciano due edifici religiosi: la già citata Basilica di Santa Maria del Colle (in fondo, in alto) e la Chiesa di Santa Maria del Suffragio dei Morti, il cui portone d'ingresso è situato lungo la scalinata, sulla destra.




Giunto in fondo alla scalinata, sempre inseguito da un folto gruppo di cani, Marino (Nino Manfredi) sbuca su Largo avanti la Chiesa e imbocca una stradina laterale sulla sinistra, che risulta essere Via Ottavio Colecchi:

Lo spiazzo dove si trova la bottega del padre di Marisa (Tiffin) fermamente contrario al matrimonio con Marino (Manfredi) è in via della Fonte Vecchia incrocio con via Santa Maria a Montecelio (Guidonia Montecelio, RM). Non si vede nel film alcun ingresso della bottega, ovvero il padre lavora all'aperto della bottega che non si può determinare dove sia. Grazie a Roger per fotogramma e descrizione.

L'agenzia di collocamento dove Marino (Manfredi) cerca informazioni riguardanti Marisa (Tiffin) ha doppia natura.

INGRESSO
L’ingresso si trova in Via dei Farnesi 76 a Roma:



Notare il particolare gradino dell'ingresso:




Vista sulla strada antistante:




INTERNI
Gli interni sono invece stati girati negli odierni uffici dei Carabinieri, Comando Tenenza Roma Piazza Venezia, Piazza Venezia 6 a Roma. Notare la vista su piazza Venezia e l'Altare della Patria (è da escludere una ricostruzione in studio in quanto il traffico visibile è in movimento):




A riprova si notino le ringhiere, ancora uguali ad allora:

L'agenzia "Ladies & Gentlemen" dove Marino (Manfredi) cerca informazioni riguardanti Marisa (Tiffin) è in via di Monserrato 62 a Roma. Notare il portale d'ingresso e lo sportello di servizio tra l'ingresso e la porta successiva:

La casa di Marisa (Tiffin), dove giunge Marino (Manfredi) senza però trovarla perché partita per Roma, è in una traversa di via Nuova a Montecelio (Guidonia Montecelio, RM). Riconosciamo prima il profilo montuoso all'orizzonte:




Qui la casa, con in evidenza alcuni particolari come la ringhiera del balcone, la finestra (B) e il vecchio lampione all'angolo (A), di cui sono rimasti gli attacchi e il cavo elettrico che lo alimentava:

L'ufficio del giornale dove Marino (Manfredi) consegna l'annuncio con cui spera di ritrovare Marisa (Tiffin) era realmente l'ufficio aperto al pubblico de Il Messaggero (come si legge sulle vetrate) in via del Tritone 154 a Roma. Il Messaggero ha tuttora sede nello stesso palazzo, mentre questi locali ospitano oggi un negozio. Si vedano il palazzo di fronte (A) e l'ingresso oggi (la foto senza lettere):

Il locale dove Umberto (Tognazzi) e Marisa (Tiffin) ballano in compagnia di un gruppo di sordomuti amici di Umberto è il Piper Club in via Tagliamento 9 a Roma. In una foto d'epoca si possono riconoscere l'arredamento variopinto, le balconate digradanti e pure le immagini sullo sfondo del palco:



Qualcosa si riconosce anche oggi:



Qui un'immagine dei caratteristici poster dietro al palco:

Grazie Roger, multizzata.