Farsa scolastica che anticipa tutto un genere raccontando le vicissitudini di docenti e alunni centrando l'attenzione soprattutto su questi ultimi (nonostante gli attori più celebri stiano ovviamente tra i primi). Dopo almeno dieci minuti di scioperi e proteste esterne alla scuola, dall'approccio quasi documentaristico, si fa finalmente la conoscenza del corpo insegnanti: particolare rilievo viene dato al preside (Dufilho, doppiato in torinese!), al professore di matematica dalle simpatie fasciste (Maccione), a quello di chimica (Mazzarella), piuttosto menefreghista e al passo coi tempi; più in ombra l'insegnante di italiano, piacente, a cui gli studenti maschi fissano il fondoschiena...Leggi tutto (Pallotta) e il sacerdote che insegna religione (Pizzochero). Li seguiamo durante le loro lezioni secondo uno schema che diverrà abituale, alle prese con giovani indisciplinati e volgari a cui solo il rigidissimo Egisto Petracco/Maccione riesce in qualche modo a tener testa (esilarante quando chiede a Dufilho se il dover dare un 6 al "caso umano" sia un ordine, al quale risponde con un "obbedisco"). Le feste con la bruttona, il secchione, il timido e i dolci innamorati; poi ancora il prototipo dello studente un po' malinconico ma di compagnia abbonato al due (Amato, futura "star" del genere) e quello che ci sa fare con le donne finendo presto a letto con la professoressa "bona" a completare un quadro di stereotipi che diverrà lo standard, con tanto di settimana bianca a interrompere il tran tran nella Capitale. Da una sceneggiatura firmata Castellano & Pipolo ci si aspetterebbe qualche battuta in più, mentre ci si limita a gag quasi sempre di basso livello o usurate, a scherzi facili da caserma. Il più divertente del lotto, proprio per la sua capacità di intuire gli scherzi e l'intransigenza assoluta, è Maccione, mentre Dufilho sembra un po' un pesce fuor d'acqua. Trova un suo spazio Mazzarella, che ricorre alla sua tipica bonarietà per disegnare il personaggio più insolito rispetto all'ambiente in cui si muove: gioca a dadi, finge di offrire marijuana ai suoi alunni ma riempie le sigarette di lattuga, non si accorge di un ragazzo che mescola casualmente acido nitrico e glicerina, prova a fare l'educatore sui generis accorgendosi però che l'impresa è improba. Il regista Mino Guerrini insiste con le riprese ad altezza bacino delle ragazze che passano, infila quel po' di morbosità che non guasta ma gira senza brillare. Al di là del bel clima spensierato che vi regna, infatti, non si può certo dire che si tratti di un film memorabile. Ogni tanto una buona intuizione (il giovane che definisce regolarmente Manzoni e altri celebri personaggi della nostra storia imbecilli giustificando il termine con una “dotta” motivazione d'impronta sinistrorsa), ma siamo nell'ambito dell'umorismo facile, senza nessuna pretesa e decisamente povero. Piazzata a più riprese nel film (fin dai titoli di testa) la “Ami solo te” di Peppino Di Capri.
Contestazione scolastica in salsa Castellano&Pipolo; un minore con qualche guizzo, grazie a un cast eterogeneo in cui spiccano Maccione e Mazzarella. La realtà della scuola ha superato la satira.
Anomalo. Dice bene Giusti (Stracult), parlando di curiosa miscela che sfocia in delizia per gli appassionati di stravaganze italiane. Siamo sulla sufficienza, ma la trovata di Dufilho preside torinese, di Maccione docente para-nazista (cui vanno le simpatie degli autori, nonostante il finale cui presenzia la Mancini), di Mazzarella prof. moderno e via dicendo rende il film molto curioso. La seconda parte scade troppo nella barzelletta veloce, ma la prima aveva regalato allo spettatore attento una corposa citazione da Terza Liceo di Emmer!
