Discussioni su Platoon - Film (1986)

DISCUSSIONE GENERALE

19 post
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  • Piero68 • 14/02/11 16:11
    Contratto a progetto - 242 interventi
    Dopo aver letto il commento di Belfagor devo assolutamente puntualizzare alcune cose. La mia non è assolutamente polemica. E' pura e semplice cinefilia ed amore per la verità storica del cinema.
    In primo luogo Full Metal Jacket è posteriore a Platoon. Infatti è del 1987.
    In secondo luogo, le cosiddette pietre miliari sul Vietnam, Il Cacciatore ed Apocalypse Now non sono per nulla incentrate sul conflitto vero e proprio.
    Il Cacciatore è una denuncia sociale sulla difficoltà del reinserimento dei reduci mentre Apoc.Now è una libera trasposizione del romanzo di Conrad "Cuore di Tenebra". Anche qui il conflitto vero e proprio c'entra poco. Il Vietnam fa solo da sfondo alle inquietudini dell'uomo ed al suo lato oscuro.
    Platoon invece è il primo film in assoluto in cui è proprio il conflitto il soggetto principale. La sporca guerra se vogliamo (per di più nella jungla), con tutti i suoi dubbi e le sue contraddizioni.
    Prima di lui c'era stato solo "Berretti verdi" incentrato sulla guerra. Ma mi rifiuto di considerarlo per come è romanzato e retorico. Solo dopo Platoon sono venuti tutti gli altri: Full Metal Jacket, Hamburgher Hill, We were soldiers e altri che adesso non ricordo.
  • Galbo • 14/02/11 16:24
    Consigliere massimo - 3991 interventi
    Sottoscrivo tutto, Apocalypse Now e Il cacciatore utilizzano il conflitto come mero pretesto narrativo ma parlano di tutt'altro
  • B. Legnani • 14/02/11 16:44
    Pianificazione e progetti - 14972 interventi
    Non sono per nulla d'accordo.
    Apocalypse Now parla molto di quanto dite, ma parla (molto) e fa vedere (molto) della guerra vietnamita. Non è il soggetto principale, ma gli aspetti ad essa relativa sono di grande potenza, andando a costruire, anzi, un messaggio su tutte le guerre.
  • Galbo • 14/02/11 17:06
    Consigliere massimo - 3991 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Non sono per nulla d'accordo.
    Apocalypse Now parla molto di quanto dite, ma parla (molto) e fa vedere (molto) della guerra vietnamita. Non è il soggetto principale, ma gli aspetti ad essa relativa sono di grande potenza, andando a costruire, anzi, un messaggio su tutte le guerre.


    sì, ma a mio parere dà un messaggio universale che non vale specificamente per il Vietnam mentre Platoon è più centrato su quel conflitto. E' per così dire maggiormente legato alla cronaca rispetto al film di Coppola.
  • Kanon • 14/02/11 17:11
    Fotocopista - 835 interventi
    Fra i primi film sulla guerra del Vietnam, vorrei ricordare " vittorie perdute " del 1978
  • Pigro • 14/02/11 19:47
    Consigliere - 1661 interventi
    Concordo con Galbo. In effetti di "Apocalypse Now" non si può dire che il Vietnam c'entri poco, ci mancherebbe... Però è vero che qui il Vietnam è protagonista ma nel senso di una sua rielaborazione "mitica". Ed è anche vero che invece "Platoon" vuole offrire uno sguardo diretto e "oggettivo" di quel conflitto, quindi la realtà anziché il mito. Non lo definirei il primo film sul Vietnam in cui il conflitto è il soggetto principale, ma piuttosto in cui la guerra è vista nella sua dimensione non mitizzata.

    Comunque, per quel che riguarda "Full Metal Jacket" forse è il caso di segnalarlo a Belfagor e Zender per correggere il commento...
  • Zender • 14/02/11 19:52
    Capo scrivano - 47814 interventi
    Beh, però non mi pare così scorretto il commento di Belfagor, se non per Full Metal Jacket che in effetti è posteriore. Gli altri due sono comunque film in cui il Vietnam c'entra eccome.
  • Capannelle • 14/02/11 22:13
    Scrivano - 3528 interventi
    Non male la prima frase del commento del Gobbo..
  • Belfagor • 15/02/11 13:57
    Formatore stagisti - 145 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Beh, però non mi pare così scorretto il commento di Belfagor, se non per Full Metal Jacket che in effetti è posteriore. Gli altri due sono comunque film in cui il Vietnam c'entra eccome.

    Devo aver inavvertitamente scambiato le date dei due film mentre scrivevo il commento. Che gaffe! Meglio correggere.

