Spectacular Spider-man - Serie animata (2008)

Spectacular Spider-man (serie animata)
Locandina Spectacular Spider-man - Serie animata (2008)
Media utenti
Durata: 26 episodi
Titolo originale: The Spectacular Spider-man
Anno: 2008
Genere: animazione (colore)
Regia: Vari

Cast completo di Spectacular Spider-man

Cast: (animazione)
Note: Le avventure di Peter Parker al liceo.

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Tutti i commenti e le recensioni di Spectacular Spider-man

TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/07/09 DAL BENEMERITO 124C
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124c 2/07/09 13:05 - 2991 commenti

I gusti di 124c

Inizialmente, nei fumetti anni 60, Peter Parker/l'Uomo Ragno era un liceale nerd deriso dai compagni di scuola. Da quest'idea nasce la nuova serie animata dell'Uomo Ragno, chiamato qui, come nei film, Spider-man. Si abbandona (per sempre?) lo stile d'animazione alla John Romita Senior (il secondo disegnatore dell'Uomo Ragno) per sposare uno stile più giovane e più manga. Ma il risultato è veramente spettacolare: solo nel 1967 il ragno aveva osato presentarsi leggermente diverso dai fumetti.
MEMORABILE: Peter Parker disegnata alla Kim Possible, con il neo vicino all'occhio sinistro e il debutto di Gwen Stacy in un cartoon come co-protagonista.

Ciavazzaro 31/08/09 12:17 - 4764 commenti

I gusti di Ciavazzaro

Orribile. Grafica moderna a mio avviso davvero penosa, neanche comparabile con le serie anni '60 e '90. Sembra quasi una parodia del vero Spiderman, difficile vedere gli episodi nella loro interezza. Piuttosto scadente il doppiaggio italiano. Pessimo.

Darkknight 22/01/10 10:11 - 360 commenti

I gusti di Darkknight

Lo Story editor è Greg Weisman, creatore della migliore serie Disney di sempre (Gargoyles, naturalmente) e questo di per sè garantisce trame ben congegnate. Peccato che ci si rifaccia più ai film e alla collana "parallela" Ultimate Spider-Man che al fumetto originale. E lo stile di disegno è inadeguato. Infinitamente meglio la serie degli anni '90.

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  • Discussione 124c • 12/02/10 18:08
    Contatti col mondo - 5193 interventi
    Darkknight, credo che per molti, in Italia, la serie animata più amata dell'Uomo Ragno rimane la prima degli anni'60, perchè ricca di episodi brevi. Comunque, io sono di bocca buona, se c'è un cartone dell'Uomo Ragno lo vedo volentieri. Dimmi a te piacevano le ministorie degli anni'60, che vedevano l'Uomo Ragno combattere vari super-criminali, dove era il giornalista Jameson che rubava la scena a tutti?
  • Discussione Darkknight • 13/02/10 10:29
    Magazziniere - 155 interventi
    Altroché, me li guardavo sul seggiolone mentre mia mamma mi imboccava!
    Le animazioni erano preistoriche, ma lo stile di disegno era assai fedele alla pagina disegnata, ed il ritmo non è malaccio neppure per gli standard odierni.
    Tuttavia, ammetterai anche tu che i fumetti di supereroi hanno gran parte sel loro fascino proprio nella continuity, cioè in quella serie di eventi che creano un filo cronologico tra gli episodi al di là delle singole avventure. Ecco perché preferisco la serie anni '90: ricrea tutta la saga dell'arrampicamuri apportando alcune modifiche qua e là. Per chi conosce il fumetto è uno spasso cogliere analogie e differenze, per i neofiti è il modo migliore per avvicinarvisi.
    La stessa cosa che sta facendo dal 2001 la nuova collana a umetti Ultimate Spider-Man, che ha superato, in vendite e gradimento, pure la collana storica. L'hai mai letta?
  • Discussione 124c • 13/02/10 12:25
    Contatti col mondo - 5193 interventi
    Darkknight ebbe a dire:
    Altroché, me li guardavo sul seggiolone mentre mia mamma mi imboccava!
    Le animazioni erano preistoriche, ma lo stile di disegno era assai fedele alla pagina disegnata, ed il ritmo non è malaccio neppure per gli standard odierni.
    Tuttavia, ammetterai anche tu che i fumetti di supereroi hanno gran parte sel loro fascino proprio nella continuity, cioè in quella serie di eventi che creano un filo cronologico tra gli episodi al di là delle singole avventure. Ecco perché preferisco la serie anni '90: ricrea tutta la saga dell'arrampicamuri apportando alcune modifiche qua e là. Per chi conosce il fumetto è uno spasso cogliere analogie e differenze, per i neofiti è il modo migliore per avvicinarvisi.
    La stessa cosa che sta facendo dal 2001 la nuova collana a umetti Ultimate Spider-Man, che ha superato, in vendite e gradimento, pure la collana storica. L'hai mai letta?


