Quindici cavie per un bunker antiatomico: ma mentre sono dentro arriva un vero allarme nucleare. Al netto delle intenzioni pacifiste e del cast stellare (sprecato), la storia (scritta da Piero Angela) potrebbe anche avere un suo interesse: peccato per una sceneggiatura zeppa di banalità, sciocchezze (una tv dentro il rifugio?), retorica e infarcimenti narrativi di sconcertante nullità drammatica. Ci si mette poi una regia totalmente inesistente a scavare la fossa a un film inguardabile. Lievissimo brivido al colpo di scena finale.
Una grandissima occasione sprecata. Il soggetto (di Piero Angela) è veramente interessante: un esperimento di convivenza forzata in un bunker che si trasforma in tragedia, con annesse riflessioni-critiche alla sfrenata corsa agli armamenti nucleari da parte delle superpotenze. Lo scienziato che dirige l'impresa anticipa persino, in un certo senso, il personaggio di Christof in The Truman show. Peccato che ad affossare tutto ci pensi una regia tra le più statiche e soporifere mai viste. Poco curati anche i dialoghi. Peccato...
Non male questo film firmato in sceneggiatura anche da Piero Angela. Montaldo non è un esperto del genere e si vede. Ben Gazzara, Josephson e Flavio Bucci sono "contagiati" dalla mediocrità degli altri attori, purtroppo, e non danno perciò il massimo. Discrete le musiche di Morricone.
A Chernobyl è saltato il tappo, tra superpotenze è ansia da distruzione: quale attimo più propizio a un esperimento attithreadsinale? Retorica delle peggiori, attendibilità che gattona ubriaca e stracciate vesti del fotoromanzo sempre col piede sulla chiazza d'olio del risibile fanno letale tamponamento a catena: non si salvano auto né viaggiatori e per i soccorscript è tosta cavare qualcosa di vivo dalle lamiere. Erland, reduce da una certa compravendita di tappeti fa tosto subodorare che twist balleremo. Restante cast spaesato, spettatore indeciso se irridere o assopirsi. Nel dubbio, medley.
MEMORABILE: La prova delle tute e delle maschere: la claustrofobica resa è sorretta dalle stampelle della riciclata ost de La Cosa!
La catastrofe nucleare vissuta da un gruppo di persone che sta facendo un esperimento in un bunker. L'idea iniziale è di Piero Angela e di originale c'è ben poco, la regia di Giuliano Montaldo è qui forse per la prima volta sciatta e ripetitiva. Non giovano al film la situazione teatrale di partenza e i dialoghi, che vogliono essere seri e profondi risultando ogni tanto decisamente noiosi.
Da un'interessante storia scritta da Piero Angela, un potenziale gioiellino rovinato da pecche imperdonabili. Anzitutto un'opera di questo tipo avrebbe neccessitato di una recitazione migliore, perché qui anche grandi attori come Flavio Bucci e Burt Lancaster finiscono travolti dalla mediocrità. Altro grosso difetto è la regia: viene naturale chiedersi cosa stesse facendo sul set Giuliano Montaldo, che ci aveva abituato a ben altre prove. Restano valide la storia, la riflessione a cui porta e alcune buone scene. Peccato, poteva essere un film ottimo.
Giuliano Montaldo HA DIRETTO ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
E' vero: non ho pensato ad altro che al "Grande Fratello" per tutto il film. Anche a me ispirava un film basato sulle dinamiche fra i rinchiusi dentro una "casa" (che è un tema, quello dello spazio chiuso, che mi interessa molto): peccato che poi del "Grande Fratello" non abbia solo l'impostazione, ma anche il livello...
Se la musica presente nella scena della prova generale delle tute anti-radiazioni e delle maschere anti-gas vi suona vagamente familiare, il perché è presto detto: si tratta di un riciclo della main theme de La Cosa.
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo "La Rai e il cinema italiano", martedì 25 agosto 1992) di Il giorno prima: