Il mio incubo viene dal passato - Film (2018)

Il punto è sempre cosa ci si aspetta, da film simili: thriller televisivi che nascono castrati nelle ambizioni, limitati da una parte tecnica dai mezzi modesti e che investono solitamente quasi tutto nel cast, puntando a rendere in qualche modo credibili i personaggi e di conseguenza la storia. Consci dei limiti c'è da capire poi quanto, pur dovendo sottostare a schemi precisi, i film sappiano intrattenere il pubblico cui si rivolgono. In questo caso si può dire ci riescano discretamente, perché la storia scorre, le interpretazioni sono sommariamente convincenti e - soprattutto - si vuol capire come il caso si risolverà. E non è così facile prevederlo:...Leggi tutto in più scene le opzioni possibili sono diverse e questo regala almeno un po' di imprevedibilità al lavoro di John Murlowski.

NIGHTMARE BEST FRIEND già svela molto nel titolo (originale o italiano, il concetto cambia poco): Gina (Moore), la migliore amica di Katy (Luke) ai tempi del liceo, le si presenta alla porta con un sorriso grande così, pronta a riabbracciare chi non vedeva da lungo tempo. Katy è sorpresa ma non può che lasciarsi travolgere dalla vitalità di Gina, la quale nel giro di pochi minuti le fa salutare marito (Collins) e figli piccoli per portarsela a fare un viaggio in auto per riscoprire i luoghi dei vecchi tempi. Ricordi che fluiscono incessantemente, la scuola, il campetto da basket... poi la confessione: Gina ha bisogno dell'aiuto di Katy perché il suo ragazzo, Ray (Howell), s'è cacciato in un pasticcio. La sera prima si è introdotto col fratello Tommy (Street) proprio nella sede dell'azienda per cui lavora Katy e, sorpresi, hanno ucciso un guardiano perdendo lì la pistola con relative impronte. Tocca recuperarla e dovrà farlo Katy, eludendo la sorveglianza della polizia. E se non lo farà... beh, ci andrà di mezzo la sua famiglia felice, come prevedibile. Perché Tommy, mentre lei, Gina e Ray se ne stanno lontani a studiare il piano per recuperare l'arma, se ne va a casa di Katy e, pistola in mano, minaccia tutti stabilendo un contatto video col fratello per spaventare la povera Katy il più possibile. Impossibile per la poveretta proseguire a evitare il ricatto.

Così il "gioco" prosegue, col cattivo di turno che tiranneggia Katy e Gina, quest'ultima succube del fascino di Ray nonostante questi dimostri in ogni frangente di essere viscido, spregevole, falso, violento e altri aggettivi "squalificativi" che ben si addicono alla sua faccia pulita da falso bravo ragazzo. Lo sguardo parla da solo e le sue continue minacce (mai urlate, a dire il vero) indispongono: ti vien voglia di prenderlo a sberle! Condotto quindi parallelamente con i due fratelli a sovrintendere ognuno al proprio segmento, il film procede spedito riuscendo persino ad azzeccare un paio di scene ricche di suspense (la solita notte da passare sorvegliati, il lungo finale con fin troppi ribaltamenti di situazione...).

Se Katy è candida, immacolata madre di famiglia di specchiata onestà, Gina ha cambiato mille lavori e ora si trova a far coppia con l'uomo sbagliato: combattuta perché non sopporta di vedere l'amica disperata, è il personaggio più sfaccettato e interessante, molto più di Katy e della sua famiglia americana standard (marito inespressivo, figlio maschio e figlia femmina) tenuta sotto tiro. L'ultima parte è la più tesa e conferma la dignitosa resa del film, dominato dalla cinica ferocia di Ray e dalla trattenuta arrendevolezza di Katy (brava Rosslyn Luke a dare personalità a un personaggio tanto stereotipato), con Gina che non sa mai bene da che parte stare... Intrattenimento facile ma a suo modo efficace, con buona azione e una regia agile.

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