Mezzogiorno di fuoco - Film (1952)

Mezzogiorno di fuoco
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: High noon
Anno: 1952
Genere: western (bianco e nero)
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un grande western americano, fonte di imitazioni più o meno dichiarate (ATMOSFERA ZERO) e di parodie (MEZZOGIORNO E MEZZO DI FUOCO), il cui status di classico non può essere messo in discussione. Gary Cooper è lo sceriffo Caine, che proprio il giorno in cui sta per andare in pensione dopo essersi sposato (con Grace Kelly) deve fronteggiare il ritorno in paese di un pericoloso fuorilegge che aveva fatto condannare all'ergastolo e che un'amnistia ha riportato in libertà. A mezzogiorno arriverà a Hadleyville il treno che ricongiungerà l'uomo coi suoi vecchi complici,...Leggi tutto assieme ai quali di sicuro cercherà lo sceriffo per vendicarsi. Il film, girato quasi in tempo reale, con l'orologio da muro inquadrato di tanto in tanto a scandire i minuti, racconta con grande realismo la malinconica attesa dello sceriffo, incapace di reclutare qualcuno che lo affianchi nell'inevitabile scontro coi fuorilegge. Molto è giocato sul diverso approccio dei cittadini al dramma: alcuni vorrebbero aiutare lo sceriffo, pochissimi trovano il coraggio di farlo davvero adducendo ogni sorta di scusante, più o meno moralmente accettabile. In particolar modo azzeccato il personaggio del vice sceriffo interpretato da Lloyd Bridges, che nega l'aiuto se non gli verrà concesso di ereditare la stella come pensa di meritare. Ma Caine è un uomo tutto d'un pezzo e non accetta di farsi ricattare, scatenando nel vice una serie di forti conflitti interiori sottolineati anche dalla sua donna, che finisce col disprezzarlo. Cooper è perfetto nel dipingere sul volto del suo Caine la giusta maschera di paura e disillusione, mentre al contrario Zinnemann fatica un po' a mantenere la tensione senza poter sfruttare sparatorie e rese dei conti prima del finale (svolto peraltro senza particolare estro). Curiose le figure dei tre fuorilegge in attesa del loro leader in arrivo sul treno di mezzogiorno: poco si vedono nel corso del film a testimonianza dell'originalità dello stesso, lontano dai canoni tipici del genere (mancano anche i grandi spazi, l'azione è racchiusa tutta all'interno del piccolo paese, se si esclude qualche scena alla stazione e la cavalcata iniziale) e proiettato invece a dipingere la profonda umanità dei suoi personaggi, consegnandoci una bella riflessione sulle reazioni dell'animo umano di fronte a una situazione di pericolo tangibile. La figura di Caine non ha quelle coordinate di spiccato eroismo che ci si attenderebbe: agisce così perché è l'unico a possedere la lungimiranza di capire che in altro modo non si potrebbe ottenere un futuro di pace. Per questo è deluso e amareggiato dal comportamento dei cittadini che pure in precedenza l'avevano sempre sostenuto, per questo il suo gesto finale con la stella in terra diventa altamente simbolico. Un film maturo e lontano da ogni spettacolarismo gratuito, che recava con sé le stimmate del classico prima ancora di uscire nei cInema, capace di coinvolgere più per i meriti di sceneggiatura e cast che non di regia (piuttosto compassata).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/04/07 DAL BENEMERITO CAESARS POI DAVINOTTATO IL GIORNO 21/08/13
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Caesars 2/04/07 10:31 - 3796 commenti

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Un classico: chi ama il genere western non può mancare la visione di questo splendido film. Gary Cooper interpreta uno sceriffo che, abbandonato da tutto il paese, deve difendersi da banditi che arriveranno per vendicarsi di lui. Ottimamente diretto da Fred Zinnemann, ha un ritmo che lascia senza respiro fino all'ultima scena: prima nell'attesa che arrivino i "cattivi", poi col duello tra questi e il nostro eroe. Ottimo Gary Cooper, sempre splendida Grace Kelly. Da vedere assolutamente.