    Per quanto riguarda la discussione sul film, tengo molto a prendervi parte ma per ora non ho molto tempo. Non appena potrò, scriverò il mio punto di vista.
    Ultima modifica: 15/02/11 14:00 da Belfagor
  • B. Legnani • 15/02/11 23:02
    Pianificazione e progetti - 14972 interventi
    Pigro ebbe a dire:
    Però è vero che qui il Vietnam è protagonista ma nel senso di una sua rielaborazione "mitica".


    Francamente non concordo neppure su questo. Esiste la dimensione "mitica", ma si potrebbero citare decine di momenti quanto mai "bellico-vietnamiti": la bomba sull'elicottero, l'inutile strage sulla barca...
    Sarebbe come dire che ORIZZONTI DI GLORIA non parla della Prima Guerra Mondiale, "inutile strage".
  • Jandileida • 16/02/11 10:03
    Addetto riparazione hardware - 431 interventi
    Secondo me si potrebbero posizionare i film di guerra su di una linea retta ponendo ai due estremi da una parte La sottile linea rossa,che parte dalla guerra ma finisce per scandagliare l'animo umano, e dall'altra il ridicolo Berretti verdi.
    In mezzo si potrebbe metter tutto il resto: ad esempio il dittico di Eastwood si avvicina più alla linea rossa mentre Platoon andrebbe più spostato a ridosso del secondo, ma comunque a buona distanza perchè è si la guerra a farla da protagonista ma c'è spazio anche per la riflessione(forse un po'scontata e inquadrata nella contrapposizione bene/male,bianco/nero). Tra Platoon e Berretti verdi ci sarebbero ad esempio The big red one o Rambo (il primo).
    Apocalypse now secondo me è dunque sicuramente un film sul Vietnam perchè li è ambientato e non avrebbe senso in qualsiasi altro scenario ma ad esempio tutto il finale con la guerra ha poco a che fare ed è più una riflessione sull'uomo,sul potere,sulla follia:ecco io lo metterei proprio a ridosso della sottile linea.
    Il cacciatore per me invece non è proprio un film di guerra.
    Ultima modifica: 16/02/11 10:08 da Jandileida
  • Pigro • 16/02/11 10:39
    Consigliere - 1661 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Pigro ebbe a dire:
    Però è vero che qui il Vietnam è protagonista ma nel senso di una sua rielaborazione "mitica".


    Francamente non concordo neppure su questo. Esiste la dimensione "mitica", ma si potrebbero citare decine di momenti quanto mai "bellico-vietnamiti": la bomba sull'elicottero, l'inutile strage sulla barca...
    Sarebbe come dire che ORIZZONTI DI GLORIA non parla della Prima Guerra Mondiale, "inutile strage".


    Beh, non intendevo "mitico" nel senso di inventato, ma nel senso di potenza epica e simbolica (quasi archetipica) di ciò che è rappresentato, grazie alla cosa in sé e a come viene raccontata. In questo senso "Apocalypse now" è mitico, ma questo non esclude che non sappia mostrare con realismo la guerra. Anche l'Iliade è "mitica", ma ci sono descrizioni di combattimenti che sono assolutamente realistiche e anche più truci dello sbarco di "Salvate il soldato Ryan". Diciamo che l'orizzonte mitico trascende ciò che descrive, pur descrivendolo ovviamente: quindi "Apocalypse now" ha sicuramente una dimensione "mitica" che "Platoon" non ha (ma il discorso mitico/non mitico non ha nulla a che vedere con la validità della pellicola, sia chiaro!). Invece "Orizzonti di gloria" è un'altra cosa ancora, secondo me: non crea un "mito", ma va su canali diversi. Lo sento molto più sulla dimensione morale che su quella epica.
  • Columbo • 7/08/11 08:48
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    (ANSA) - ROMA, 6 AGO- E' morto oggi a Los Angeles stroncato da un infarto, l'attore Francesco Quinn, terzo figlio del premio Oscar Anthony Quinn. Lo hanno comunicato all'ANSA amici della famiglia. ''Francesco stava giocando insieme al figlio di 10 anni nella sua casa a Malibu' in California quando e' stato colto da un forte attacco cardiaco - hanno riferito - i medici sono arrivati subito a casa sua ma non sono riusciti a rianimarlo e lui e' morto''. Era nato a Roma nel 1962 e aveva lavorato nel film Platoon (e poco altro).
  • Zender • 7/08/11 09:11
    Capo scrivano - 47814 interventi
    Era nato a Roma, vedo. Comunque su Imdb la sua lista di film come attore (voci comprese, come quella di Dino nel recentissimo Transformers 3) arriva fino a 70. Non poco...
  • Columbo • 7/08/11 10:08
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    Si, ma molte sono serie TV e altri filmetti.
  • Zender • 7/08/11 10:12
    Capo scrivano - 47814 interventi
    vero, però per lavorare aveva lavorato eccome :)
  • Piero68 • 11/03/20 12:38
    Contratto a progetto - 242 interventi
    Jandileida ebbe a dire:
    Secondo me si potrebbero posizionare i film di guerra su di una linea retta ponendo ai due estremi da una parte La sottile linea rossa,che parte dalla guerra ma finisce per scandagliare l'animo umano, e dall'altra il ridicolo Berretti verdi.
    In mezzo si potrebbe metter tutto il resto: ad esempio il dittico di Eastwood si avvicina più alla linea rossa mentre Platoon andrebbe più spostato a ridosso del secondo, ma comunque a buona distanza perchè è si la guerra a farla da protagonista ma c'è spazio anche per la riflessione(forse un po'scontata e inquadrata nella contrapposizione bene/male,bianco/nero). Tra Platoon e Berretti verdi ci sarebbero ad esempio The big red one o Rambo (il primo).
    Apocalypse now secondo me è dunque sicuramente un film sul Vietnam perchè li è ambientato e non avrebbe senso in qualsiasi altro scenario ma ad esempio tutto il finale con la guerra ha poco a che fare ed è più una riflessione sull'uomo,sul potere,sulla follia:ecco io lo metterei proprio a ridosso della sottile linea.
    Il cacciatore per me invece non è proprio un film di guerra.