    Si, l'ho letta, almeno è scritta da un solo autore, anche se Brian Micheal Bendis non è che mi faccia impazzire perchè tratta l'Uomo Ragno come se fosse un telefilm alla "Smallville". Comunque, "Spectacular Spider-man", parlo di questa serie animata, ha sì delle infarinature di USM, ma inserisce anche molti aspetti della serie storica "Amazing Spider-man" che gradisco molto.
    Noi siamo abituati alla continuity, ma certi spettatori occasionali no, per questo, al massimo si sono fermati al ragno animato degli anni'90. La serie anni'60, poi, aveva una spinta grandissima grazie alla sua comparsa in una trasmissione antologica Rai sui fumetti degli anni'70 chiamata "Supergulp" (un privilegio che le restanti serie non hanno mai avuto). E noi italiani, quando diciamo prima serie, intendiamo solo i 38 episodi brevi della prima stagione, quelli meglio animati dove il ragno combatte i suoi nemici. C'è chi apprezza, poi "L'Uomo Ragno e i suoi fantastici amici" del 1981/1984, dove l'Uomo Ragno fa coppia con due X-men, l'Uomo Ghiaccio e Stella di Fuoco, una serie che non ha riscontro nei fumetti, a parte brevi e dimenticabili citazioni. Non ne vado matto, però è carina e capisco chi veramente l'apprezza, visto i vari supereoi che vi compaiono. Certo, però, cattivi come Goblin e il dr.Octopus funzionano meglio se l'Uomo Ragno è solo, perchè possono ricattarlo meglio.
    La serie anni'90 è bellissima, ma è troppo Kingpin-dipendente. Inoltre, la seconda stagione del Ragno-Uomo è una boiata pazzesca, perchè si vuole spacciare Peter Parker per una sorta di mutante. E' vero che esistono fumetti degli anni'70 dove l'Uomo Ragno ha sei braccia, ma addirittura che diventa un mostro no di certo! Venom doveva essere una delle star, invece è comparso poco, Hobgoblin doveva essere l'unico folletto della serie, ma sono apparsi anche Goblin 1 & 2 (gli Osborn) e lui è stato mollato, il dr. Octopus sembrava dover essere utilizzato molte più volte in solitudine, invece è sopratutto usato come un membro dei Perfidi sei agli ordini di Kingpin. Certo, Felicia Hardy, Mary Jane Watson e Liz Allen sono figure femminili importanti, ma non si può far comparire Gwen Stacy solo all'ultima puntata e vedere che Peter non se la fila nemmeno, perchè è di un'altra realtà alternativa! E poi, Spider-man...povero Spider-man, in questa serie ne prende veramente trroppe, viene picchiato anche da semplici teppisti, ci mancava poco che venisse preso a borsettate anche da sua zia. Però, a parte ciò, è una serie emozionante. La migliore? Non saprei, fino al 1994, anno del debutto della quarta serie animata, l'Uomo Ragno era la star di storie autoconclusive, amate non solo da chi legge i fumetti. Pensa, però, che un pizzico di continuity c'era in "Spider-man 1981", serie solitaria dell'Uomo Ragno, dove in 6 episodi su 26 l'arrampicamuri se la doveva vedere con il dr.Destino, in una trama dipanata per tutta la serie e ben in contiuity. Hai compreso?
    Ultima modifica: 13/02/10 12:26 da 124c
  • Discussione Darkknight • 13/02/10 16:53
    Magazziniere - 155 interventi
    Ricordo la serie dell’81, anche se mi sembrava avesse molti più episodi. Bella soprattutto perché fedelissima allo stile dello storico John Romita Sr.
