Il sesso e Mrs. X - Film (2000)

Stanca ma non così delusa dalla propria vita privata, la giornalista Joanna Scott (Hamilton) scopre che per il marito (Bick) non è lo stesso: a un party, presenti entrambi, si convince che l’uomo, avvocato, si sia trovato l’amante, una bella collega dello studio (Bregman). Trovatisi a casa faccia a faccia la sera lui non nega: il nostro matrimonio è una noia, tu sei sempre la stessa da anni, il rapporto non va, prendiamoci una pausa. Joanna resta di sasso e poco dopo decide di accettare l’incarico del suo editore (MacNeill), che invano le aveva chiesto di andare a Parigi per scrivere un pezzo sulla misteriosa Madame Simone (Bisset), sorta di “ruffiana”...Leggi tutto che piazza le sue escort di lusso con ricchi danarosi spesso disposti a sposarle. Joanna non ha più niente da perdere e, giunta depressa nella Ville Lumière, cambia totalmente atteggiamento quando la donna la invita alle feste e le fa conoscere persone assai interessanti, come il fotografo Francesco (Seganti). Ampierà i suoi orizzonti…

Tratto da una storia vera (per quanto romanzata), il film di Arthur Allan Seidelman batte su tasti consunti ma si avvale di una sceneggiatura in grado di renderlo piacevole, grazie anche a una regia scorrevole. La storia poggia molto sulla genuinità di una Linda Hamilton quarantatreenne che non sarà certo una vamp ma mostra di poter ben incarnare con convinzione la donna che passa da una condizione di frustrazione a quella di chi comincia a diventare consapevole dei proprio mezzi di seduzione. La aiuta una Jacqueline Bisset che conserva tutto lo charme regalatole da una classe superiore, perfetta nelle movenze e negli sguardi di chi sa come attrarre l’attenzione di ogni uomo. Scarso lo spazio lasciato alle ragazze che lavorano con lei perché tutto ruota intorno a Joanna, al suo nuovo approccio con un mondo che non conosce ma inizia ad amare fin quasi da subito. Aveva assoluto bisogno di ritrovare se stessa e la fiducia nei propri mezzi, e non solo quelli legati a una professionalità nel suo mestiere che nessuno le ha mai negato.

Ottimo, soprattutto per la sua funzione ironica nello script, anche Peter MacNeill nel ruolo dell’editore amico e confidente, capace di variare registro all’occorrenza e ideale per sdrammatizzare senza scadere nella facile comicità. Sintomo di uno script studiato correttamente, non certo virtuosistico né originale ma che gioca discretamente le sue carte e bene lavora sul personaggio della Hamilton (quello della Bisset sembra già talmente nelle corde dell’attrice che non ce n’era bisogno). Giornalista esemplare, si scopre timida e goffa nell’approccio al sesso: per lei Simone conia il nome “d’arte” di Mademoiselle X, ma a poco servirà, dal momento che c’è già chi è pronto a cadere nella sua rete prima del tempo, mentre la colonna sonora di Joseph Conlan puntella con note da film rosa gli incontri chiave. Finale chiamato a dare soddisfazione. Lo farà.

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