B. Legnani 1/09/07 13:56 - 5537 commenti

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Ottimo film, citatissimo ovunque, anche nel linguaggio pubblicitario (basterà ricordare il carosellistico "Mezzogiorno di cuoco", inserito nella pubblicità western della carne Montana). Uno degli western più importanti di tutti i tempi, con un finale (la folla che accorre in soccorso del vincitore...) decrittando il quale tutti dobbiamo sentirci un po' colpevoli. Imperdibile.
MEMORABILE: La stella che finisce per terra.

Galbo 2/09/07 14:34 - 12401 commenti

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Nel capolavoro western di Zinnemann la tensione si mantiene sempre alta, come il ritmo dell'orologio che scandisce le ore, periodicamente inquadrato. L'unità di tempo e luogo è fondamentale per sottolineare il crescendo di ritmo che caratterizza la pellicola. Ad interpretarla uno degli ultimi grandi eroi del cinema americano, il grande Gary Cooper, uomo tutto d'un pezzo, perfetto per la parte di sceriffo eroe, accanto all'icona femminile Grace Kelly.

Homesick 15/12/07 17:39 - 5737 commenti

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Un classico del western con al centro uno sceriffo prossimo al ritiro che deve vedersela, in perfetta solitudine, sia contro un feroce fuorilegge sia contro concittadini vigliacchi, conformisti, falsi ed approfittatori. Questo aspetto politico-sociale, unito ad una trama lineare con quasi unità di tempo e azione e ad un sapiente montaggio, garantisce ritmo e coinvolgimento pur limitando sparatorie e altri luoghi comuni del western. Esordio di Lee Van Cleef.

Lovejoy 19/05/08 16:37 - 1823 commenti

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Titolo storico del cinema che fu. Pensato per John Wayne, che però chiese troppo per interpretarlo e rifiutato da Gregory Peck perché poco interessante, venne affidato infine a Gary Cooper che ne ricavò una bella interpretazione, intensa e magnetica come poche e venne giustamente premiato con l'Oscar. Originale l'idea di ambientarla in poche ore, splendido bianco e nero e grande cast di caratteristi di supporto. Raggiante la Kelly. Classico indiscusso.
MEMORABILE: Il drammatico scontro finale e la scena finale.

Cotola 3/08/08 23:11 - 9058 commenti

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Capolavoro assoluto della storia del cinema che attraverso la facciata del genere dispiega un durissimo atto d’accusa contro il maccartismo ed i suoi codardi e laidi fiancheggiatori. A distanza di più di mezzo secolo mantiene inalterata tutta la sua bellezza e freschezza e può contare su un ritmo forsennato che i film contemporanei si sognano. La tensione narrativa cresce col passare dei minuti e non si scoglie nemmeno nel leggendario finale.
MEMORABILE: Il mitico finale in cui Cooper getta a terra la stella.

Tarabas 17/02/09 22:40 - 1878 commenti

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Manca un'ora e mezza al treno di mezzogiorno, quando il dimissionario sceriffo di Headleyville scopre che l'assassino Miller sta tornando per vendicarsi di lui. Rimarrà solo a compiere il suo dovere: i cittadini gli voltano le spalle, per paura o sperando di scendere a patti col malvagio. Nella stessa ora e mezza, Zinneman mette in scena la faccia onesta e turbata di Gary Cooper, simbolo dell'uomo onesto contro ogni convenienza, contro la logica e persino contro coloro che deve difendere.
MEMORABILE: Il finale, la stella gettata nella polvere, va dritto nella storia.

Soga 26/06/09 01:52 - 125 commenti

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Un'ora di attesa, durante la quale il regista costruisce un clima di tensione crescente e, attraverso le azioni dei vari personaggi, riflette l'ipocrisia e la meschinità di una società per cui non vale più la pena di combattere. Un gran film, con un Gary Cooper guerriero dal volto umano, che soffre e ha paura, in un momento addirittura pare disperato e piangente e proprio per questo diventa il più grande degli eroi. Ottimi anche gli attori secondari. La scena conclusiva è entrata nella storia del cinema.

