Lo voglio maschio - Film (1971)

Pellicola abbastanza impegnativa e molto interessante. Il bravo Tuccio Musumeci, dopo cinque figlie femmine, non riesce ad avere il tanto desiderato figlio maschio per esser nominato erede universale dalla ricchissima zia. Molto bella e affascinante Aliza Adar (la moglie), con un look tutt'oggi ancora attuale. Forse il primissimo film in cui recita Leo Gullotta, che già dimostra la sua bravura. Realizzato da Ugo Saitta in maniera esemplare con pochi effetti tecnici ma per quell'epoca eccezionali. Questo è il buon cinema siciliano. Da non perdere.

Non eccezionale, ma riesce a divertire. Un barone (interpretato dall'ottimo Tuccio Musumeci) deve avere (dopo svariate figlie femmine) un erede maschio come condizione per ereditare dalla ricca zia e salvare la tenuta... Buona prova del cast, musiche "elettroniche", per qualche verso noioso, più divertente verso il finale, tutto sommato un film da riscoprire.

Come concetto non partirebbe nemmeno male, toccando le secolari tematiche siciliane della cooperazione agricola, dei consorzi idrici, delle mafie che oliano o intralciano la burocrazia a seconda delle convenienze. Una società in bilico tra progresso e tradizione, scienza e superstizione. Il tutto affrontato con la leggerezza di una farsa. Purtroppo queste questioni vengono presto abbandonate, lasciando il campo a un pasticcio che non fa ridere, non è sexy (malgrado la locandina), ma rimane ad avvitarsi in modo irritante intorno all'ossessione per questo figlio "masculo".