    Condivido le tue critiche alla serie anni ’90, ma penso comunque che i pregi rimangano superiori ai difetti. Idem per quanto riguarda la collana Ultimate: odio il sottofondo alla Smallville, ma almeno in Bendis l’amore e il rispetto per il modello originale c’è, cosa che non si può dire dell’attuale Superman televisivo, fatto ad uso e consumo di chi i fumetti non li ha mai letti.
    In generale anch’io amo le serie senza una continuity troppo rigida, perché rendono più facile affezionarsi all’ambiente e ai personaggi.
    Oggi purtroppo i fumetti e le serie tv stanno rivivendo quello che successe negli anni ’80 con l’avvento di Miami Vice e Hill Street. Erano due serie così realistiche, mature e ben fatte che, di colpo, gli altri serial polizieschi (Tj Hooker, Chips) sembravano ingenui, roba da tv dei ragazzi.
    Col tempo il pubblico s’è fatto sempre più esigente e oggi vige una sorta di “sindrome dell’alto livello qualitativo” che ci ha fatto perdere l’ingenuità di una volta.
    Si pretende che ogni nuovo episodio sia un evento epocale che cambierà le cose per sempre. Nessuno si accontenta più di una storia che vuol solo intrattenere, divertire e, perché no, insegnare qualcosa.
    Una serie in perenne evoluzione offre più possibilità di sorprese, una “statica” è più simpatica e “comoda”, in quanto puoi iniziare a seguirla da un episodio a caso ed orientarti all’interno della trama senza soffrire per una troppa mancanza d’informazioni.
    In definitiva credo che la cosa migliore sia la via di mezzo: episodi autoconclusivi, ma con qualche evento sparso qua e là che porti una ventata d’aria fresca e crei una cronologia .
  • Discussione 124c • 15/02/10 11:08
    Contatti col mondo - 5193 interventi
    Darkknight ebbe a dire:
    Ricordo la serie dell’81, anche se mi sembrava avesse molti più episodi. Bella soprattutto perché fedelissima allo stile dello storico John Romita Sr.
    Condivido le tue critiche alla serie anni ’90, ma penso comunque che i pregi rimangano superiori ai difetti. Idem per quanto riguarda la collana Ultimate: odio il sottofondo alla Smallville, ma almeno in Bendis l’amore e il rispetto per il modello originale c’è, cosa che non si può dire dell’attuale Superman televisivo, fatto ad uso e consumo di chi i fumetti non li ha mai letti.
    In generale anch’io amo le serie senza una continuity troppo rigida, perché rendono più facile affezionarsi all’ambiente e ai personaggi.
    Oggi purtroppo i fumetti e le serie tv stanno rivivendo quello che successe negli anni ’80 con l’avvento di Miami Vice e Hill Street. Erano due serie così realistiche, mature e ben fatte che, di colpo, gli altri serial polizieschi (Tj Hooker, Chips) sembravano ingenui, roba da tv dei ragazzi.
    Col tempo il pubblico s’è fatto sempre più esigente e oggi vige una sorta di “sindrome dell’alto livello qualitativo” che ci ha fatto perdere l’ingenuità di una volta.
    Si pretende che ogni nuovo episodio sia un evento epocale che cambierà le cose per sempre. Nessuno si accontenta più di una storia che vuol solo intrattenere, divertire e, perché no, insegnare qualcosa.
    Una serie in perenne evoluzione offre più possibilità di sorprese, una “statica” è più simpatica e “comoda”, in quanto puoi iniziare a seguirla da un episodio a caso ed orientarti all’interno della trama senza soffrire per una troppa mancanza d’informazioni.
    In definitiva credo che la cosa migliore sia la via di mezzo: episodi autoconclusivi, ma con qualche evento sparso qua e là che porti una ventata d’aria fresca e crei una cronologia .