Enzus79 2/10/09 10:42 - 2904 commenti

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Un uomo chiede l'aiuto dei concittadini per difendere la città dal ritorno di un killer uscito di prigione. Nessuno lo aiuterà. Gary Cooper è perfetto nel ruolo e tutti i personaggi sono ben descritti, sia nella loro antipatia che simpatia. La storia è semplice ed è proprio questo che colpisce. Uno dei migliori western made in USA.

Rickblaine 2/10/09 10:32 - 635 commenti

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Frank Miller sta tornando e si vendicherà contro chi amaramente gli ha dato pena. Su questo gira l'intero film. Quest'uomo che si vede solo nel finale riesce a condizionare un intero paese. Gary Cooper (ottimo), sceriffo del paese nonchè l'uomo che lo diede alla giustizia, cerca di riunire in poco tempo tiratori scelti per combatterlo. Nè verranno fuori drammatiche considerazioni di un sistema sporco che sfuma ciò che di buono era stato fatto.
MEMORABILE: L'arrivo del treno...

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Giuliam 2/10/09 10:07 - 178 commenti

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Il bravo Zinnemann ci racconta una storia crepuscolare, un western per antonomasia, dove l'onore è al centro del tema e la riflessione finale è che nei problemi l'uomo spesso cede all'indifferenza, tanto da uscirne complice. Gary Cooper è ottimo e pure la regia è molto efficace. Un bel film ma che non potrà soddisfare chi chiede più piombo e quindi maggior azione e meno parole.

Puppigallo 14/04/10 21:40 - 5282 commenti

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Solido western d'attesa (l'orologio è un protagonista) girato praticamente in tempo reale, con un Cooper (sceriffo tutto d'un pezzo) in grande forma e una colonna sonora che sottolinea bene i vari momenti. L'arma vincente della pellicola è data dall'accuratezza con cui sono stati disegnati i vari personaggi, anche quelli secondari (ci sono molti codardi, alcune iene e un bel gruppetto di vermi, quasi tutti rintanati nel saloon). E persino tra i cosiddetti amici dello sceriffo troviamo un paio di politicanti e un vice ottuso (Lloyd Bridges, il mitico ammiraglio in Hot shots!). Da vedere.
MEMORABILE: Il capostazione dice alla moglie del protagonista: "Comprendo il suo orgasmo"; Sempre il capostazione che, correndo, evita la cinepresa (ingenuità).

Pigro 7/06/10 09:23 - 9675 commenti

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Riduttivo definirlo un western. E' semmai un film etico, politico, incentrato sulla solitudine della responsabilità di fronte alla vita. Il protagonista si ritrova solo davanti al destino, sul quale la dialettica delle tante diverse prese di posizione non può incidere. E' un film profondamente legato al senso della parola e alla sua inanità di fronte all'azione, scandito dall'ossessione dell'attesa che lo spettatore vive in tempo reale. Magnificamente realizzato, con un equilibrio perfetto e uno splendido senso dell'immagine.

Saintgifts 23/09/10 21:05 - 4098 commenti

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Un'ora e venti minuti per sapere tutto di una città, per conoscere il carattere degli abitanti e come la pensano, per far riaffiorare vecchie storie e rancori mal digeriti. Anche gli amici rinfacciano l'onestà, è più facile accettare il male che combatterlo. Zinneman dirige con grande maestria e anche per questo gli attori sono tutti bravi, Cooper in testa. Sapienti movimenti della m.d.p. con primi piani che scavano dentro e riprese dall'alto in grandangolo che accentuano la solitudine del Marshall e si vive la sua angoscia. Film perfetto.

Lupoprezzo 5/10/10 18:57 - 635 commenti

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Fred Zinnemann dirige un western unico, che rispetta la quasi totalità dell'unità di tempo (il film si svolge dalle 10.30 a mezzogiorno). Eccellente utilizzo degli spazi e della profondità di campo (la scena dei banditi alla stazione). Tutta la tensione è basata sull'attesa, ben ritmata dalla colonna sonora di Tiomkin che va di pari passo con un sapiente montaggio. Grande Gary Cooper (memorabile il movimento di gru che lo staglia in mezzo alla cittadina, mentre lui cammina col suo passo leggendario). L'ho visto tante volte. Lo rivedrò ancora.

