Schramm • 31/10/21 17:53
Scrivano - 7818 interventi Anthonyvm ebbe a dire:Schramm ebbe a dire:Herrkinski ebbe a dire:Merita! Direi allineabile con i più disagianti lavori sui serial-killer di stampo europeo, da Lucker o Angst a Mosquito der Schander e affini fino al recente Il mostro di St. Pauli...
a me invece non ha fatto impazzire, anzi sono rimasto cocentemente deluso dopo avergli dato la caccia per oltre 20 anni. angst lucker e mosquito mi sembrano lontani continenti, per atmosfere, stile (a tratti quasi televisivo) e contenuti. forse per certi versi si può riscontrare un grado di separazione con schramm (ovviamente anch'esso differentissimo: mi riferisco alla struttura a mosaico che incastra interrogatorio, linearità degli eventi e viale delle rimembranze)
mentre concordo appieno su st.pauli, me l'ha ricordato tantissimo da cima a fondo: più o meno stessa crudezza, stesso squallore esistenziale e urbano, stessa miseria umana dei personaggi.
L'unica nota davvero stonante che mi ricordo è il poco credibile scambio di battute durante l'interrogatorio, che m'ha strappato qualche risolino certamente non preventivato dall'autrice. Pur non ritenendolo disturbante quanto un Angst, Mosquito o Il mostro di St. Pauli l'ho trovato insalubremente riuscito. Discorsino a parte per Lucker da parte mia, la cui sciattissima fattura home-made mi distraeva troppo dal lordume del resto: l'inglese lo surclassa in tecnica (ovviamente) così come in impatto, anche senza scendere nell'esplicito del belga.
si l'interrogatorio smoscia davvero tutto, specie per l'overacting sempre più over del commissario.
disturbante quel ciuffo di peli lo è, e la nota interessante è che inizia a diventarlo proprio quando più ti stai rassegnando a morire ammazzato di sbadigli, però quanto a cifra stilistica e carica emotiva non regge il velo nuziale a tutti i titoli chiamati in causa, nemmeno al
st.pauli che pure sembra suo fratello maggiore e che comunque vanta più spessore sia in termini di restituzione del degrado, boostato come mai in nessun film di questo genere, che per traverse risonanze metastoriche.
quanto a
schramm, farei oltretutto notare che curiosamente anche in esso nei momenti di paramnesia infantile, c'era un granchio protagonista. sarà un caso?!
d'accordissimo su
lucker, che a me è sempre parso il fratello scemo di
maniac via nekromantik,(è pur vero che la mia vhs era, temo, assai cut) e che se fossi la louise mi un po' ci rimarrei male nel vederlo usato come pietra di paragone :D
poco chiaro infine perché in un momento in cui stava prendendo corpo il serialkiller-biopic la louise abbia optato per non esplicitare dichiaratamente di chi/cosa si parla (a ciò ci arriva solo il truecrime-addicted più scafato), cambiando nomi e luoghi.
incomprensibile e anche rasente il ridicolissimo infine, la dedica finale "a tutti coloro troppo sensibili per questo mondo". mac
chiosa??
resta comunque un peccato che la regista si sia fermata qui. le carte in mano per chiudere alla grande partite future non le mancavano.
Ultima modifica: 31/10/21 18:12 da
Schramm
Herrkinski, Anthonyvm
Schramm