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Discussioni su The killer inside me - Film (2010)

DISCUSSIONE GENERALE

7 post
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  • Raremirko • 18/05/19 22:23
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Un buon thriller, violento e morbosetto.

    Cast molto buono; Affleck non mi ha mai troppo colpito ma qui è abbastanza decente in un ruolo comunque non facile.

    Bene anche i comprimari in ruoli diversi dal solito;
    atmosfera credibile e riuscita.

    Vicenda romanzata e non troppo credibile, che comunque tiene desta l'attenzione.


    Winterbottom si riconferma autore dotato in generi tra loro molto diversi.
  • Buiomega71 • 5/10/19 10:23
    Consigliere - 27163 interventi
    Una tra le pellicole più agghiaccianti, feroci, misogine, brutali e viscerali viste negli ultimi anni.

    Il punto più alto raggiunto da Winterbottom insieme a Butterfly kiss, un'opera destabilizzante e intensamente crudele, dove il regista inglese sonda l'abisso della psicologia deviata e malata del manuale di un giovane assassino travestito da tutore della legge senza possibilità di ritorno

    Sadomasochismo, tenere chiappe fustigate e ridotte ad un bracere, flashback morbosi d'infanzia, stupri di bambine, stanze da letto ridotte a mattatoi, babysitter "nave scuola" rapite dai sensi del piacere e del dolore, fotografie pornografiche nascoste nei libri, impressionanti, quanto follemente insensanti, massacri di fidanzate amorevoli (il pestaggio riservato a Kate Hudson raggiunge le vette dell'insostenibile, in una sequenza tra le più bestiali e disumane mai girate-altro che i filmetti extreme di oggidì-tra sputi in faccia, pugni nello stomaco, calci e la viscica della donna che si allenta lasciando andare l'urina sul pavimento, tra rantoli e lamenti soffocati, dove la sua agonia difficilmente si potrà dimenticare), sino a quel finale surreale e esplosivo (in tutti i sensi) dove il delirio omicida divora tutto, tra colpi di scena e una chiusa tra le fiamme non dissimile da quella di Fight Club.

    Notturno, quintessenza del noir pulp, nichilista, ferino tanto da sfociare nel grottesco, intinto in una efferatezza da lasciare senza fiato, come il ghigno gelido e senza emozioni del raggelante Casey Affleck, che uccide o pesta le donne a morte come prendere una tazza di caffè al bar.

    Il Texas di provincia, con i suoi pozzi petroliferi e le sue strade polverose, gli squarci notturni e la camera di una puttana, "Una furtiva lacrima" che accompagna il pazzesco finale, i flashback di Affleck sulla bellezza della Alba a letto, che lui stesso ha massacrato o le diapositive proiettate (dalla sua mente) nella cella del manicomio in cui è detenuto, che riguardano la Hudson (entra in gioco un cortocircuito che dispensa disagio e inquietudine) fino alle scene di sesso "estreme" di rapporti violenti e passionali, preludio del lato nascosto e sanguinario di Affleck.

    Cinema di "pancia" quello di Winterbottom, che fedelmente porta sullo schermo Thompson, diretto, crudo, scomodo, di una violenza devastante, che non ha paura di niente e di nessuno, senza peli sulla lingua che con coraggio riesce a coinvolgere e, soprattutto, a sconvolgere, in picchi realmente dolorosi, che fanno malissimo.

    E se in 9 Songs il sesso era provocatoriamente esplicito, quì è il massacro di una donna innamorata a toccare l'iperrealismo più sconvolgente.

    SPOILER

    Quando guardo un film non mi faccio troppe domande, altrimenti mi vedrei un documentario sui serial killer con tanto di file dell'FBI, ma aspetto che il film mi coinvolga, non chiedo altro. A questo proposito la Alba ancora innamorata di Affleck, dopo che lui l'ha ridotta in fin di vita massacrandola di botte, nel contesto surreale del film ci stà tutto e arriva, inaspettatamente, come un colpo di genio.