    Analisi che condivido in assoluto al 100%
    Il cacciatore non è un film di guerra inteso in senso stretto. E' un film che prova ad indagare sull'amicizia e su alcuni rapporti umani.
    Apocalypse now (film che io ritengo un capolavoro assoluto e che nella mia personalissima categoria è tra i migliori 5 mai girati) è un film "mistico", filosofico nonchè permeato dalla simbologia (per qualcuno è addirittura un film politico). Anche perchè non bisogna dimenticare che è una reinterpretazione di Cuore di tenebra di Conrad.

    Per me i film catalogabili come film di guerra (parlo di produzioni relativamente recenti) sono "Save the private Ryan" ad esempio; Black Hawk Down per farne un altro; oppure Il nemico alle porte e via dicendo.

    La sottile linea rossa invece, non a caso di Mallick, è un film introspettivo e anti-militarista. Anche questo poco ha a che vedere con la guerra intesa come azione volta alla sopraffazione di un nemico.
  • Daniela • 11/03/20 14:11
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Piero68 ebbe a dire:

    La sottile linea rossa invece, non a caso di Mallick, è un film introspettivo e anti-militarista. Anche questo poco ha a che vedere con la guerra intesa come azione volta alla sopraffazione di un nemico.


    Trovo che, nel far rientrare un film nel filone "guerra" bisognerebbe adottare un criterio il più possibile neutro basato sul peso dell'argomento dal punto di vista narrativo, a prescindere dal contenuto più o meno antimilitarista, la cui misura dipende in molti casi dalla percezione e dalla sensibilità individuali.
    Ad esempio, mentre su Platoon si potrebbe discutere se sia antimilitarista o meno, mi pare indubbio che Orizzonti di gloria o Per il re e per la patria siano film di chiara impronta antimilitarista, e sono anche film introspettivi in cui la definizione dei caratteri in campo ha un peso preponderante rispetto all'azione bellica vera e propria. Per questi motivi non si devono definire film di "guerra", quando è proprio la guerra con annessi e connessi il loro tema?
    Nel caso de Il Cacciatore invece la parte relativa alla guerra del Vietnam è importante ma si inserisce in un quadro più ampio, che è insieme ritratto di una comunità e racconto di amicizie virili. Per questo, mi pare più congruo parlare di film "drammatico" più che di film di "guerra".

    Comunque ritengo che non si debba dare troppa importanza a questioni relative alla catalogazione in questo o quel genere di un determinato film: a meno che non sia palesemente frutto di un errore, a mio parere è "buona la prima", ossia va bene quella scelta da chi ha inserito la scheda.
    Ultima modifica: 11/03/20 14:13 da Daniela
  • Zender • 11/03/20 14:24
    Capo scrivano - 47814 interventi
    Ma infatti, non possiamo stare a sindacare sul fatto che sia antimilitarista o meno, cosa conti e cosa no. L'ambiente è quello. Il genere qui sul sito ha dei limiti essendo uno solo, quindi si sceglie e a meno che non ci sia qualche forte motivo contrario si tiene: Platoon è un film di guerra. Poi ognuno può non considerarlo come tale e va benissimo, naturalmente.