Giacomovie 16/01/11 16:53 - 1398 commenti

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Bel western che sa trasformare la sintesi in un pregio e la precisione da orologio svizzero come elemento portante della trama. Le diverse inquadrature agli orologi scandiscono in tempo reale la successione degli avvenimenti nell'ora crucuale dalle 11 alle 12, con un crescendo di tensione che porta ad una successione veloce ed incalzanate dei nodi della storia. Rilevante il ruolo dato alle donne, una dall'aspetto soave (Grace Kelly) e l'altra più grintosa (Kathy Jurado). ***!

Paruzzo 28/01/11 22:35 - 140 commenti

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Capolavoro western interpretato da Gary Cooper, una delle più grandi icone di questo genere. Il ritmo è scandito dalla pendola che viene inquadrata più volte e che contribuisce all'atmosfera tesa che pervade il film (a parte nei minuti finali in cui subentra l'azione). Dialoghi straordinari.

Tomslick 7/02/11 21:41 - 205 commenti

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Western elementare, con tutti i pochi elementi tipici che (ove possibile) hanno fatto diventare grande il genere. Un uomo tutto d'un pezzo che improvvisamente ha tutto contro, sempre più solo ma anche sempre più dalla parte della ragione. Non serve nemmeno dire come finirà. In più, qui si ha la piccola grande intuizione di raccontare gli eventi in tempo reale: i minuti che passano nella storia sono anche quelli che passano nel film. Gary Cooper protagonista granitico ma umanissimo, fotografia quasi artistica, regia bellissima. Basilare.

Ivanvilla 8/02/11 17:00 - 7 commenti

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Intenso, magnetico, denso. Gary Cooper lascia ai posteri uno dei personaggi fondamentali della cinematografia mondiale: William Kane, uno sceriffo che durante il giorno conclusivo del suo mandato è chiamato ad affrontare da solo un'ultima grande sfida: il ritorno in città del nemico di sempre che, rimesso in libertà e assetato di vendetta, ha il solo scopo di far pagare a Kane il torto subito. Sceneggiato facendo coincidere il tempo reale con quello narrativo (la storia inizia alle 10. 30 e termina poco dopo le 12) 60 anni prima di 24! Sublime.
MEMORABILE: Lo sguardo di Lee Van Cleef nelle sequenze di testa e le inquadrature dell'orologio a muro che scandisce il tempo narrativo.

Rullo 9/07/11 19:10 - 388 commenti

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Un intero film dove il vero protagonista è il tempo. L'orologio accompagnerà la pellicola per tutta la sua durata, che si svolge in contemporanea - o quasi - alle lancette dell'apparecchio, che scandirà ogni momento dall'inizio in poi (per circa un'ora). Bellissime le musiche spesso ricorrenti, che andranno di pari passo con un grande Gary Cooper.

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Nando 19/09/11 14:14 - 3816 commenti

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Western di alto livello in cui lo schema narrativo è scandito da un famigerato quanto presente orologio. La tensione aumenta ineluttabile portando ad un epico confronto tra due modi di affrontare l'esistenza. Cooper interpreta mirabilmente lo sceriffo umanamente implacabile, regia e musiche inappuntabili.

.luke. 5/04/12 12:42 - 89 commenti

I gusti di .luke.

Western memorabile, nel quale uno straordinario Gary Cooper interpreta forse il suo ruolo più famoso, l'onesto ed eroico sceriffo Will Kane, al quale la città volta le spalle quando è lui che chiede aiuto. Fondamentale il ruolo giocato dal tempo, visto che la durata della pellicola coincide perfettamente con la durata della vicenda e l'orologio che decreta lo scorrere del tempo diventa quasi un secondo protagonista.
MEMORABILE: Sei onesto, resti povero per tutta la vita e finisci per morire assassinato come un cane in un angolo di strada.

