Buiomega71 • 17/11/14 17:46
Consigliere - 27118 interventiFerino, notturno e femmineo "survivor movie" al sapore di donna, reazioni femminili spietate e body count (dei teppistelli) come nei migliori slasher
Inizio con i titoli di testa su disegni infantili (come in
Grano Rosso Sangue) sulla nenia infantile composta da Paul Heslinger, poi una meravigliosa soggettiva sul viale borghese con le case addobbate da luci natalizie
Un marito yuppie violento, due figli, per Della (un intensa Kim Basinger) la vita familiare và stretta
Scende la sera, Della si reca con il suo suv a fare gli ultimi acquisti natalizi (è la vigilia di natale)
Tribola per trovare un parcheggio (nonostante sia quasi l'ora di chiusura, il mall pare ancora affollatissimo)
Bighellona per i reparti del centro commerciale, un auto parcheggiata alla porca malora le fà venire l'idea balzana di lasciarle un biglietto poco carino sul lunotto
L'auto appartiene a quattro balordi (capitanati dall'ex bambino prodigio Lukas Haas) senza arte nè parte
Cominciano le offese machistiche verso la donna, una guardia della security ci lascia il cervello sull'asfalto
La fuga disperata verso un cantiere edile sotto la pioggia, l'impatto del suv su di una trave (stile
Final Destination 2), la cassetta degli attrezzi (l'omaggio a
Lo Squartatore di Los Angeles era voluto?, Mi piace pernsare di sì), unica fonte di sopravvivenza per Della, comincia la caccia e la nuit de massacre
La Montford (ma che dio benedica stà donna combattiva e coi cocones) non lesina su prelibatezze splatter (orchestrate da sua maestà Todd Masters), tra teste perforate da pallottole che manco gli zombi movie romeriani, chiavi a croce piantate nel naso che spaccano e diveltano grugni, cacciaviti che trafiggono nuche e escono dalla bocca, colli spezzati.
La fuga boschiva (e disperata) della Basinger assume i tratti di una favola nera (il bosco di notte, il ruscello, i fasci di luce delle torce) che mi faceva venire in mente la fuga di Amy Steel in
L'assassino ti siede accanto, fino a che rimane l'ultimo dei teppisti (il capo gang) e che ora serve la determinazione femminile della seduzione per arrivare a sterminarli tutti di botto
Mi pareva quasi un remake di
Un Violento Weekend di Terrore (se ci penso su ha diverse analogie). La Basinger risoluta e cazzuta che stermina la ghenga di delinquentelli (non per nulla uno di loro esclama:"
Quella donna è un demone") come lo era Brenda Vaccaro (qui, però, la Basinger non viene violentata), Lukas Haas pare il figlio di Don Stroud di fruetiana memoria (e guarda caso c'è un filo rosso che lega lui alla sua preda), e nel finale, come appunto
Death Weekend, rimangono la preda e il solo capo della ghenga, a tu per tu nello scontro finale. E il tutto (come nel film di Fruet) nasce per una questione "automobilistica" (l'infrazione all'incrocio per Fruet, il biglietto per il parcheggio abusivo per la Montford)
Bellissimo, poi, il pre finale con il ritorno a casa della Basinger (che pareva uscita dal set di
Platoon), con geniale e inaspettata chiusa finale (prima dei titoli di coda) nei confronti del marito
Ho goduto come un riccio vedendo questo bistrattato (dai più) e ingiustamente maltacciato gioiellino , trovando nella Montford una degna erede di quelle regine del b-movie che hanno fatto grande il cinema di genere femminile
Come produttore esecutivo figura, nientemeno, Guillermo Del Toro
Per il sottoscritto una piacevole sorpresa
Buiomega71
John, Rambo90
124c, Herrkinski
Capannelle, Nando, Lucius