Russian symphony - Film (1994)

Russian symphony
Locandina Russian symphony - Film (1994)
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Titolo originale: Russkaya simfoniya
Anno: 1994
Genere: drammatico (colore)

Cast completo di Russian symphony

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Tutti i commenti e le recensioni di Russian symphony

TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/07/15 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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Schramm 19/07/15 17:35 - 4055 commenti

I gusti di Schramm

Non ce n’è, per Lopushanskiy La Fine (già culturalmente assimilata, di cui siamo già posteri) è una questione di sovrana Bellezza fattasi Magistero, cine-apocatastasi dominata da cristologia dostoevskiana e febbre pittorico-fotografica che trasfigura sacralmente luce e colori. Un altro monolite dalla corporeità divina, dell’oppressivo color sangue vino fuoco amore, dove il peggio sa essere bellissimo, il grottesco commovente e il moribondo poesia metafisica, un’elegiaca profezia cantata da un Coleridge sovietico in un’Atlantide uterina già simile a lavico oceano. Per farla spiccia: Capolavoro.
MEMORABILE: L’imbestialito Gorbaciov sputasentenze ridotto a maggiordomo dell’alta aristocrazia; la fotografia ambra-cremisi che vernicia tutto; Il Rombo; i kyrie

Cotola 25/05/24 08:02 - 9599 commenti

I gusti di Cotola

Visivamente notevole e potente, come le altre opere del regista che qui sceglie i cromatismi del fuoco. Narrativamente e contenutisticamente complesso, denso, magmatico e con una chiara cifra politica e letteraria (si citano tanto i maestri russi). La sceneggiatura sa rappresentare bene il caos apocalittico e a tratti è interessante e può catturare e affascinare, ma a lungo andare il suo stile frammentario e caotico può stancare. Così come possono venire a noia i monologhi, spesso vaneggianti e urlanti, del protagonista e di altri personaggi. Impegnativo, ma può valerne la pena.

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  • Discussione Schramm • 19/07/15 17:48
    Scrivano - 7824 interventi
    lopushanskiy consegna un'altra di quelle opere che dovrebbero essere nominate Patrimonio Umanitario, dove la fine dei tempi, dei modi, degli spazi si traduce in una Bellezza visiva che ha del palingenetico, e per le quale si fatica a trovare superlativi con cui incensarla. si può solo misticamente incassarla in ginocchio come se si fosse a una funzione sacra. come già negli altri libri filmici dell'apocalisse, surrealismo e misticismo, una fotografia color lava che smalta un finis terrae fatto di allagamenti, una soundtrack dominata da un ruggito sismico che trova sfogo in kyrie gregoriani sovietici di umiliante solennità, i bambini visti con sguardo ancipite, speranzoso e sfiduciato, scialuppa di salvataggio ma anche innocenza portatrice non troppo sana di future colpe; e poi la rivoluzione d'ottobre, la gluppa culturale letteraria dell'urss spernacchiata, addirittura un gorbaciov che pare uscito fuori da un tarkovskij operante nel cabaret mittle-europeo anni 20.

    opere del genere sono capaci di formattare il senso estetico, commuovere mortalmente, donare una seconda anima.

    vorrei ringraziare il fido e prode kanon per avermi istigato ad approfondire a tutto tondo l'operato di un autore purtroppo scarsamente operativo che andrebbe non solo riscoperto, ma anche culturalmente vendicato.

    passo a mia volta la staffetta a coty per quel che riguarda i suoi festival a base di nomi e opere imponenti e immanenti. ma più per esteso la passo a chiunque al cinema cerca Grandezza.
    Ultima modifica: 20/07/15 01:04 da Schramm
  • Discussione Cotola • 20/07/15 00:26
    Consigliere avanzato - 3917 interventi
    Non me lo lascerò sfuggire per nessun motivo. Sempre
    che sia reperibile in qualche modo.
  • Discussione Schramm • 20/07/15 01:11
    Scrivano - 7824 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Non me lo lascerò sfuggire per nessun motivo. Sempre
    che sia reperibile in qualche modo.


    l'unica sua opera ad aver conosciuto le sale nostrane è questa. le altre lavorando un po' di trivella si trovano, chi con sottotitolazione inglese, chi con quella tricolore.

    una quadrilogia dell'apocalisse di tale regalità da far sembrare stalker la peggiore puntata di megaloman, che merita ogni goccia di sudore della ricerca e della visione.
    Ultima modifica: 20/07/15 01:18 da Schramm
  • Discussione Cotola • 20/07/15 20:16
    Consigliere avanzato - 3917 interventi
    Ma vanno visti in ordine temporale oppure sono quattro pellicole che si possono vedere liberamente in qualsiasi ordine e che si possono considerare ciascuna opera a se stante?
  • Discussione Schramm • 20/07/15 20:41
    Scrivano - 7824 interventi
    sono opere a se stante che a seconda dell'ordine in cui le guardi potrebbero forse formare un diverso vettore.

    diciamo che sono complementari tra di loro, per cui come incastri, incastri liscio, avrai comunque la visione della costellazione che il telescopio del regista indica.

    quelle legate da maggiore fratellanza segnica e stilistica sono sicuramente posetitel muzeya e questa, ma poi vi sono spore ricorrenti in tutte e quattro, come appunto i bambini visti al contempo come speranza di un nuovo mondo ed eterno ritorno della distruzione. forse quella più, diciamo così, dissociata è quell'ultimo giorno perché la sublimazione trascendentale, metafisica, surreale degli altri tre diventa prevalentemente terrena, infera, senza speranza, essendo il tutto proiettato nella catastrofe nucleare planetaria che non lascia adito a un mondo nuovo, e che anzi fa ripiombare in un fideismo scientifico pernicioso che dimostra come l'uomo non vuole saperne di imparare dagli sbagli che più lo estinguono. però come vedrai anche in quell'ultimo giorno c'è il refrain dell'infanzia che è l'umanità nefasta del domani.

    sicuramente il collante che per primo si impone all'attenzione è l'impressionante uso di una fotografia cremosa, smodata, che dà la costante impressione che la pellicola sudi o sanguini colore. questa è una costante di tutte e quattro le opere.

    alla fine anche questa è differente dalle altre perché animata anche da una spinta satirica inusuale che non si trova nemmeno sottotraccia nelle altre.

    sull'ordine non so che consigliare: per andare sul sicuro magari vedile in ordine cronologico, le trame in ogni caso più che legate tra loro sono interfacciate, parallele. ciascuna fa (fine del) mondo a sé.
    Ultima modifica: 20/07/15 20:53 da Schramm
  • Musiche Schramm • 9/09/15 12:25
    Scrivano - 7824 interventi
    cercansi disperatamente la straordinaria colonna sonora. ho setacciato il setacciabile invano. anyone?