Rambo90 14/04/12 00:47 - 7704 commenti

I gusti di Rambo90

Western di culto, carico di una tensione che cresce inesorabilmente, fino al magnifico scontro finale. Uno dei primi (se non il primo) film in tempo reale, coinvolgente, teso e di grande impatto emotivo. Formidabile il cast, con un Gary Cooper gigantesco e una Grace Kelly bellissima quanto brava, senza dimenticare tutto il cast di supporto (Bridges, Van Cleef, Mitchell, Chaney...). Colonna sonora indispensabile e montaggio impeccabile. Un Capolavoro.
MEMORABILE: Le lancette dell'orologio che fanno crescere costantemente la tensione.

Lamax61 13/08/12 07:16 - 30 commenti

I gusti di Lamax61

Come si fa a non amare questo film? Impossibile! Tutto perfetto in apparenza, pistolettate poche e solo quando servono. Il resto è tensione e studio dei personaggi. Bella la Kelly e leggendaria anche la colonna sonora. La paura è il vero coraggio ragionato.
MEMORABILE: L'arrivo del treno in stazione; L'attesa snervante.

Ducaspezzi 24/12/12 05:12 - 222 commenti

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Deliziosamente giocato nel solco di un'unità spazio-temporale alla cui grammatica contribuiscono, da un lato l'etica immobile e odiosamente viziata di un buco di paese pusillanime e ristagnante nel quieto vivere e, dall'altro, gli irriducibili rintocchi di un orologio a pendolo che misura, con sempre maggiore ineluttabilità, la statura del personaggio di Cooper. Anche il comparto muliebre, con la Kelly e la Jurado, offre degne caratterizzazioni (pur diversamente sfumate), non troppo legate a stereotipi di genere. Metafora civile attualissima.
MEMORABILE: La Kelly entra nella stanza della Jurado; Cooper entra nella stanza della Jurado; La linea dei binari muta, che sembra rimuginare ciò che incombe.

Furetto60 23/07/13 12:31 - 1196 commenti

I gusti di Furetto60

Icona del film western, originalissimo nel creare la tensione, solo un’ora e mezzo, verso lo scontro finale. Ottimo studio dei personaggi e dei tanti vizi e debolezze dell’animo umano, di impatto le inquadrature su particolari che accentuano l’inquietudine e anticipano i silenzi alla Leone. Significativo che, alla resa dei conti, dove peraltro i banditi tanto temuti non fanno una gran figura, risulta determinante l’apporto di una donna, solo lei di tutto il paese. Strana la scelta di Cooper: è il marito della Kelly ma pare il padre!
MEMORABILE: Il pendolo scandisce il trascorrere dei minuti; Il parallelismo delle rotaie termina verso l’infinito... dov’è il treno?

Daniela 2/12/13 10:10 - 12673 commenti

I gusti di Daniela

Scandito dallo scorrere del tempo, il film ha la valenza di una tragedia greca: lo sceriffo non è un eroe per scelta ma per necessità, di fronte alla pavidità e all'ipocrisia dei suoi concittadini. Messo di fronte al pericolo mortale, deve affrontarlo per conservare il rispetto in se stesso, una volta perso il rispetto per gli altri, ma quella stella nella polvere ne sancisce la solitudine irrimediabile. L'essenzialità paradigmatica della trama, la funzionale colonna sonora, la grande interpretazione di Cooper ne fanno uno dei capolavori del genere.
MEMORABILE: Il discorso in chiesa di Thomas Mitchell, ovvero come ribaltare la frittata conservando la propria faccia di bronzo

Erreesse 31/01/14 23:53 - 63 commenti

I gusti di Erreesse

Classico, tragico, ricco di tensione etica e narrativa, scandita dall'inesorabile orologio e dagli infiniti binari. La scelta di rimanere piuttosto che fuggire per sempre perché il male, prima o poi, si deve affrontare. Grande interpretazione di Cooper, che rende mirabilmente la paura di un uomo coraggioso e di tutti gli altri. Messaggio civile che ci parla direttamente e ricorda che vivere comodi e mantenere la dignità è talora impossibile. Belli i personaggi femminili e memorabile l'amarissimo finale.
MEMORABILE: La scazzottata nella stalla; Gli sguardi delle due donne; Il finale.

