Buiomega71 • 3/09/16 09:58
Consigliere - 27082 interventiLe emozioni che mi ha trasmesso questo piccolo capolavoro firmato dal regista dell'
Ultimo Re di Scozia mi hanno scombussolato l'anima
Dopo un inizio idilliaco da "giovanilistico", con la bellissima cornice della campagna inglese e la bravissima Saroise Ronan afflitta da problematiche interiori su come deve comportarsi, su cosa deve evitare, su come si deve porre (sfiorano la patologia), che già si tormenta ancora prima che inizi il film
Qualcosa però incombe, lo vediamo nei telegiornali sui televisori dell'aeroporto, all'arrivo della Ronan in inghilterra da New York, c'è in atto una guerra (forse la terza guerra mondiale), Parigi è stata distrutta da ordigni atomici e l'aeroporto è presidiato costantemente da un cordone militare.
Già l'atmosfera "pandemica" mi aveva attanagliato, poi , nella casetta di campagna, il tempo sembra essersi fermato. L'antipatia e la scontrosità della ragazza verso i suoi cugini di terra d'albione è solo una maschera (lei pensa di portare sfortuna, di essere una specie di Cassandra, da quando sua madre è morta dandola alla luce). Finchè la passione (non importa se incestuosa) verso il cugino più grande le scioglie il cuore
Ma poi, arriva un rombo sinistro, il bosco si scuote, si alza un vento fortissimo, e dal cielo cade una fitta cenere che sembra quasi neve (un gran pezzo di cinema). Londra e stata colpita da alcuni ordigni atomici dai terroristi.
E dall'idillio iniziale, Macdonald, mi fà precipitare all'inferno in un nanosecondo
L'apocalisse, la fine dell'umanità, i posti idilliaci laciano presto spazio a un ecatombe senza precedenti. Il cielo si fà plumbeo, continue esplosioni da lontano, eppoi il fango, l'evacuazione, la forza bruta dei militari, lo spettrale quartiere dove vengono "deportate" la Ronan e la sua cuginetta, l'orrore...
Opera di un intensità straordinaria, immersa nella meravigliosa fotografia di Franz Lustig e ammantata da un regista che gira da dio , tra camera a mano e virtuosismi.
Macdonald sbatte in faccia gli orrori della guerra senza tanti peli sulla lingua e sa colpire duro: il ragazzino mitragliato sulla camionetta e la sua agonia sulla strada; i campi di lavoro a raccogliere frutta marcia; i resti di un aereo di linea caduto in un bosco, tra scarpette rosse di bimba, bagagli sparsi ovunque e corpi sugli alberi; la violenza sulle donne (la scena degli stupri di massa notturni, spiati dalla Ronan tra le frasche del bosco, e l'agonia della ragazza massacrata dai mercenenari che le chiede aiuto, e quasi insostenibile), il libero sfogo della bestialità umana (sempre nel bosco, la Ronan, si deve difendere da due uomini che avrebbero stuprato lei e la bambina); le carcasse di auto sulla strada; gli animali morti in una natura devastata; la dolorosa sequenza del riconoscimento dei cadaveri, ammassati in un cortile e chiusi in sacchi di plastica di un centro d'accoglienza spettrale, divorati dalle volpi; la piccola con i piedi insanguinati e martoriati a furia di camminare, tutto intorno e morte e distruzione e il film, man mano che prosegue, era come una mano gelida che si appoggiava sulla mia spalla.
Il bosco che fà da suggestiva cornice alla Ronan, come se fosse un Alice nel paese degli orrori, i suoi incubi che sfiorano spesso l'horror (il corpo del cugino sotto terra che chiede aiuto mentre uno scarafaggio le passa sul volto) o surreali (la Ronan nuda che corre "franchianamente" tra i boschi in cerca del cugino), il falco-guida (Macdonald non disdegna lievi tocchi fiabeschi in un contesto terribile). Eppoi quel finale speranzoso, che tocca il cuore e l'anima.
Grandissimo cinema, che immerge in un tripudio di sensazioni e emozioni, momenti di assoluta bellezza visiva, tocchi registici mozzafiato (la fuga della Ronan e della bambina dalla casa di accoglienza, mentre infuriano le esplosioni, e loro riprese da Macdonald in campo lungo che fuggono nella notte abbagliata dai fuochi di guerra) e una paura costante che quello che succedeva sullo schermo , potrebbe succedere nella realtà (i terroristi, gli attentati, una possibile terza guerra mondiale, ahimè, sono all'ordine del giorno)
Uno dei più bei film visti quest'anno (colpevolmente nemmeno passato nei nostri cinema) e possibile candidato all'annuale palma d'oro buiesca.
Buiomega71
Modo
Puppigallo, Capannelle
Daniela, Galbo