Ben sette "sollazzevoli" vicende, tinte di comicità ed erotismo, quest'ultimo assicurato dalle belle protagoniste femminili tra le quali risalta la sublime Beba Loncar, qui al suo unico decamerotico. Sceneggiato dall'interessante regista Luigi Russo e diretto, come secondo della serie (l'altro è Canterbury proibito), dal toscano Italo Alfaro, scorre piacevolmente per via della (pur grezza) comicità. Non può mancare l'intermezzo "religioso": il segmento della formosa fanciulla ospite nella cella dei frati. Episodi introdotti da voce narrante...
Lo salvano dall'ignominia l'esistenza di un'ideina per ogni storiella, un esordio colto (citazione del processo a Frine, circa 345 a. C.), una certa cura formale (nonostante un paio di anacronismi), un gineceo di rilievo (nel quale spicca il sublime torace della Covello) e il fatto che, invecchiando, divento cine-nostalgico e generoso. Grandi ruoli per le attrici CSC: la Torosh è protagonista dell'episodio, mentre la Mancini ha largo spazio accanto alla Loncar. Presenti i "teatrali" Malfatti e Simoni, non a caso i migliori del lotto. La Bucchi era stata sorella del Gianburrasca wertmulleriano. Franco Angrisano qui passa da sacrestano televisivo a priore!
Novelle boccaccesche con il solito andirivieni di mariti cornuti e contenti, mogli adultere e gaudenti e monaci fornicatori. Si guarda volentieri in quanto privo di volgarità (vi scivola solo nell’episodio della mummia) e per l’impronta allegra e simpatica marcata dalle sollazzevoli musichette e dall’idea dei protagonisti che ammiccano allo spettatore al termine di ciascuna storia. In un decamerotico non si può sorvolare sui nudi: li concedono senza indugio la Murgia, la Bucchi e, velati da trasparenze, la Benussi. **/**!
MEMORABILE: I volti radiosi della Loncar e della Benussi mentre strizzano l’occhio verso lo spettatore.
Uno dei due decamerotici di Italo Alfaro, non peggio di molti altri del nutrito lotto di imitatori del capostipite pasoliniano. Ovviamente la messa in scena di sei novelle del Boccaccio punta tutto sulle sulle grazie di una nutrita schiera di attrici, generosamente mostrate nei limiti concessi ai tempi, e inesorabilmente quasi tutte incentrate sulle voglie di belle signore ansiose di cornificare mariti vecchi e tonti con baldi e aitanti giovinotti. La confezione è comunque più curata della media del filone senza scadere mai nelle volgarità più becere di altre pellicole consorelle.
MEMORABILE: Le strizzate d'occhio degli attori al pubblico al termine di ogni episodio.
Mariti cornuti, madonne affamate, frati birichini e altri luoghi comuni tipici del filone Decamerone sexy: niente di più in questo ennesimo film di genere, in cui le ideuzze si sposano a racconti poco spigliati e prevedibili. Le bellezze di turno sono, tra le tante, la Murgia, Angela Covello e Marina Malfatti. Un certo garbo si ritrova nelle ambientazioni medioevali.
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Il film del toscano Italo Alfaro fu uno dei primi cloni del Decameron pasoliniano, in quanto realizzato nel 1971 con titolo di lavorazione Sette Novelle del Decamerone.
Fu distribuito in sala nella primavera del 1972 e, in seconda edizione, nello stesso autunno di quell'anno come L'Ultimo Decameron.
La numerazione progressiva (qua il n. 3) era iniziata con il film di Infascelli (Decameron Proibito, noto anche come Decamerone Bis), uscito nel maggio del 1972, proprio in concomitanza con il Decamerone n.2... Le Altre Novelle del Boccacio (per la regia di Mino Guerrini).
L'anno dopo (1973) Paolo Bianchini (come Paoul Maxwell) gira il capitolo conclusivo: Decameron n. 4... Le Belle Novelle del Boccaccio.
L'intera serie di "decameroni" numerati presenta un tipo di narrazione ad episodi.
Qualche immagine dalla VHS Shendene (come detto nelle curiosità il film è circolato anche come L'Ultimo Decameron).
La Mancini appare nelle foto 4 e 5...
Da segnalare anche le presenza della bellissima Angela Covello (già apparsa in Fiorina la Vacca), di Femi Benussi e di Enzo Robutti.
DECAMEROTICO - La serie completa Titoli della serie Decamerotico distribuiti da noi in VHS grazie alla Shendene & Moizzi, componenti il ciclo "La commedia boccacesca all'italiana" (ogni titolo contiene il link alla scheda davinottica del film):