Apoffaldin • 24/07/24 10:38
Pulizia ai piani - 273 interventi SALTA LA PRIMA MA SOLO DI UN GIORNO
La
prima mondiale del film che avrebbe dovuto svolgersi al
cinema San Marco di Venezia la sera del
1 marzo 1963 saltò in seguito a due istanze di sequestro presentate al pretore della città dagli avvocati di
Italo Vianini (ex console generale della milizia fascista) e
Edda Ciano (moglie di Galeazzo e figlia di Benito Mussolini).
Il primo chiedeva lo stralcio di alcune scene del film, soprattutto quella in cui lui stesso respinge la domanda di grazia per i condannati a morte del processo. Il regista
Carlo Lizzani e lo sceneggiatore
Ugo Pirro obiettarono che la scena era stata scritta basandosi sul testo di un memoriale dello stesso Vianini.
Edda Ciano, oltre a contestare il modo in cui venivano presentati nel film lei, Galeazzo Ciano e Benito Mussolini, accusava di
falsità storica tre
scene. Nella prima viene mostrata una manifestazione al grido di "a morte Ciano!" che non ci sarebbe mai stata perché gli occupanti nazisti non l'avrebbero permessa.
La seconda presenta Farinacci che depone in aula mentre lo fece soltanto in fase istruttoria.
La terza è quella che la vede entrare (interpretata da Silvana Mangano) nell'aula del processo e lei disse di non averlo mai fatto.
Dino De Laurentiis si disse sorpreso dalla richiesta di sequestro avanzata da Edda Ciano anche perché lei aveva già avuto modo di vedere privatamente il film "senza avere niente da ridire".
Gli avvocati del produttore provarono a chiedere il blocco del sequestro ma, essendo impossibilitati a far arrivare la pellicola in città in tempo per consentire al pretore una preventiva visione privata, rinunciarono.
FONTI:
B.R., Vietata a Venezia la proiezione del film "
Il processo di Verona", in
Corriere della sera,
2 marzo 1963,
pag.9.
Il ricorso di Edda Ciano contro il film di Lizzani. Ibidem.
La prima fu rimandata soltanto di un giorno perché gli avvocati di De Laurentiis e del distributore contattarono subito il pretore di Mestre che gli assicurò che il sequestro era valido soltanto per Venezia e lui era favorevole alla proiezione del film. Perciò già la mattina del
2 marzo il film fu mostrato alla stampa al
cinema Corso di Mestre e nel pomeriggio iniziò la sua normale programmazione per il pubblico.
FONTE:
I legali di Edda Ciano colti alla sprovvista, in
Corriere della sera,
3 marzo 1963,
pag.9.
Il 6 aprile 1963
la richiesta di sequestro di Edda Ciano fu
definitivamente respinta dal pretore capo Lignola per una questione procedurale e per "inattività della parte ricorrente".
FONTE:
Respinta la richiesta Edda Ciano per il sequestro del "Processo di Verona", in
La stampa,
7 aprile 1963,
pag.11.
Quest'ultima fonte è consultabile
qui.
Silvia75
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