Puzzle - Film (2018)

Tranquilla casalinga della provincia americana scopre casualmente un talento per i puzzle. Simpatica e originale commedia, racconta la storia di un personaggio anonimo che intraprende un percorso di valorizzazione che lo porterà ad una consapevolezza di se stessa, che coincide con l’affrancamento dalla famiglia. Grazie ad un’ottima Kelly McDonald il personaggio acquista grande spessore e credibilità anche per merito di una buona sceneggiatura. Decisivo l’apporto del bravo e compianto Irrfan Khan. Un buon film.

Madre amorevole di due figli ormai adolescenti e moglie devota di brav'uomo che la considera poco più che un elettrodomestico, la protagonista è una casalinga fragile e sottomessa ad un passo dalla depressione. La scoperta di avere un talento inaspettato la porterà ad aprirsi verso l'esterno e rivedere i suoi rapporti con gli altri... Incentrato su una metafora palese come quella di un puzzle da ricomporre, un film sull'importanza della consapevolezza di sé che evita scene madri ed effetti facili per adottare un registro sommesso e realistico. Convincenti le prove attoriali. 

La scoperta di un talento non prima conosciuto, porta la protagonista di questa commedia a iniziare un percorso di autoconsapevolezza e dignità, rispetto alla modestia di una vita routinaria in seno a una famiglia standard e banale nelle sue aspirazioni. Un argomento e uno svolgimento abbastanza tradizionale, con relative complicazioni sentimentali, condotto però con garbo e aderenza alle sfumature psicologiche indotte dal doppio vincolo che assedia Agnes, interpretata in maniera molto sensibile dalla MacDonald, in compagnia di un cast appropriato. Non esaltante ma sincero.