    Per SSM sarebbe il passaggio di Peter e amici dal liceo all'università!
  • Discussione 124c • 18/02/10 16:53
    Contatti col mondo - 5193 interventi
    Darkknight ebbe a dire:
    Ricordo la serie dell’81, anche se mi sembrava avesse molti più episodi. Bella soprattutto perché fedelissima allo stile dello storico John Romita Sr.
    Condivido le tue critiche alla serie anni ’90, ma penso comunque che i pregi rimangano superiori ai difetti. Idem per quanto riguarda la collana Ultimate: odio il sottofondo alla Smallville, ma almeno in Bendis l’amore e il rispetto per il modello originale c’è, cosa che non si può dire dell’attuale Superman televisivo, fatto ad uso e consumo di chi i fumetti non li ha mai letti.
    In generale anch’io amo le serie senza una continuity troppo rigida, perché rendono più facile affezionarsi all’ambiente e ai personaggi.
    Oggi purtroppo i fumetti e le serie tv stanno rivivendo quello che successe negli anni ’80 con l’avvento di Miami Vice e Hill Street. Erano due serie così realistiche, mature e ben fatte che, di colpo, gli altri serial polizieschi (Tj Hooker, Chips) sembravano ingenui, roba da tv dei ragazzi.
    Col tempo il pubblico s’è fatto sempre più esigente e oggi vige una sorta di “sindrome dell’alto livello qualitativo” che ci ha fatto perdere l’ingenuità di una volta.
    Si pretende che ogni nuovo episodio sia un evento epocale che cambierà le cose per sempre. Nessuno si accontenta più di una storia che vuol solo intrattenere, divertire e, perché no, insegnare qualcosa.
    Una serie in perenne evoluzione offre più possibilità di sorprese, una “statica” è più simpatica e “comoda”, in quanto puoi iniziare a seguirla da un episodio a caso ed orientarti all’interno della trama senza soffrire per una troppa mancanza d’informazioni.
    In definitiva credo che la cosa migliore sia la via di mezzo: episodi autoconclusivi, ma con qualche evento sparso qua e là che porti una ventata d’aria fresca e crei una cronologia .


