Django è ingaggiato da un tale perchè ritrovi la figlia rapita dal bandito Manuel, il quale assaltando una diligenza fa fuori anche la donna amata da Django... Grande western psicologico di Guerrieri, originale sin dalle prime scene in riva al mare, solcato da una vena melò unica nel nostro western. Con lo stesso cast e staff produttivo (i Martino e Gastaldi) Giovanni Fago girerà il praticamente gemello Per 100.000 $ ti ammazzo. Grandi Garko e Volontè jr, splendide le musiche di Nora Orlandi. Classico.
Insolito western con al centro complicati rapporti tra i personaggi: l’ambigua amicizia tra il bounty-killer e la sua preda, la ragazza rapita che si innamora del suo rapitore e ne diventa succube, l’intenso legame tra padre e figlio, che emerge nella tragica e struggente sequenza finale. Suggestive inquadrature, humour diffuso e belle prove di volti caratteristici del western italico come Garko, Claudio Volontè, Sancho e la Nusciak.
Spaghetti western molto convenzionale; si salvano le facce dei due antagonisti (Garko e Camaso), qualche buon momento nella prima parte, la buona fotografia e le buone musiche (sia pure non memorabili). Poi tutto il resto va come si ci aspetta debba andare, con qualche lentezza di troppo. Non memorabile.
Un western all'italiana tra i migliori, maturo e ricco di psicologie, nonostante un Fernando Sancho di troppo. Guerrieri ci dà un inizio al mare, una storia d'amore sacrificata alla vendetta, un eroe che piange (Garko non è Brando ma comunque...), un cattivo non monocorde. Bella la scena nel saloon in penombra e francamente, checchè quasi tutti ne dicano male, belle musiche di Nora Orlandi, che accentuano la dimensione romantica di questo piccolo ma sentito spag dalla bella fotografia. Da vedere e affezionarcisi.
MEMORABILE: Il legame con venature omo dei due protagonisti; la complessità dei dialoghi superiore alla media del tempo e del genere.
Western girato con un certo mestiere, con un protagonista (Django) passabile e un cattivo (Manuel) piuttosto carismatico (anche se si vede meno). Superiore alla media della massa di spaghetti western, non brilla però per ritmo, ma i dialoghi non sono male (c'è anche qua e là dell'ironia: il bandito saltato in aria, ridotto in polvere e Djiango che dice: "E ora come la ritiro la taglia?"). Colonna sonora senza infamia e senza lode e finale un po' tirato, ma nel complesso, non è poi così male. P.S. La canzone finale: "Basta così, non devi uccidere più" l'avrei evitata.
MEMORABILE: "Chi ha ucciso questa donna?" domanda il padre di Manuel. E lui: "E' uscita di scatto e...". E il padre: "E lo scriverò sulla lapide per consolarla?".
Guerrieri si cimenta in modo convincente nel western all'italiana girando benissimo un film solido e con parecchie soluzioni interessanti. Il regista riesce a muovere i fili di storia (non da lui scritta) e regia nel modo migliore, dall'inizio alla fine. Il protagonista (un Garko in palla) non è un ammazzatutti invulnerabile, ma un uomo più profondo, ferito sia nel corpo che nell'animo. All'opposto Volontè junior (grande faccia, simile al fratello) cinico, sanguinario e traditore. Sancho starnazza a più non posso quando compare. Male le musiche della Orlandi.
MEMORABILE: La resa dei conti finale, accompagnata dal vento impetuoso e una luce crepuscolare.
Girolami non è né Corbucci né Leone, Hudson non è ne Eastwood o Milian o Nero. Questi sono i problemi del film, che pure può contare su una storia di tutto rispetto. Azione pochina e col passare dei minuti ci si annoia. Sancho simpatico. Bella la Nusciak. Si è visto di meglio.
Memorabile spaghetti western diretto da Romolo Guerrieri; la psicologia dei personaggi è delineata in maniera formidabile e la prova di Garko e Claudio Volontè è di livello eccelso, con quest'ultimo straordinario nella parte del cattivo. Il rapporto tra Django e Manuel è decisamente particolare e viene presentato con estrema cura da una regia pressoché impeccabile. La bellissima fotografia e le atmosfere cupe e tenebrose, supportate da una colonna sonora originale, contribuiscono all'ottima riuscita del film.
Trama banale, ma realizzato con buon mestiere a livello di fotografia e musiche. La parte attoriale è quel che è, senza infamia e senza lode, condita con location chiaramente caserecce. A parte qualche trovata gradevole, rientra nei tanti film di genere confezionati approfittando del fortunato filone del momento. Gradevole la Nusciak.
Django apocrifo che visti i nomi coinvolti è inevitabile confrontare con il coevo Per 100.000 dollari t’ammazzo, rispetto al quale è però inferiore in termini di coinvolgimento. Peccato perché Guerrieri si conferma un regista non banale, la complessità psicologica dei personaggi e l’ambiguità dei loro legami denotano una certa ambizione, e anche il cast non demerita (tra tante facce note degli spaghetti western, risalta l’incisiva bellezza di una Nusciak di cui si rimpiange la prematura uscita di scena), ma tutto gira con il freno a meno tirato. La Orlandi fa il verso a Morricone.
Spaghetti western molto valido, con buona analisi psicologica dei personaggi e parecchia azione. Non manca qualche caduta nella sceneggiatura che presenta qualche incongruenza ma resta una bella storia, con una buona coppia di protagonisti il cui rapporto si sviluppa nel corso del film in maniera spesso impensabile. Non mancano ottimi momenti di regia, Romolo Guerrieri dimostra di saperci fare. Molto buoni anche alcuni dialoghi e bellissimo il main theme di Nora Orlandi. Trama simile ai classici spaghetti western, ma si eleva per qualità. Nella giungla del genere è tra i migliori.
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HomevideoGeppo • 27/03/09 11:43 Call center Davinotti - 4357 interventi
Disponibile in Germania il DVD tedesco, etichetta Koch Media, con traccia audio "italiano e tedesco" integrale.
Stupendo boxset con 3 DVD: "10.000 dollari per un massacro", "Per 100.000 dollari t'ammazzo" e "Execution". Il boxset contiene anche il CD-Audio con la colonna sonora completa di "10.000 dollari per un massacro" e "Per 100.000 dollari t'ammazzo" più un bellissimo booklet di 24 pagine con curiosità e locandine.
Extra: Intervista a Gianni Garko (53' minuti), Trailers.