La fée aux fleurs - Corto (1905)

Breve cortometraggio di Gaston Velle (poco più di un minuto), colorizzato fotogramma per fotogramma. Il colore è, in effetti, il protagonista del film, che mescola l'effetto della magìa con quello della visione teatrale (la finestra che fa da scena e che alla fine pure viene chiusa). Non indimenticabile, perché basato, alla fine dei conti, solo su un'idea, ma interessante per lo sforzo di valorizzare il colore, caratteristica che qui è peraltro fondamentale, perché in bianco e nero il film avrebbe poco significato.

Ha la consistenza di un ricamino (floreale, ça va sans dire) che fila liscio senza suscitare il minimo interesse. Gli stessi lunghi e reiterati inchini della fata in questione, il cui “lavoro” – in verità – è stato ben poco impegnativo, risultano esagerati e sembrano essere il vero oggetto del cortometraggio. La coloritura della pellicola salva dalla frana totale. Prendiamolo come un esercizio di allenamento, anche se Velle non ne avrebbe un gran bisogno...

Il breve cortometraggio, circa un minuto o poco più, trova il suo punto di forza nella coloritura, a mano, fotogramma per fotogramma. Così lo spunto minimale vede aumentare il suo fascino presso lo spettatore: quello dell'epoca non poteva rimanere insensibile davanti al tripudio di colori che gli si presentavano davanti. Certo visto al giorno d'oggi non presenta grandi punti d'interesse ma, considerata l'epoca della sua realizzazione, non è da disdegnare.