The hand of pleasure - Film (1971)

Softcore ambientato a Londra che vede uno scienziato pazzo compiere esperimenti a sfondo sessuale su varie cavie; una scusa per mostrare scene di sesso simulato (male) una dietro l'altra per una durata di poco più di un'ora che sembra interminabile. Valori produttivi da grindhouse di periferia e cast con qualche faccia già vista nell'ambito pornografico per un lavoro che si perde tra le migliaia di titoli analoghi sfornati nel periodo sexploitation, all'insegna del "vorrei ma non posso" a fornire un'inutile alternativa al cinema hardcore ormai alle porte.

Uno dei più ridicoli mad doctor mai visti sullo schermo utilizza un gruppetto di ragazze da lui trasformate in automi per rapire agenti segreti e ucciderli con torture a sfondo sessuale dopo avere ottenuto da loro preziose informazioni. Detto così, sembrerebbe che questo reperto proveniente dal fondo del barile della sexploitation più sgangherata disponga di una quasi trama, ma in realtà è solo un'ininterrotta maratona di scene erotiche con qualche sequenza di raccordo. Lo "specialista" Zoltan G. Spencer si spinge ai confini dell'hard ma non vuole, o non può ancora, andare oltre.