Discussioni su The woman - Film (2011)

DISCUSSIONE GENERALE

  • Gestarsh99 • 1/08/12 14:12
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    SPOILER SPOILER SPOILER

    Si tratta di un breve fumetto della durata di circa 1 minuto, in cui si vede la piccola sorellina della protagonista navigare di notte su una barchetta e approdare su un'isola misteriosa popolata da animaletti notturni e da uno strano totem vivente simile al Jack Skeleton di tradizione burtoniana.
    C'è da precisare che la bimba è in carne ed ossa mentre il resto della scenografia è composto da sfondi cartonati mossi a mano e/o in stop motion.

    Eccone un estratto:




    SPOILER SPOILER SPOILER
    Ultima modifica: 4/01/21 18:25 da Gestarsh99
  • Rebis • 1/08/12 14:17
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Ma che meraviglia!!! Grazie Gest. Direi che conferma la natura profondamente allegorica dell'operazione... Speriamo che qualcuno si decida ad editarlo anche da noi in dvd.
    Ultima modifica: 1/08/12 14:17 da Rebis
  • Gestarsh99 • 1/08/12 16:52
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    C'è un vero abisso qualitativo tra questo e il precedente capitolo diretto senza nerbo da van den Houten (Offspring).

    P.S.: Comunque di The woman preferisco tenermi stretta la versione in lingua originale: il doppiaggio italico che ho ascoltato mi è parso davvero scadente (la voce del capofamiglia poi...)
  • Rebis • 1/08/12 18:30
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Sì, è vero, il doppiaggio è abbastanza piatto, come era accaduto anche a May. Sarebbe perfetto un dvd con lingua originale e sottotitoli.

    Non ho visto Offspring, ma l'idea di iniziare il film senza dare spiegazioni d'acchito è disorientante, ma poi funziona: consente al regista di sbalzare tutto il racconto su un livello davvero allucinatorio.

    Ma dici che sarebbe il caso di schedare i due film come consequenziali?
  • Undying • 1/08/12 23:15
    Risorse umane - 7574 interventi
    Grazie a Gestarsh99 per lo spoiler, davvero interessante.
    Sono convinto che vedere il film in versione integrale (quindi con finale animato) ed in lingua italiana sia davvero un'altra esperienza...
  • Gestarsh99 • 2/08/12 10:49
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    ...Ma dici che sarebbe il caso di schedare i due film come consequenziali?

    Il film si colloca a metà strada tra il sequel e lo spin-off, difatti la selvaggia protagonista di The woman era nell'opera precedente solo un semplice membro del clan cannibale. In più c'è da aggiungere che i contenuti e gli intenti autoriali delle due pellicole sono completamente differenti.

    Fosse per me eviterei di associarli coi quadratini colorati.
  • Rebis • 2/08/12 14:03
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Capito. D'altra parte se non rientrava nelle intenzioni degli autori passarlo come un sequel diretto non ha senso segnalarlo qui come tale...

    @Undying, come avrai già capito, ho molto apprezzato il film di McKeen e direi che me lo riconferma tra i maggiori talenti del nuovo cinema horror.
    Ultima modifica: 2/08/12 15:23 da Rebis
  • Daniela • 8/08/12 12:59
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:

    Fosse per me eviterei di associarli coi quadratini colorati.


    Concordo, per la differenza sostanziale dei due film, al di là della presenza in entrambi del personaggio della donna cannibale (e di quella, certo pià determinante, di Ketchum, autore dei romanzi che hanno fornito i rispettivi soggetti e, nel caso di The Woman, anche coautore della sceneggiatura insieme a McKee.
    Tuttavia forse l'intenzione degli autori di farlo passare per un sequel c'era, dato che durante le riprese il titolo provvisorio era "Offspring: The Woman".

    SPOILER

    In una recensione in rete "The Woman" viene definito un film misogino... A me è sembrato proprio il contrario, i due maschi di famiglia sono descritti in modo talmente ributtante che la loro dipartita (invero un pò troppo truculenta per i miei gusti, ho dovuto tapparmi gli occhi) suona come una liberazione. Mi è dispiaciuto invece per la morte della disgraziatissima madre - interpretata dall'attrice feticcio di McKee, Angela Bettis - anche se è una morte narrativamente "necessaria" affinché la donna cannibale possa ricostituire una propria famiglia. Certo che era un tantino bischera, oltre che succube. A quel mostro di marito glielo vai a dire così, di punto in bianco, che lo pianti?