Belfagor 13/08/14 16:05 - 2690 commenti

I gusti di Belfagor

Girato in tempo reale, scandito dall'implacabile orologio, è insieme un caposaldo del western e un duro atto d'accusa contro il maccartismo dominante. Conserva tuttora il proprio messaggio contro l'indifferenza: lo sceriffo Kane è l'inflessibile uomo giusto abbandonato da un villaggio (una nazione?) di opportunisti e codardi. Il montaggio e le inquadrature assicurano un crescendo di tensione e scavano a fondo nella psicologia dei protagonisti. Fotografia b/n splendida, cast eccellente, Cooper in stato di grazia. Capolavoro.
MEMORABILE: Il discorso in chiesa; Il finale con la stella gettata nella polvere.

Viccrowley 16/12/14 08:51 - 814 commenti

I gusti di Viccrowley

Manifesto immortale del classico western americano, il capolavoro di Zinnemann non perde un briciolo del proprio valore nemmeno a decenni di distanza. Gary Cooper è perfetto nel ruolo dello sceriffo integerrimo, che antepone un potente senso del dovere persino alla neo moglie, una Grace Kelly insieme simbolo di eleganza, delicatezza e coraggio. Lo scandire del tempo è protagonista vero della pellicola in tempo reale, un tempo che svela tutta l'inettitudine di un certo tipo di uomini schiavi di paura e vigliaccheria. Splendida la resa dei conti.
MEMORABILE: Gary Cooper cammina da solo nella città cercando di reclutare uomini.

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Ultimo 25/02/15 17:14 - 1656 commenti

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Leggendario western dei primi anni 50, da sempre catalogato come uno dei prodotti migliori del genere, complice una vicenda tanto semplice quanto perfetta in cui l'orologio che muove le lancette in tempo praticamente reale rappresenta al meglio la tensione che va salendo col passare dei minuti sino allo scontro finale (costruito molto bene, per essere del '52...). Sontuoso Gary Cooper, sceriffo di un villaggio pieno di codardi e brava Grace Kelly.
MEMORABILE: Il momento in cui scattano le 12.

Rebis 8/07/15 15:22 - 2339 commenti

I gusti di Rebis

Fa bene alla salute, ogni tanto, ripassare un grande classico. Anche riletto alla luce della coeva politica maccartista, lo scontro delineato tra individuo e società, responsabilità civile e privata, rimane bruciante e attualissimo. Fred Zinnemann, uno che ha attraversato il sistema hollywoodiano a passo felpato rilasciando solo capolavori, conduce ogni elemento espressivo al compimento della sua piena funzione narrativa e simbolica. La scansione temporale è un perfetto ordigno ad orologeria. Il divismo di Gary Cooper e Grace Kelly - stupendi - riconcilia con il classicismo. Indispensabile.

Didda23 8/07/15 09:40 - 2428 commenti

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L'elemento che più colpisce è la tenuta "storica" dell'opera, che regge e appassiona ancora oggi. La motivazione principale è da attribuire alla maestosa sceneggiatura, che scandisce con certosina precisione (e la giusta tensione) lo scorrere della vicenda, impreziosendola con superbi dialoghi dal forte valore etico. Ovviamente si tifa per il protagonista, solo contro l'ipocrisia e l'utilitarismo della comunità. Maiuscole le prove attoriali, dalla Kelly a Cooper. Valore aggiunto, per il popolo italico, il superlativo doppiaggio. A ragione, un evergreen.
MEMORABILE: Tutta la scena nella chiesa; Il celebre finale.

Paulaster 14/10/15 09:59 - 4431 commenti

I gusti di Paulaster

Nella sua breve durata le componenti sociali, di potere e amorose vengono sciorinate chiaramente; così come un conto alla rovescia che raggiunge il suo acme e scioglie la tensione con il ritorno della gente. Più assolato che polveroso, vive del confronto tra chi non è profeta in patria e chi vuol solo salva la pelle. Di polso i ruoli femminili e viso da duro ma umano di Cooper: forse l’unica pecca è l’evidente differenza d’età con la Kelly.

