Fondamentale nell'ambito gang movies! Quando i ragazzi percorrono le strade del quartiere fischiando e dalle scale antincendio scendono manipoli di ragazzi è davvero esaltante! Le gang sono caratterizzate al meglio e alcune sono indimenticabili, tipo quella delle teste rasate. Eccezionale la sequenza dell'"handicap" a bowling. Indimenticabile.
Pellicola di culto per alcuni (neanche pochi), ma non per me. Non gradisco il passaggio incredibilmente brusco fra la narrazione degli eventi e linguaggio metaforico sull'inevitabile fuga dalla giovinezza. Tolto il citato, deprecabile "scalone", il resto è professionale, ma di livello medio. Dello stesso regista Terrore dallo spazio profondo è di un altro pianeta, sia in senso metaforico sia in senso reale…
Il sottotitolo italiano vorrebbe dirci che siamo nei paraggi de I guerrieri della notte, ma non è affatto così. È uno strambo amarcord sugli Anni Sessanta, in cui convogliano le ispirazioni più disparate: un po' di American graffiti, di Porky's, qualche traccia scorsesiana (il film è tratto da un romanzo di Price) e ovviamente anche un po' di The warriors. Troppo indeciso su quale registro stare, risulta alla fine un film più curioso che riuscito. Il personaggio interpretato da Ganios sembra essere stato d'ispirazione iconografica per il Cobra di Stallone!
Un Happy Days molto meno Happy, un Grease più sporco, o un Guerrieri alla quasi volemose bbene. Questa pellicola ricorda un po' tutti tali film, o serie TV (precedenti, o successivi che siano). Non si riesce infatti a capire la direzione, quasi ci fosse indecisione sul da farsi (la buttiamo sul drammatico, sul comico, o sull'impegnato con risvolti sociali?). In questi casi, non tutto finisce per funzionare e il prodotto finale risulta un ibrido, che accontenta-scontenta. C'è però da dire che i personaggi sono ben disegnati e non ci si annoia (due elementi importanti). Non male, dopotutto.
MEMORABILE: "I Pelati fanno paura!". E l'amico: "Paura? Ma se sembrano un branco di cazzi con le orecchie"; I Pelati, da mezzi ubriachi, si arruolano nei marines.
Strampalata metafora sulla vita e sul disagio giovanile. Sempre in bilico tra grottesco, caricatura e simbolismo. La rivalità tra bande si manifesta con la goliardia. Non volano pugni ma sfottò e scherzi e la resa dei conti tra bianchi e neri si trasforma in una semplice partita di football. Salvo imprevisto, la misteriosa banda raffigurati come tanti zombi, che rappresenta il male comune e contro il quale si schiereranno tutti uniti. Soggetto interessante ma una regia sempre incerta ed un montaggio grossolano ne hanno svilito il risultato
Tra i film di bande giovanili uno dei più originali e meno scontati, compreso il finale nel quale fala sua apparizione un Bob Dylan in controluce per segnalare che i tempi stanno decisamente cambiando. Sottovalutato dalla critica dell'epoca, è uno dei film più interessanti di quel periodo e soprattutto sa uscire dalla melassa del "come eravamo" proponendo una storia cruda, a tratti sgradevole.
Philip Kaufman HA DIRETTO ANCHE...
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Come viene verbalmente trattata la dipartita del padre di un amico
"Ho saputo che il tuo vecchio si è freddato di colpo".
Il professore "lungimirante"
Scrive alla lavagna, neri, poi traccia una riga verticale e dall'altra parte scrive italiani, visto che la classe è equamente suddivisa. Dopodichè, chiede ai due gruppi di segnalare tutti gli insulti ai neri e agli italiani, scrivendoli in colonna. Ovviamente, dopo l'ennesimo insulto trascritto, parte la rissa.
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (giovedì 17 gennaio 1985) di The wanderers - I nuovi guerrieri:
DiscussioneZender • 7/01/19 09:12 Capo scrivano - 49212 interventi
Non è riesci a scannerizzarlo senza tagliare il titolo, Fauno?