MEMORABILE: Dufilho: "L'etica non me lo permette!"
Perego: "E chi è questa Ética che non vuole?"
Sembra incredibile, ma il regista de Il terzo occhio (dal quale deriverà il remake non ufficiale diretto da Massaccesi, ovvero Buio Omega) firma una delle più divertenti commedie "scolastiche", fortemente influenzata dal clima post-sessantottino. Inutile dire che Jacques Dufilho (nei panni del Preside), Aldo Maccione (nei panni del Prof. Egisto Petracco, macchietta filo-fascista nostalgica e tragicomica) e Piero Mazzarella (il simpatico e paffuto Prof. Maraldi) apportano un contributo fondamentale alla serie di gag dirette con scaltrezza e lucida ironia dall'ispirato regista. Italico.
MEMORABILE: Un gruppo di volenterosi studenti si precipita ad aiutare un Paese terremotato, ma vengono scambiati per sciacalli e presi a fucilate!
Mino Guerrini HA DIRETTO ANCHE...
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La gag dello studente che a forza di 1 e 2 in pagella trova ispirazione per giocare la schedina al totocalcio verrà ripresa nel film di Mariano Laurenti: Pierino Torna a Scuola (1990).
Buono, chiedo a te. Questo film (assieme a Basta con la guerra...facciamo l'amore!") fu una delle mie ossessioni erotiche da adolescente (tutti e due passavano spesso sulle reti private locali, nell'epoca "brufolosa" del sottoscritto)
Quello di Bianchi mi ossessionò eroticamente per la presenza della "zia" Lassander che seduceva, in ogni momento e indossando l'intimo, in ogni dove il nipote un pò idiota
Mentre quello di Guerrini mi scatenò gli ormoni a mille in una scena precisa , e cioè questa (la descrivo approssimativamente, in quanto il film lo vidi nei primi anni 80):
La classe scolastica va in gita sulle nevi (credo) in teleferica uno studentello pastrugna da dietro la professoressa, e lei sembra gradire molto
Se ti ricordi ( o hai visto il film) la professoressa era Wilma Casagrande per caso?
DiscussioneDusso • 22/01/15 22:43 Archivista in seconda - 1834 interventi
Buiomega71 ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: Verifico. Giudicando da IMDb (alla cui scheda ho collaborato) parrebbe di no, risultando la moglie di Corrado Olmi.
Grazie Buono. Non sai chi era l'attrice che interpretava la professoressa "vogliosa"?
Intanto rigiro la domanda a Dusso e a Geppo
Purtroppo Buio al momento non ti posso aiutare perchè il film non l'ho mai visto e tantomeno lo possiedo al momento
DiscussioneGeppo • 23/01/15 09:37 Call center Davinotti - 4285 interventi
Mi dispiace tanto Buio... ma purtroppo neanche io al momento possiedo il film. Indagherò.
Buiomega71 ebbe a dire: Buono, chiedo a te.
Mentre quello di Guerrini mi scatenò gli ormoni a mille in una scena precisa , e cioè questa (la descrivo approssimativamente, in quanto il film lo vidi nei primi anni 80):
La classe scolastica va in gita sulle nevi (credo) in teleferica uno studentello pastrugna da dietro la professoressa, e lei sembra gradire molto
Se ti ricordi ( o hai visto il film) la professoressa era Wilma Casagrande per caso?
B. Legnani ebbe a dire: Buiomega71 ebbe a dire: Buono, chiedo a te.
Mentre quello di Guerrini mi scatenò gli ormoni a mille in una scena precisa , e cioè questa (la descrivo approssimativamente, in quanto il film lo vidi nei primi anni 80):
La classe scolastica va in gita sulle nevi (credo) in teleferica uno studentello pastrugna da dietro la professoressa, e lei sembra gradire molto
Se ti ricordi ( o hai visto il film) la professoressa era Wilma Casagrande per caso?