Faggi 24/02/16 15:46 - 1549 commenti

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Un uomo viene abbandonato da tutti al suo demone persecutore: come dire che, alla fine, si è sempre soli. A meno che un angelo custode non intervenga a elargire la grazia. Qui l'uomo solo è interpretato da Gary Copper, il demone da Ian McDonald e l'angelo da Grace Kelly. Tutto si svolge (quasi) come in una antica tragedia mistica... Ma è puro western.

Pinhead80 1/09/19 14:55 - 4771 commenti

I gusti di Pinhead80

Senza ombra di dubbio uno dei western migliori. La tensione è palpabile dall'inizio alla fine, mentre l'orologio scorre inesorabilmente sino alle fatidiche ore 12.00, quando arriverà il treno con a bordo il pericoloso criminale. Ma non c'è solo questo. Il film è anche la chiara espressione di come girano al mondo le cose. Chi fa del bene quasi mai viene ripagato dalle persone che ha intorno. Cooper bravissimo a interpretare l'uomo tutto d'un pezzo che non arretra nemmeno di fronte a morte certa. Capolavoro.

Magi94 17/01/21 14:39 - 954 commenti

I gusti di Magi94

Meraviglioso affresco western dai canoni puramente classici. Già l'incipit, con la musica grandiosa e il faccione di Lee Van Cleef, fan presagire il capolavoro. La costruzione della tensione, dei rancori vecchi e nuovi e della successiva disperazione di un uomo solo che va incontro al suo destino sono la vera forza di questo film. Gary Cooper è bravissimo, così come Grace Kelly fa dignitosamente la sua parte, più convenzionale; ma Kathy Jurado è forse l'attrice più notevole dell'opera. Peccato solo per un crollo di qualità nella sparatoria finale, affrettata e senza pathos.
MEMORABILE: L'incipit.

Anthonyvm 9/05/22 16:05 - 5710 commenti

I gusti di Anthonyvm

Eccellente anti-western teatralmente narrato in tempo reale, pessimistico ritratto di una società che ha voltato le spalle alla giustizia in nome di un comodo conformismo, ma soprattutto sofferta presa di coscienza di un singolo idealista che assiste amareggiato al tramonto di quegli stessi valori in cui non può cessare di credere. Cast grandioso (Cooper, Kelly e Jurado indimenticabili, ma da lodare anche Lon Chaney in un dolente cameo) per un esercizio di pathos in crescendo che, paradossalmente, non trova nel finale "infuocato" lo stesso grado d’intensità dei preamboli. Classico.
MEMORABILE: L'incontro di Cooper con la Jurado; L'amico vigliacco che si nasconde in casa; Cooper chiede aiuto in chiesa; Arrivo di Miller; Kelly con la pistola.

Noodles 16/02/23 20:01 - 2234 commenti

I gusti di Noodles

Considerato uno dei migliori western di sempre, in realtà è più che un western. C'è tanto di thriller nell'attesa spasmodica di mezzogiorno, dell'evento centrale del film, che Fred Zinnemann sa veicolare tramite una regia sapiente, inquadrature perfette e una grande attenzione al dettaglio e ai volti. Se ci si pensa, non è che succeda poi molto altro durante la pellicola. Eppure il film è carico di tanti significati, senza bisogno di mettere troppa carne al fuoco. Il gesto finale di Gary Cooper sintetizza la storia e il suo personaggio. Da vedere assolutamente.

Il ferrini 29/06/23 00:51 - 2361 commenti

I gusti di Il ferrini

Apice del genere western, ma che in realtà sarebbe perfetto in qualsiasi epoca e ambiente. Un film totale, che smaschera una società codarda, ipocrita, un'infezione che coinvolge anche le figure del giudice o del prete. Così Gary Cooper resta solo, eticamente ma anche epicamente, in un finale indimenticabile in cui l'unica a redimersi dalla vigliaccheria generale è una giovane Grace Kelly al suo primo ruolo. Regia straordinaria che mantiene una tensione costante mostrando gli eventi in tempo reale. Opera fondamentale.

