La mano strisciante - Film (1963)

Di una noia mortale; perfino se confrontato con i fantahorror di quegli anni, che nella maggior parte dei casi non brillavano certo per spigliatezza. Qui abbiamo a che fare con una regia debolissima associata a una sceneggiatura persino peggiore, in cui l'avambraccio di un astronauta fattosi misteriosamente esplodere durante il viaggio di ritorno dalla Luna viene ritrovato su una spiaggia e portato a casa da uno studente. Rianimatasi improvvisamente, la mano del titolo prende a spostarsi per conto proprio e a strozzare chi le capita a tiro (si noti che quando la si vede muoversi decentemente è perché l'avambraccio finisce fuori campo ed è quindi attaccato al resto del corpo, facilitando il tutto)....Leggi tutto La prima vittima è la proprietaria della stanza in cui vive lo studente, il quale a sua volta viene attaccato dall'arto killer e trasformato in una sorta di zombi, riconoscibile dagli stessi occhi cerchiati pesantemente di nero che mostrava sul monitor l'astronauta impazzito visto in apertura. Questi tra l'altro aveva chiesto di farsi saltare in aria dalla base proprio perché da solo non poteva riuscire a schiacciare il pulsante dell'autodistruzione, dal momento che il braccio non lo controllava più! Ad indagare sulla morte della donna, oltre allo sceriffo locale che ovviamente salta subito a conclusioni sballate, arrivano in California i due responsabili della missione spaziale fallita, richiamati lì dalle impronte digitali trovate in casa della vittima e che corrispondono a quelle dell'astronauta scomparso. Dialoghi portati avanti fino al limite con divagazioni parafilosofiche non richieste, tensione ai minimi termini, una mano assassina che non può spaventare nessuno e che di tanto in tanto fa capolino da dietro una porta o sul pavimento, un accenno di love story tra lo studente burbero e la coetanea svedese che invidiata dalle sue amiche è riuscita a sedurlo, un finale veramente improponibile e un epilogo coraggioso in cui si vorrebbero aprire le porte a un sequel. Difficile trovare un motivo d'interesse nel film, in cui anche la recitazione è sotto i livelli di guardia e conduce da subito la storia, già prolissa di per sé, verso lidi autenticamente trash. Ma chi ha voglia di sorridere di fronte a tanta sterile pochezza, a sviluppi talmente banali e a personaggi così insulsi? Un'ora e mezza che sembrano due, riempite di scene superflue rese insopportabili da una regia svogliata. Da dimenticare.

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