    FINE SPOILER
  • Gestarsh99 • 8/08/12 21:01
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Daniela ebbe a dire:


    In una recensione in rete "The Woman" viene definito un film misogino... A me è sembrato proprio il contrario...


    Si, questo è bene precisarlo: le intenzioni dei due autori erano esattamente opposte a quelle indicate da una certa parte della critica (quella avversa all'opera).
    Anch'io nel mio commento ho parlato di misoginia ma non certo in merito all'etica registica quanto esclusivamente nei confronti della cultura maschilistica espressa dall'ingombrante genitore/aguzzino (un approccio violento trasmesso poi per osmosi etologica anche al giovane figlio).
  • Capannelle • 20/05/14 00:25
    Scrivano - 3487 interventi
    Interessante filmazzo, imperfetto nella narrazione ma originale per tutte le corde che tocca e mescola senza andar fuori di testa.

    Probabilmente da rivedere in lingua originale.

    Le definizioni di "film sconvolgente" o il pubblico che si alza durante la proiezione (si giusto quel sosia di Ed Harris..) le trovo esagerazioni ma rimane un collage semiserio di personaggi inquietanti.
  • Capannelle • 20/05/14 08:47
    Scrivano - 3487 interventi
    Qualcuno firma una petizione per cambiare la locandina con questa?

    Ultima modifica: 20/05/14 08:47 da Capannelle
  • Didda23 • 20/05/14 08:50
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Decisamente più intrigante
  • Buiomega71 • 20/05/14 09:06
    Consigliere - 25937 interventi
    Sì, sicuramente migliore di quella sulla scheda.
  • Rebis • 20/05/14 09:25
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Sottoscrivo.
  • Zender • 20/05/14 09:28
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Chissà dove l'avevo pescata quella, al tempo. di sicuro non ce n'erano altre. Ok, cambiata. Avverto però che se fosse stato il dvd italiano avremmo lasciato l'altra.
  • Capannelle • 20/05/14 12:51
    Scrivano - 3487 interventi
    Grazie Zender.

    Significativa la tagline "Not every monster lives in the wild."

    Riporto anche il link con un'intervista alla protagonista, ci sono le solite frasi enfatiche ma anche qualcosa di vero.
    http://www.alessandromanzetti.com/2011/06/speciale-woman-intervista-con-pollyanna.html#.U3r559J_v1Q

    Un bel personaggio questa McIntosh, non che stia cercando una baby sitter, ma insomma un gabbiotto dove ospitarla ce l'ho. Il problema è mia moglie, non è proprio come la (bravissima anche lei) moglie del film.
    Ultima modifica: 20/05/14 12:53 da Capannelle
  • Gestarsh99 • 20/05/14 13:31
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Brainiac ebbe a dire:
    Interessante filmazzo

    Capannelle ebbe a dire:
    Interessante filmazzo


    Repetita iuvant? :D


    Deja-vu a parte, spezzo una lancia a favore della prima locandina reperita da Zender: era parecchio forte e d'impatto, perchè fondeva in maniera subliminale l'immagine di un teschio con quella di un rigoglioso pube femminile. La metafora perfetta della feroce letalità della protagonista.

    Questa è molto più facilotta, innocua e modaiola, anche se pubblicitariamente efficace e stilosa.
  • Zender • 20/05/14 14:17
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Sì, questa è molto più stilosa, ma l'altra, pur concettualmente insolita e curiosa, era graficamente proprio bruttarella :)
  • Buiomega71 • 17/02/24 10:52
    Consigliere - 25937 interventi
    Sequel diretto di Offspring (sì, come no), che inizia dove finiva il capostipite (la cannibala persa nella foresta, ferita, dopo lo sterminio del suo clan, e la sua sopravvivenza attacando lupi feriti nelle grotte e aggirandosi alla stregua di Conan il barbaro, vedendo, in stato onirico, neonati accuditi da un lupo)

    Ma dove van den Houten si fermava al mero exploitation indie della solita tribù troglodita cannibale alla Le colline hanno gli occhi, McKee ne da un valore autoriale, personale e estremamente superiore, facendo suo il concetto di base di Jim Ketchum e proseguendo la sua poetica sull'horror femminile e femminista (altro che misogino) iniziata con May , continuata con l'episodio dei Masters of horror Sick Girl e con il suspirioso The Woods.

    McKee azzera le convenzioni e le certezze, e sbatte in faccia l'ipocrisia della famigliola americana tutta torte di mele e biscottini, dove il marcio e il putridume prospera sotto un patriarcato che mette davvero i brividi.