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Kinodrop 5/02/24 18:37 - 2961 commenti

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Tutto compresso nel breve tempo scandito dalla pendola nell'ufficio dello sceriffo e ritmato dalle immagini dei binari lungo cui i tre malviventi attendono l'arrivo del vendicatore, questo western/anti-western riesce a coinvolgere in una crescente tensione per le sorti dell'impavido protagonista rimasto solo per vigliaccheria o comodo altrui. Un gigantesco Gary Cooper affiancato dalla dolce presenza di Grace Kelly e da una serie di altri comprimari di grande levatura, in un cult inscalfibile per regia, montaggio e maestria delle inquadrature, per non parlare della celeberrima Ost.

Reeves 8/02/24 08:40 - 2232 commenti

I gusti di Reeves

Uno dei western più famosi, complice il fatto che ebbe non pochi problemi sotto il maccartismo perché sembrava realizzato apposta per ridicolizzare i capisaldi dell'offensiva anticomunista che attraversava la Hollywood di quegli anni. Forse un po' sopravvalutato, però Gary Cooper è ieratico, la storia scorre molto bene e i comprimari (tra i quali un giovanissimo Lee Van Cleef) tutti azzeccati.

Kami 26/02/24 22:47 - 105 commenti

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Un capolavoro senza se e senza ma. Dalla prima all'ultima scena si assiste alla perfezione cinematografica in formato western. La canzone protagonista della colonna sonora è in questa occasione cantata da Tex Ritter, che ha un tono di voce molto simile a quello di Gary Cooper, che fornisce l'interpretazione migliore della sua carriera. Grace Kelly è brava, ma Kathy Jurado lo è ancora di più e non si ripeterà, a questi livelli. Lee Van Cleef al suo esordio rimane sin dalla prima inquadratura impresso per sempre in mente. Film perfetto da vedere fin da bambini per innamorarsi del cinema.
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MUSICHE:
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  • Curiosità Columbo • 1/08/11 08:38
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    Circola in Tv una versione colorizzata al computer, uno vero e proprio scempio allo splendido b/n del grande Floyd Crosby.
  • Curiosità Columbo • 1/08/11 12:03
    Pulizia ai piani - 1098 interventi
    Ispirato al racconto The Tin Star di John W. Cunningham. Prodotto da Stanley Kramer, scritto da Carl Foreman, diretto da Fred Zinnemann, tutti intellettuali di sinistra che ebbero problemi con la commissione maccartista (Foreman fu proprio messa nella lista nera).
  • Discussione Daniela • 3/12/13 14:51
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    I produttori ebbero inizialmente molte perplessità riguardo alla scelta sia di un regista europeo per dirigere un film del genere americano per eccellenza sia di Cooper, classe 1901, giudicato troppo anziano per il ruolo, in particolare come marito di Grace Kelly, classe 1929, al suo primo ruolo importante dopo il debutto sullo schermo l'anno precedente in 14ª ora.
    Sia il film che il regista ottennero una candidatura all'Oscar, mentre Cooper lo vinse come miglior attore protagonista, come pure Dimitri Tiomkin (migliore colonna sonora e migliore canzone). Un altro Oscar venne assegnato per il miglior montaggio.
    Il personaggio femminile che ottenne maggior successo non fu quello impersonato da Grace Kelly, pur deliziosa mogliettina quacchera, ma quello dell'ex amante dello sceriffo. La messicana Katy Jurado si aggiudicò infatti il Golden Globe come migliore attrice non protagonista.
    Ultima modifica: 3/12/13 14:52 da Daniela
  • Discussione Raremirko • 11/05/21 19:55
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Trai film più famosi di sempre; montaggio e regia modernissimi, grandi attori (Cooper leggendario, giovane Van Cleef e trampolino di lancio per Grace Kelly), ottimo ritmo (anche se la mezz'ora finale è un pò lenta).
    Western di attesa, giocato sui tempi e sulla suspance.
    Merita tutta la sua fama ed il suo successo e, del resto, Zinneman (autore dotatissimo), ci abituerà sempre benone per il resto della sua carriera.
  • Musiche Kami • 26/02/24 22:35
    Galoppino - 121 interventi
    L'omonima canzone High Noon (Do not forsake me, My Darling) è scritta a quattro mani da Dimitri Tiomkin e Ned Washington e cantata da Tex Ritter.
    Ultima modifica: 27/02/24 08:00 da Zender