Murk - Film (2005)

Vanta un approccio diverso dal solito nell’affrontare un argomento delicato come la morte. Riversa in essa la solitudine, l’handicap fisico e la drammaticità del suicidio, dimostrando di avere tra le mani un soggetto dal grande potenziale. Imperfetto, invece, nella scelta di alcuni snodi narrativi che appaiono un po’ forzati, al netto delle concessioni cinematografiche. Ciò nonostante, ha un effetto magnetico e catalizza le attenzioni per quasi l’intera durata, lasciando addosso un senso di vuoto e disperazione nel momento in cui pretende di dare una spiegazione a quanto visto.

Quando la sorella si suicida la prima notte di nozze, il giornalista Jacob inizia a sospettare del marito di lei e si troverà di fronte a una realtà assolutamente imprevedibile e drammatica. Oltre all'aspetto thriller, questo lavoro di Johansen mette in campo temi inusuali e forti: l'handicap psicofisico, le tendenze suicide e la contorsione psicologica di un personaggio che si crede l'angelo della morte. Si apprezza l'originalità delle connessioni, sorvolando però sulle tante forzature e coincidenze improbabili che contribuiscono all'eccessiva durata. Ha comunque una sua forza.

Una giovane donna invalida si suicida il giorno delle nozze con un uomo conosciuto attraverso internet. Pochi mesi dopo, lo stesso uomo sta per risposarsi con un'altra ragazza, anc'essa rimasta menomata in un incidente stradale... Thriller danese la cui trama si intreccia con riflessioni sulle pulsioni di morte, l'incapacità di reagire ad una grave disgrazia, i sensi di colpa dei sopravvissuti. Bravi gli attori, soprattutto  Bro che riesce ad inquietare con una sua paciosa opacità, suggestiva l'ambientazione, buon film nonostante l'inconguenza del comportamento del protagonista.