Buiomega71 • 5/10/19 10:23
Consigliere - 27163 interventiUna tra le pellicole più agghiaccianti, feroci, misogine, brutali e viscerali viste negli ultimi anni.
Il punto più alto raggiunto da Winterbottom insieme a
Butterfly kiss, un'opera destabilizzante e intensamente crudele, dove il regista inglese sonda l'abisso della psicologia deviata e malata del manuale di un giovane assassino travestito da tutore della legge senza possibilità di ritorno
Sadomasochismo, tenere chiappe fustigate e ridotte ad un bracere, flashback morbosi d'infanzia, stupri di bambine, stanze da letto ridotte a mattatoi, babysitter "nave scuola" rapite dai sensi del piacere e del dolore, fotografie pornografiche nascoste nei libri, impressionanti, quanto follemente insensanti, massacri di fidanzate amorevoli (il pestaggio riservato a Kate Hudson raggiunge le vette dell'insostenibile, in una sequenza tra le più bestiali e disumane mai girate-altro che i filmetti extreme di oggidì-tra sputi in faccia, pugni nello stomaco, calci e la viscica della donna che si allenta lasciando andare l'urina sul pavimento, tra rantoli e lamenti soffocati, dove la sua agonia difficilmente si potrà dimenticare), sino a quel finale surreale e esplosivo (in tutti i sensi) dove il delirio omicida divora tutto, tra colpi di scena e una chiusa tra le fiamme non dissimile da quella di
Fight Club.
Notturno, quintessenza del noir pulp, nichilista, ferino tanto da sfociare nel grottesco, intinto in una efferatezza da lasciare senza fiato, come il ghigno gelido e senza emozioni del raggelante Casey Affleck, che uccide o pesta le donne a morte come prendere una tazza di caffè al bar.
Il Texas di provincia, con i suoi pozzi petroliferi e le sue strade polverose, gli squarci notturni e la camera di una puttana, "Una furtiva lacrima" che accompagna il pazzesco finale, i flashback di Affleck sulla bellezza della Alba a letto, che lui stesso ha massacrato o le diapositive proiettate (dalla sua mente) nella cella del manicomio in cui è detenuto, che riguardano la Hudson (entra in gioco un cortocircuito che dispensa disagio e inquietudine) fino alle scene di sesso "estreme" di rapporti violenti e passionali, preludio del lato nascosto e sanguinario di Affleck.
Cinema di "pancia" quello di Winterbottom, che fedelmente porta sullo schermo Thompson, diretto, crudo, scomodo, di una violenza devastante, che non ha paura di niente e di nessuno, senza peli sulla lingua che con coraggio riesce a coinvolgere e, soprattutto, a sconvolgere, in picchi realmente dolorosi, che fanno malissimo.
E se in
9 Songs il sesso era provocatoriamente esplicito, quì è il massacro di una donna innamorata a toccare l'iperrealismo più sconvolgente.
SPOILER
Quando guardo un film non mi faccio troppe domande, altrimenti mi vedrei un documentario sui serial killer con tanto di file dell'FBI, ma aspetto che il film mi coinvolga, non chiedo altro. A questo proposito la Alba ancora innamorata di Affleck, dopo che lui l'ha ridotta in fin di vita massacrandola di botte, nel contesto surreale del film ci stà tutto e arriva, inaspettatamente, come un colpo di genio.
FINE SPOILER
Sparate in testa e la faccia della Alba ridotta ad un hamburger ad opera di sua maestà Tony Gardner e bellissimi i titoli di testa fumettosi pulp/tarantiniani sulle note di
Fever.
Di culto assoluto il momento in cui la Hudson scopre che Affleck è stato con un'altra donna (la Alba) dopo che ha preso in bocca il suo pene e ha sentito l'odore di sesso.
Nota a margine fetiscisica: le scarpine della Alba messe in ordine nella stanzetta davanti allo specchio.
Nota a margine personale: uno dei film più travolgenti, sconcertanti, violenti, angoscianti e inquietanti visti di recente, trascinato in un turbinio di perversione e depravazione sulla spaventosa normalità quotidiana nell'uccidere.
Per dirla davinotticamente: grande esempio di cinema sgradevole, quello che per me c'ha la c maiuscola e non fa sconti.
Buiomega71
Daniela
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