Buiomega71 • 27/05/22 10:26
Consigliere - 27109 interventiTensione palpabile, agorafobia (la patalogia di cui soffre la protagonista, un incisiva e tormentata Beth Riesgraf) e claustofobia (praticamente tutto il film si svolge all'interno dell'enorme magione coloniale tipica del sud degli Stati Uniti) in questo emozionale thriller che va subito al sodo, diretto, senza tanti orpelli.
La lista di Schindler comprende: malati terminali, home invasion, abusi d'infanzia, follie uterine, stanze segrete (di bimba) monitorate e supportate da specchi infrangibili, mancate roulette russe, rotule fuori posto dolorosamente "aggiustate", case "cubo", marchingegni con trabocchetti (il Darabont di
Strategia di una vendetta insegna), scantinati con cappi e cadaveri nel freezer e la sorpresa giustizialista, che si nasconde tra le mura della villa sperduta nel parco, che fa venire in mente un'altro film (con tematica simile-eliminare il marcio della società- ma dalla concezione completamente differente) che non si può citare per non far dannato spoiler.
Almeno un momento notevole (Anna, agorafobica, che viene trascinata, a forza, fuori nell'uscio di casa, e viene presa da una violenta crisi con minzione conseguente) in quello che è un feroce gioco al gatto col topo, tra pappagallini maciullati a martellate, fermagli per capelli piantati nel collo, violente martellate sulla capoccia, dita spezzate (a chi parla troppo) e un suggestivo finale goticheggiante tra le fiamme.
Tre manigoldi, un imberbe giovanotto che non sa tenere la bocca chiusa, un'avvocatessa impicciona e una psicotica padrona di casa che ha appena perso il fratello per un male incurabile (assistendolo fino alla morte) e vive nel torbido ricordo di un padre violento, molesto e pedofilo, non potendo affatto uscire di casa.
Mi sfugge il personaggio che IMDB segnala come James Spencer (attore un certo Tommy Sklavos), visto che i personaggi sono solamente sette: Anna, i tre balordi, Dan, l'avvocatessa e il fratello che stà per morire), e non dovrebbe essere nemmeno il padre in fotografia, visto che di cognome fa Rook e non Spencer.
Un pò improbabile, forse, tutto l'ambaradan simil
Saw a disposizione di Anna, ma se si sta al gioco crudele che Schindler (e i due sceneggiatori) organizza (c'è un perchè di ciò comunque) ci si può sollazzare tra fughe, trappole e parentesi non poco crudeli.
In fondo, con variazioni,
Man in the dark le deve non poco.
Da noi ancora, misteriosamente, rimasto inedito (con tutta la paccottiglia che viene editata da noi, un piccolo posticino per questo gradevole home invasion non sarebbe chiedere troppo). Io ho il dvd francese della Metropolitan, con audio inglese e francese e sub
français.
Nei titoli di testa (e di coda, in inglese, quindi originali) il titolo è
Intruders e non
Shut in. Ma è pur vero che il primo titolo del film era, appunto,
Shut in, poi cambiato in
Intruders per non confonderlo con il coevo, e poverissimo, thrillerino con Naomi Watts.
Buiomega71
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