    Cannibal movie formato famiglia, sitcom sputata dall'inferno, una via di mezzo tra John Waters e David Lynch, dove McKee ritorna sulle sue ragazze fragili, emarginate e alienate (nella figura di Beverly), dove madre natura (sotto forma della ferina e animalesca McIntosh) è l'unica che si accorge che aspetta un bambino ( o come lei stessa "grugnisce" BAMBINOOOO), un'istinto materno selvaggio e toccante al tempo stesso.

    Questa volta il vero mostro ha una villa e gira con un costoso SUV, un'impiego in vista nella società e una famiglia decisamente disfunzionale (moglie succube, figlia problematica, figlio che è già sulla buona strada del novello stupratore, seguendo le orme paterne) e il tutto deflagra in lascivi abusi sessuali, sevizie misogine, violenze domestiche e il terribile sospetto dell'incesto.

    McKee sonda il lato oscuro del Mulino Bianco, sottolinea gli eventi con brani musicali straordinariamente disseminati per tutto il tortuoso percorso, segue l'iter associale di Beverly, mentre la donna selvaggia viene costantemente umiliata, violata, tenuta in catene come una bestia, torturata (i colpi di pistola sparati a bruciapelo per tenerla mansueta), angariata (il figlio del padre/padrone arriverà a tormentarle i capezzoli con una pinza) fino alla catarsi estasiatica, alla vendetta femmineo/divina, che riporta la family cannibale a ricomporsi, e dopo la mattanza ultrasplatter orchestrata da Robert Kurtzman a suon di facce strappate a morsi, a cuori estirpati e addentati in puro stile Ultimo mondo cannibale e a smembramenti, il tutto si ammanta di una poetica surreale quasi fiabesca, dove la donna (e il matriarcato) ricompongono lo status quo sul potere fallocratico, reso ancora più favolistico nelle sequenze burtoniane/svankmajeriane post titoli di coda con la piccola Darlin'.

    La McIntosh straborda come novella Conan il barbaro (anch'essa legata come il Cimerriano segregata e incatenata prima che scateni la sua furia) che passa a mozzare dita a morsi, al nudo integrale mentre viene lavata, alla goffagine di un orrendo vestito messole addosso, ai suoi intensi giochi di sguardi con la moglie sottomessa (straordinaria Angela Bettis, dove i pestaggi del marito sono un'altro duro colpo durante la visione) sull'anello che tiene le catene che si stà per staccare (e di come lo sguardo della McIntosh da complice femmineo diventa di odio quando la moglie avvisa il marito dell'allentamento) che diventerà pura essenza dell'angelo sterminatore, quando il marito/padrone sbroccherà in un delirio misogino ossessivo e distruggitore (quasi caricaturale) al grido di "le donne sono tutte puttane e vanno punite".

    Quasi una satira al vetriolo sul finto perbenismo che alberga nella falsa perfezione della famiglia americana (e mi veniva in mente anche Suburbicon), dove la donna/animale funge da flusso catalizzatore e da dea della vendetta divina, che da semplice troglodita capo clan sterminatrice di famiglie e rapitrice di infanti, si muta e si incarna nella giustizia uterina (altro che reiterara misoginia) che sta tra una differente rappresentazione del rape & revenge e il mito della Sennentuntschi, costruendo una nuova tribù tutta al femminile (lei, la piccola Darlin', la mostruosa sorpresa che si cela nel canile e , forse, la stessa Beverly).

    McKee nel pieno del suo talento autoriale, in quello che forse è il suo capolavoro, in un mix perfettamente centrato di follia, marciume, tenerezza, brutalità, sadismo, violenza, morbosità e lievi, quanto toccanti, bagliori fiabeschi.

    Si può anche usufruire come film a sè stante, ma sarebbe consigliato vedere prima Offspring, se non altro per il background cannibalico, troglodita, selvaggio e ferino della McIntosh, che una volta conosciuta, si apprezza di più  in The Woman, sapendo già chi è, da dove viene e cosa è capace di fare (soprattutto a livello "alimentare" e come predatrice) aumentandone l'empatia.

    SPOILER
    Anche la bellissima parte finale è l'essenza stessa di Offspring, sterminare le famiglie e aggiudicarsi la prole per incrementare il numero del branco cannibale. Quì con parecchi elementi (disturbanti e destabilizzanti) in più.

    FINE SPOILER

    Per il sottoscritto è già un must, un piccolo gioiellino da custodire nell'animo.

    Talmente misogino che gli uomini ne escono con la rogna e le ossa rotte (e non solo).

    Sperando che sia femmina alla faccia del patriarcato.








    Ultima modifica: 17/02/24 16:33 da Buiomega71