Finché dura la tempesta - Film (1963)

Piccolo gioiello, a cominciare dai tre protagonisti: Palmer/Ferzetti/Mason. La bellezza naturale di Lilli Palmer sconvolge e la sua grazia naturale inarrivabile. Presenti anche caratteristi straordinari come Vargas, Arena e De Carmine, bravissimi. Grandi nomi del passato come Andrea Checchi, Valeria Fabrizi, Alberto Lupo e Gabriele Tinti indimenticabili e una piccola particina per il grande Paul Muller non può mancare. Una carellata di grandi star sullo sfondo della II° Guerra Mondiale, dove purtroppo vince l'obbligo militare sui rapporti umani.

Nel 1941 un sommergibile italiano tenta di passare lo stretto di Gibilterra per raggiungere l'Atlantico ma, colpito da un incrociatore inglese, è costretto a riparare nel porto neutrale di Tangeri, dove i due comandanti avranno modi di conoscersi... Coproduzione anglo-italiana ispirata liberamente ad un evento bellico, apprezzabile per l'esaltazione dello spirito di fratellanza e reciproco rispetto in grado di emergere anche nelle peggiori circostanze, ma anche molto convenzionale sia nelle sequenze d'azione che nella sotto-trama amorosa. Onesta la regia, corrette le interpretazioni.

I titoli di testa attribuiscono l'organizzazione e la regia a Bruno Vailati per specificare subito dopo che si tratta di un film di Charles Frend. Al di là delle alchimie delle cooproduzioni, è indubbio che il film fa ben intravedere quella passione per il mare che caratterizzerà gran parte dei lavori successivi di Vailati. Datato nel messaggio pacifista e banale nella sottotrama spionistico-sentimentale, il film trova i suoi momenti migliori nelle scene belliche a bordo del sommergibile e in mare aperto. Ottima la prova degli attori, da Ferzetti alla dolce e intensa Lilli Palmer.