Discussioni su Maps to the stars - Film (2014)

DISCUSSIONE GENERALE

  • Raremirko • 18/09/18 22:09
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Comunque, riguardo chi ha detto che il fuoco nel film è fatto male, magari il regista ha scelto volutamente di fare così per sottolineare l'irrealtà della cosa, calata in un contento onirico...
  • Buiomega71 • 2/03/19 10:00
    Consigliere - 25892 interventi
    Potentissimo l'ultimo Cronenberg, ancora più viscerale e carnale della Promessa dell'assassino

    Crony muta il suo cinema della mutazione (in continua evoluzione), e diventa sempre più spietato, cinico, crudele e lucidamente impietoso nel ritrarre i suoi personaggi "mostruosi" e incancreniti.

    Puro Cronenberg , che sotto la cenere della Hollywood perduta (mi veniva in mente il bellissimo e sottovalutato Il giorno della locusta) prosperano e vivono i suoi mostri in un limbo fatto di stati di allucinazione fantasmatiche di madri incestuose e ragazzine salem'slottiane, bambine malate in ospedale, triangoli sessuali che sfiorano l'hardcore (la masturbazione maschile sethbrundeliana, ad un passo dall'hardcore, mentre le due donne si lasciano andare ai piaceri di saffo sul letto), discorsi sugli orifizi corporali (la Moore che disquisice con Pattison sulla bellezza dei suoi orifizi e della sua pelle, a dispetto di quelli della Wasikowska, la meraviglia cronenbergiana delle parti anatomiche più nascoste) sulla coprofagia, sul sesso orale vaginale durante il ciclo, la Moore sul water che si libera di problemi intestinali, il sangue mestruale che macchia il divano da 18 mila dollari, la puzza del corpo umano (nella sequenza clou dove la Moore rinfaccia alla Wasikowska di puzzare: Tu puzzi, dandole del mostro deforme), Agatha rivestita di pelle ustionata, dove il delirio cronenberghiano e il corpo in disfacimento (soprattutto il suo interno) arriva all'efferata dirittura d'arrivo apocalittica tra teste sfondate e combustioni corporali.

    E in mezzo alla putrefazione dell'anima e dello star system , Crony fagogita Crony, come summa di tutto il suo cinema : Benji che si punta la pistola alla tempia sullo stile di Max Renn (ci va, poi, di mezzo il povero cane), la Moore "yogheggiante" nella stessa posizione di Nola Carveth (con urlo lancinante), la Moore e Pattinson che fanno sesso da tergo sulla limousine come in Crash, la progenie assassina (questa volta partorita da un incesto inconsapevole) come quella di Brood (pure i piccoli mostri partoriti dalla rabbia di Nola sfracassavano teste, guarda caso), i "fantasmi, castranti, della libertà" di Spider, Cusack altri non è che il dottor Ragland 2.0 e un finale poetico e sofferto che rimanda a quello di Inseparabili

    Crony c'è, eccome se c'è, e non bisogna scavare nemmeno tanto a fondo, dove la sua poetica e la sua ossessione confluisce in altri ambiti (questa volta la mecca del cinema che và in necrosi) ma non perde di vista la sua chirurgica e tagliente anima, dove il corpo (e le sue funzioni più basse) diventano il punto nevralgico, così come le deformazioni e i tumori, che da fisici passano a quelli dell'animo (la Moore, ma non solo,lei, è proprio marcia dentro e non solo per le flatulenze sulla tazza, dove, ancora una volta Cronenberg ne sonda l'interno dell'intestino, con gli aromi nauseabondi che ne seguono, anche le belle attrici di Hollywood "cagano" male, come il concorso di bellezza ipotizzato dai gemelli Mantle tra pancreas, fegato e intestino)

    Se davvero (come ha rilasciato in diverse interviste) fosse il suo ultimo film, sarebbe un testamento perfetto della nuova carne (e decadenza) cronenberghiana, dove il cerchio si chiuderebbe alla perfezione.

    Puro cinema di pancia, puro pasto nudo da Tiffany, pura essenza cronenberghiana

    Chiedo scusa
    Ultima modifica: 2/03/19 14:45 da Buiomega71
  • Raremirko • 3/03/19 22:29
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Contentissimo che ti sia piaciuto.