    FINE SPOILER

    Sparate in testa e la faccia della Alba ridotta ad un hamburger ad opera di sua maestà Tony Gardner e bellissimi i titoli di testa fumettosi pulp/tarantiniani sulle note di Fever.

    Di culto assoluto il momento in cui la Hudson scopre che Affleck è stato con un'altra donna (la Alba) dopo che ha preso in bocca il suo pene e ha sentito l'odore di sesso.

    Nota a margine fetiscisica: le scarpine della Alba messe in ordine nella stanzetta davanti allo specchio.

    Nota a margine personale: uno dei film più travolgenti, sconcertanti, violenti, angoscianti e inquietanti visti di recente, trascinato in un turbinio di perversione e depravazione sulla spaventosa normalità quotidiana nell'uccidere.

    Per dirla davinotticamente: grande esempio di cinema sgradevole, quello che per me c'ha la c maiuscola e non fa sconti.
    Ultima modifica: 6/10/19 13:43 da Buiomega71
  • Raremirko • 6/10/19 22:24
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Grande Buio, questo film e Manchester by the sea mi han fatto strarivalutare Affleck; il film è notevole.
  • Buiomega71 • 15/12/19 18:41
    Consigliere - 27163 interventi
    Palma d'oro "buiesca" per il miglior film visto nel 2019

    Perchè la sua visceralità travolge come un treno in corsa, perchè i selvaggi e inumani pestaggi ai danni di Jessica Alba e di Kate Hudson fanno un male cane e rimangono negli occhi e nei nervi per molto tempo, non andandosene più via.

    Morbosissimo e malatissimo noir andato in acido, vademecum infernale sulla devastazione della mente umana (Casey Affleck, luciferinamente immenso, è l'incanalazione della brutalità e della follia maschile, che esplode furente in momenti davvero insostenibili), dalle atmosfere torbidissime di un pulp irrancidito.

    Eppoi momenti di accecante bellezza visiva (il delirante finale fiammeggiante e inaspettato, con quell'esplosione surreale che lo apparenta a quello di Fight Club) e schegge di impurità perversa (lo stupro della bambina in macchina, la baby sitter sadomasochista e pedofila con le chiappe in fiamme, sdraiata di pancia sul letto. Flashback tanto immorali quanto destabilizzanti, che aggiungono al film quell'alone melmoso che resta appiccicato addosso).

    Witterbottom (autore che aveva imbroccato solo un film, Butterfly Kiss) si aggiudica la palma d'oro annuale vincendo sul favorito George Clooney di Suburbicon (altra perla di rara cattiveria e disagio nella provincia americana) realizzando uno dei film più intensi e dolorosi degli ultimi dieci anni. E grazie a questo diamante grezzo nerissimo ho recuperato pure la versione del 1976 (che non ha, però, la stessa forza dirompente).

    Grandissimo cinema, indissolubilmente buiesco fino al midollo.
    Ultima modifica: 15/12/19 22:14 da Buiomega71
  • Raremirko • 15/12/19 21:46
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Buio, non c'è paragone tra Casey e Ben, vince di gran lunga il primo in recitazione, concordi?
  • Buiomega71 • 15/12/19 21:52
    Consigliere - 27163 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Buio, non c'è paragone tra Casey e Ben, vince di gran lunga il primo in recitazione, concordi?

    Sinceramente non saprei
  • Raremirko • 15/12/19 23:08
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Buio, non c'è paragone tra Casey e Ben, vince di gran lunga il primo in recitazione, concordi?

    Sinceramente non saprei



    Mah, Ben si è svegliato solo negli ultimi anni (seppur sia un gran regista), complice Batman, Casey ha dato atto di recitare bene sin dagli inizi, vedere anche Manchester by the sea, questo o il film di recente al cinema.