    Stan Lee ha troppo amato Peter Parker, lo si capisce, è l'unico ragazzino che ha evoluto molto velocemente. Da noi, ai miei tempi, anni'70 e '80, il ragno di Stan Lee/John Romita Senior, sia in versione comics che in versione strips sindacate per i giornali, era amato così tanto da superare quello di Lee/Ditko. Per me, Peter Parker sarà sempre il ragazzotto ventetitreenne dai ricci ribelli che va all'università e flirta con MJ Watson e Gwen Stacy, non certo il misantropo in cravattino di Lee & Ditko. Questa mania di ricominciare daccapo, sorta 10/15 anni fa in USA, in un personaggio che viveva sempre il presente e il futuro, è solo degli americani! Era logico che per poter fare come pareva a loro, si doveva creare un universo Marvel alternativo, l'Ultimate Marvel Universe, che esiste tutt'ora e dove il tempo scorre più lentamente, perchè più che agire, in ogni numero si ciancia e si ciancia, cambiando il linguaggio a fumetti con quello televisivo e cinematografico della nuova generazione. L'Uomo Ragno Ultimate, chiamato anche nei giornaletti italiani Spider-man da due anni, ormai, ha superato i 130 numeri, ma è ancora al liceo, perchè il tempo è più leeento a passare e all'autore non interessa invecchiare Ultimate Peter, perchè gli piace così com'è dal # 1. Sarà. Bendis può aver tutte le ragioni del mondo, ma dopo 10 amnni di liceo, anche Ultimate Peter, per me, comincia a stuufare, è solo un affogato in dialoghi per adolescenti e basta! La serie animata del 2008 parte da USM, ma poi mescola anche molte saghe di Amazing, prendendo anche spunto dal cartone anni'90 per rifarlo in chiave 2000 e adolescente. Ad esempio, sia la serie anni'90 che 2008, delega solo tre/quattro episodi alla saga del costume aliano, dirottandola entrambe alla fine della prima stagione. Ai tempi, il costume alieno, nei fumetti durò un anno, poi si passò a quello di stoffa, sempre nero, alternato a quello classico rosso e blu! Darkknight, dimmi, il costume alieno animato ti piace di più in versione anni'90 o 2008, che evolve in tre episodi? Io preferisco il costume nero animato degli anni'90, che è poi quello del 1984!
  • Discussione Darkknight • 18/02/10 18:23
    Magazziniere - 155 interventi
    Non ho mai peso un numero di USM perché Mark Bagley era il mio disegnatore ragnesco preferito, dopo il suo abbandono è stato sostituito da Stuart Immonen, ma io ho continuato a seguirlo perché orai ero affezionato (e perché Immonen è un mito per il mio maestro alla Scuola di Fumetto). Ho riserve per il nuovo acquisto, David La Fuente, troppo W.i.t.c.h. per i miei gusti.
    Le ciance di Bendis annoiano anche me, ma qualche bell'idea ogni tanto l'azzecca: per esempio, prefeisco le origini del Venom Ultimate a quelle del Venom classico: Spidey è un giustiziere urbano come Batman e Devil, non dovrebbe avere troppo a che fare con simbionti alieni...
    Ad ogni modo, meglio il costume nero anni '90/'84
  • Discussione 124c • 26/04/10 14:40
    Contatti col mondo - 5193 interventi
    Darkknight, è giunta la notizia che l'attesa terza stagione di "Spectacular Spider-man" è stata cancellata, per essere sostituita da una serie Disney dal titolo "Ultimate Spider-man"...Ma cosa può garantirci questo, stabilità? Mah...A me sembrava che anche questo Spider-man animato fosse abbastanza ultimizzato. E tu ?
  • Discussione Darkknight • 26/04/10 20:55
    Magazziniere - 155 interventi
    Ho saputo di questa nuova serie, ma non che fosse stata soppressa Spectacular. Decisione controproducente. Che senso ha rinarrare da capo la stessa storia da mille prospettive differenti? Un conto è realizzare una versione animata per decennio, ma qui si passa da serie in serie con troppa rapidità. Inoltre credo che, malgrado il titolo, non sarà una fedele trasposizione dell'Ultimate (Bendis non è stato contattato), quindi sarà nuovamenteun ibrido tra le varie versioni a fumetti in chiave più "adatta ai bimbi". Quindi tanto valeva proseguire con Spectacular...
  • Discussione 124c • 27/04/10 12:43
    Contatti col mondo - 5193 interventi
    Darkknight ebbe a dire:
    Ho saputo di questa nuova serie, ma non che fosse stata soppressa Spectacular. Decisione controproducente. Che senso ha rinarrare da capo la stessa storia da mille prospettive differenti? Un conto è realizzare una versione animata per decennio, ma qui si passa da serie in serie con troppa rapidità. Inoltre credo che, malgrado il titolo, non sarà una fedele trasposizione dell'Ultimate (Bendis non è stato contattato), quindi sarà nuovamenteun ibrido tra le varie versioni a fumetti in chiave più "adatta ai bimbi". Quindi tanto valeva proseguire con Spectacular...

    Concordo, anche perchè questa soppressione del cartone del 2008 lo rende ancor di più un bignami della serie anni'90, cocordi ? E poi, che cos'è una serie animata dell'Uomo Ragno senza Kingpin che compare come zar del crimine! Ammettilo: Lapide come boss fa ridere i polli!